Il segreto della libraia di Parigi di Lily Graham
Un singolo gesto d’amore può cambiare il mondo
L’ultima volta che Valerie è stata a Parigi aveva tre anni. Da allora ha vissuto a Londra, e non ha mai conosciuto nonno Vincent, che adesso è l’unico parente che le rimane ancora in vita. E soprattutto è l’unica persona che conosce la verità sul perché venne mandata via da Parigi e su cosa successe ai suoi genitori. Ma Vincent Dupont non è un tipo facile e Valerie ha paura che se gli dicesse subito chi è otterrebbe ben poco da lui. Ha la fama di uomo antipatico, esigente e inflessibile: l’unica cosa che gli interessa è la sua libreria, ma i suoi gusti in fatto di libri non sono in vendita. Si dice che arrivi persino a insultare clienti dai gusti poco raffinati e a cacciarli dal negozio. E così, tremante ma decisa, Valerie si fa assumere come commessa sotto mentite spoglie dal nonno materno, per entrare nelle sue grazie, e ottenere così preziose informazioni sul suo passato…
Una storia indimenticabile di amore, paura e coraggio in tempo di guerra. Un romanzo capace di fare immergere il lettore in una Parigi dove i passi dei soldati nazisti sull’acciottolato delle strade riecheggiano pericolosamente e l’aria è piena di sussurri e sospetti.
Un’autrice bestseller internazionale
È giusto nascondere una verità che può fare molto male?
Il segreto della libraia di Parigi di Lily Graham, romance storico pubblicato da Newton Compton il 25 novembre.
Ho un debole per i libri ambientati a Parigi durante la seconda guerra mondiale, così appena letta la trama ho disiderato scoprire quale altro aspetto avesse toccato la Graham e sono rimasta piacevolmente colpita dalla narrazione semplice e diretta che mostra cosa succede dopo il conflitto, quando le scelte dei genitori possono pesare sui figli.
La protagonista è Valerie, ma questa non è solo la sua storia, è anche la storia di sua madre Mireille e di suo nonno Vincent. Valerie è cresciuta a Londra con la zia e non ricorda nulla dei suoi primi anni di vita trascorsi a Parigi, non sapeva nemmeno di avere in quella città un parente ancora in vita, ma dal momento in cui la zia le rivela questo segreto lei decide che vuole scoprire perché il nonno non l’ha tenuta con sé e per farlo si propone come apprendista libraia sotto falso nome. Le sue ottime referenze le fanno ottenere il posto e così parte alla volta di Parigi, desiderosa di conoscere il suo passato e soprattutto il nonno che l’ha mandata via. Vincent non la riconosce anche se dice di vedere in lei qualcosa della figlia, il carattere dell’uomo non è dei più semplici, ma per fortuna Valerie può contare sul supporto della vicina Madame Joubert, una donna aperta e solare che le apre uno spiraglio sulla vita della madre e sui suoi segreti.
Vincent non sembra un uomo disinteressato, certo è chiuso a riccio in se stesso, scorbutico e poco incline a perdersi in inutili chiacchiere, ma non sembra non avere a cuore la nipote, allora perché ha deciso di mandarla a vivere con la zia Amélie invece di crescerla lui?
La verità che Valerie scoprirà, grazie alla vicina, sarà sconvolgente e metterà in dubbio non solo se stessa, ma anche le scelte della madre e se non fosse che noi lettori seguiamo passo per passo, su due distinti piani temporali, la storia di entrambe potremmo cadere nel suo stesso errore.
Io adoro i doppi piani temporali, in questo caso non sono particolarmente distanti tra loro, conosciamo Valerie nel 1962 e Mireille nel 1940, entrambe sono poco più che ragazze, hanno tanti sogni nel cassetto, amano la lettura e nutrono tanta speranza nei loro cuori. Vivono però due momenti molto diversi, Valerie è una donna libera di essere se stessa e di fare le sue scelte, è una donna innamorata del suo migliore amico, un giornalista che farebbe di tutto per lei, anche accettare un incarico sottopagato a Parigi per starle accanto.
Mireille invece sta per vivere il periodo più difficile della sue vita, l’occupazione di Parigi da parte dei nazisti, un’occupazione per niente pacifica che porta nella città soldati certi di poter fare quello che vogliono non solo della città, ma anche dei suoi abitanti, soprattutto delle ragazze che trovano attraenti.
Mireille capisce subito che deve mantenere un profilo basso e che le occhiate che le lancia uno di loro non promettono niente di buono. Il destino vuole che la ragazza incontri chi non vuole fare altro che proteggerla, senza volere nulla in cambio. Questo medico tedesco è la sua salvezza, una salvezza che nessuno avrebbe mai pensato di trovare, perché agli occhi dei parigini e del mondo intero i nazisti devono essere tutti dei crudeli assassini e stupratori, non può esserci tra loro qualcuno buono che si è trovato in mezzo a un conflitto che non voleva a dover sottostare a degli ordini che detesta eseguire.
A volte è difficile pensare che in mezzo a tanto dolore possa esserci qualcosa di positivo, ma come in ogni guerra sono tanti i giovani soldati costretti a prenderne parte contro la propria volontà, lo sappiamo bene noi italiani e so dalla viva voce di mio nonno che nessuno poteva sottrarsi.
Insomma smeraldi non posso raccontarvi oltre, ma posso dirvi che se amate i romance che parlano di guerra, se amate leggere di storie vere seppur romanzate, se amate immergervi in quegli anni che hanno lasciato tanto dolore nel cuore di chi li ha vissuti e se amate scoprire diversi aspetti di quel periodo storico, credo proprio che Il segreto della libraia di Parigi possa essere il libro perfetto per voi. Nonostante ne abbia letti tanti di questo genere mi sento di consigliarlo perché ne mostra un aspetto diverso e dona tanta speranza al lettore.