Il Ricordo di Vina Jackson
Trama In psichiatria si parla di cinque fasi del dolore: negazione, rabbia, patteggiamento, depressione e accettazione. Quando Dominik è morto, non ho attraversato nessuna di queste. Inizialmente ero sotto shock, ma poi ho capito che la sola cosa che avrei potuto fare era sentire la sua mancanza, ancora e ancora. Desiderare la sua presenza, le sue parole, il familiare tepore del suo corpo nel letto accanto a me quando mi svegliavo nelle fredde mattine invernali e tutti i modi in cui faceva l’amore: la foga con cui mi possedeva e il modo in cui ha lasciato che mi aprissi a lui e ai suoi desideri come non avevo mai fatto con nessun altro uomo. Quella che sto per raccontarvi è la nostra calda, felice, dolorosa storia.
Recensione di Francesca – Il Ricordo è il primo volume della Pleasure Series scritta da Vina Jackson, pseudonimo di due autori affermati e pubblicati in Italia dalla Newton Compton.
Summer Zahova è una violinista affermata, dai capelli rossi e ricci, un fisico longilineo e un’anima istintiva e passionale. Il 26 di dicembre al ritorno da una esibizione trova Dominik, professore universitario, scrittore e amore della sua vita, accasciato sulla scrivania dello studio, morto a causa di un improvviso infarto. La vita di Summer entra in una fase di stallo, non ha più voglia di far niente, niente ha più senso, ha fatto terra bruciata intorno a sé e nemmeno la musica, inizialmente, riesce a farla riemergere da questo suo stato buio.
“Secondo un’eminente psichiatra esistono cinque stadi del dolore: negazione, rabbia, negoziazione, depressione e accettazione. Io, però, dopo la morte di Dominik, non ne ho attraversato nessuno.”
Passano i mesi e Summer una sera decide di andare a suonare in un teatro chiuso, accompagnata solo dal suo violino e completamente nuda. Suona tutti i pezzi che l’istinto le suggerisce. La passione e l’amore per la musica sembrano portarla in vita fino ad eccitarla. Ogni volta che l’archetto del suo violino inizia a suonare lei entra in una sorta di trance, dove tutte le sue emozioni e i desideri si riversano in note creando una strepitosa melodia. Alla fine della sua esibizione un estraneo la ferma e lei nuda sotto il cappotto non prova nemmeno a coprirsi. Quella sera Summer decide di seguire quell’uomo. Consapevole dello scopo, si ritrova sottomessa alle voglie e ai desideri di altri uomini. Summer viene usata e maltrattata, ma è sempre cosciente di dove si trova e cosa sta facendo.
Quella sera segna l’inizio di un susseguirsi di incontri occasionali, fin quando non viene portata su un’isola da una coppia di amici, dove vivrà un’esperienza sessuale estremamente surreale. Questo evento la porterà a conoscere il “Ballo”.
Ma cos’è il Ballo? Troppo facile da spiegare, lascio a voi libero sfogo all’immaginazione.
Ammetto di non aver letto la serie 80 days, pubblicata in Italia nel 2013, nella quale viene raccontata la storia d’amore di Summer e Dominik. Quando ho letto la trama di questo erotic- romance ero già preparata per una valanga di lacrime, che non sono mai arrivate, piuttosto che ad una serie di incontri, menage ed ammucchiate.
Le descrizioni dei paesaggi sono meravigliosamente dettagliate da dare una visione viva anche se immaginaria durante la lettura. Ma quello che più mi è rimasto impresso sono le sensazioni che Vina Jackson riesce a trasmettere solo con la parola scritta, tanto, da riuscire a percepire il gusto di un frutto esotico, la sua consistenza il suo sapore e il suo profumo ancor prima che la protagonista lo assaggi. La scrittura in prima persona rende il romanzo fluido e piacevole vista la cura per i dettagli, ma il tema del sesso troppo spinto, ha fatto calare a picco il mio interesse.
A Summer basta guardare due persone allenarsi o vedere una donna che nuota per eccitarsi, il sesso per lei è un chiodo fisso. Definirla ninfomane credo sia il termine esatto. Nonostante il lutto che ha dovuto affrontare, restando due mesi chiusa in casa lontana da tutto e da tutti, la fase di elaborazione del lutto non mi è molto chiara. Non sono riuscita ad entrare in empatia con la protagonista. Mi sono sforzata addirittura a terminare il romanzo, sperando che qualcosa cambiasse e che finalmente oltre all’atto fisico, Summer vedesse finalmente la strada del cuore.
La mia considerazione personale è che questo erotic-romance sia troppo erotico e poco romance. Lo definirei piatto, nel quale non esiste una vera è propria trama, o storia che riesca a coinvolgere emotivamente, al contrario, l’affollamento delle scene hot per quanto ben descritte, vanno oltre l’erotismo, per precipitare, purtroppo, su un gradino più basso. Questa è l’idea precisa che ho elaborato, opinabile o meno. Vi invito a leggere Il Ricordo con le dovute precauzioni, coscienti di ciò che avete in mano. Non esiste morale o sentimenti in questo romance, ma solo ed esclusivamente una visione, forse estrema, del mondo della perversione.