Il primo cadavere di Angela Marsons

Trama All’alba di un freddo e buio giorno d’inverno, la detective Kim Stone scende dalla moto e fa il suo ingresso nella stazione di polizia di Halesowen, pronta a incontrare la squadra che le hanno assegnato. Poco dopo viene ritrovato il cadavere di un giovane impalato e decapitato, e Kim e i suoi si precipitano sul posto. È l’inizio della prima indagine che li metterà subito a dura prova. Stacey Wood, entrata a far parte del gruppo come esperta informatica, scopre un’inquietante somiglianza con un omicidio recente e si convince che tra le due morti ci sia un legame. La chiave di tutto potrebbe essere una residenza per ragazze maltrattate. Mentre l’assassino minaccia di mietere altre vittime, i quattro colleghi dovranno imparare al più presto a collaborare. Se la giovane Stacey già si distingue per l’efficienza e il sergente Bryant per la sua affidabilità, l’ambizione di Dawson rischia di mandare all’aria il delicato equilibrio del team investigativo. Non sarà facile per Kim, nel suo nuovo ruolo di capo, tenere unita la squadra che è chiamata a risolvere il suo primo difficile caso.

Il primo cadavere di Angela Marsons – thriller poliziesco, prequel della serie dedicata alla detective Kim Stone, pubblicato da Newton Compton lo scorso 7 settembre.

Prima di parlare di questo libro, permettetemi di fare un po’ il punto della situazione. Sono passati già 4 anni dalla pubblicazione di Urla nel silenzio, libro che apre la serie dedicata al detective ispettore Kim Stone. In questi 4 anni, la mamma letteraria di questo incredibile personaggio di carta ha nel frattempo scritto e pubblicato altri 11 romanzi e un prequel; in Italia siamo fermi a 6 titoli già editi e Il primo cadavere, sebbene la Marsons lo abbia pubblicato l’anno scorso, va di fatto collocato come prequel di tutta la serie.

Sapete tutti quanto io ami questa autrice e quanto sia affezionata al suo personaggio. Ogni volta che viene annunciato un nuovo titolo, comincio a contare i giorni che mi separano dal poterlo tenere tra le mani e leggerlo. Aspettative altissime anche questa volta, soprattutto perché non ero pronta a fare un salto indietro e a conoscere Kim all’inizio della sua carriera. Di fronte a libri seriali, ho sempre sostenuto l’importanza di seguire l’ordine di lettura non tanto per approcciarsi alla parte strettamente investigativa, quanto per poter seguire in ordine cronologico la crescita del personaggio. Quindi ribadisco ancora una volta che ogni libro ha una indagine che si conclude, ma è tutto ciò che fa da contorno che segue una evoluzione ben precisa.

E sono stata felicissima di scoprire che l’autrice abbia voluto regalare ai suoi lettori la prima indagine della nostra Kim. Angela forse non immaginava che il suo personaggio sarebbe entrato prepotentemente nelle nostre vite. Sebbene non sia stato caratterizzato in modo particolarmente simpatico e socievole, sono state queste peculiarità a rendere Kim un personaggio tanto amato, una sorta di amica con tutte le limitazioni del caso, perché sappiamo tutti quanto sia poco incline ai rapporti umani la nostra detective Stone. Ma noi ci siamo innamorate del suo senso di giustizia, della forza mostrata nel rialzarsi in piedi dopo un evento traumatico della sua infanzia, della sua capacità di non piegarsi al lato oscuro, e addirittura lottare per far emergere la luce e trionfare il bene.

Siamo nella Black Country inglese, la detective ispettrice Kim Stone continua a cambiare stazioni di polizia e squadre investigative, il suo caratteraccio non le permette di trovare un punto in comune con gli altri colleghi. Ogni nuovo posto di lavoro dura giusto il tempo di risolvere un caso e poi via in cerca di nuovi stimoli. Ma ecco che viene richiesta la sua presenza nella stazione di polizia di Halesowen. L’ispettore capo Woodward vuole affidare una squadra a Kim, crede nel suo potenziale.

“Qualche anticipazione su chi o cosa mi toccherà?”

“Lascerò che tu lo scopra da sola. Il dipartimento di Investigazione criminale è al secondo piano, accanto all’ufficio amministrativo. Ti consiglio di andarci e di aspettare che arrivi la tua squadra.”

Ed ecco che Kim si ritrova a fare la conoscenza di personaggi che noi abbiamo conosciuto e amato nei libri pubblicati precedentemente. Il sergente Bryant, che è stato bocciato due volte all’esame per diventare detective ispettore, sarà il primo e vero amico della nostra Kim; il sergente Dawson, testa calda e menefreghismo, imparerà dai suoi sbagli l’importanza di lavorare in maniera coesa in una squadra, e infine Stacey, l’esperta informatica maga dei computer e poco incline al lavoro su strada. Elementi che sulla carta sembrano non avere punti in comune, ma sappiamo bene, invece, che diventeranno un gruppo talmente uniti da costituire un altro punto di forza dei libri della Marsons. Non c’è tempo per familiarizzare con loro perché vengono subito richiamati sulla scena di un efferato delitto. Il cadavere di Luke Fenton è stato rinvenuto completamente nudo, con le gambe divaricate, due chiodi piantati all’altezza della caviglie, la testa mozzata e, particolare ancora più angosciante, è stato evirato. Non c’è alcun dubbio che si tratti di un delitto feroce con matrice legata ai reati pedopornografici. A complicare ancora di più la situazione è il legame con casi ancora aperti di giurisdizione ad altri commissariati che rifiutano di collaborare con Kim e accettare che le altre morti siano tutte collegate tra di loro. Riuscirà Kim a sbrogliare il filo della matassa, affidandosi non solo alle sue intuizioni ma anche alla sua squadra nuova di zecca, con la quale non ha ancora stretto alcun rapporto di fiducia?

Non mi dilungherò più di tanto sulla parte investigativa del romanzo perché, a differenza delle altre volte, l’ho trovata un po’ più debole. Non farete fatica a capire quale sia la mano che commette gli omicidi, anche se Angela ci regala lo stesso uno dei suoi colpi di scena finali. La parte investigativa, come dicevo, è un po’ più marginale sebbene ben presente, perché stavolta l’autrice ha puntato i riflettori sulla caratterizzazione dei personaggi per farceli conoscere a 360 gradi. Ed è questo il punto di forza di tutto il libro. Se non avete mai letto niente di questa autrice vi chiederete come possa andare d’accordo una squadra così disomogenea, ma se, come me, conoscete gli altri romanzi, allora sapete già come questi quattro elementi così diversi tra loro diventeranno, nel corso del tempo, non solo un gruppo coeso nel lavoro ma veri e propri amici.

Angela Marsons continua a pubblicare libri con un ritmo serrato, siamo già a 13 volumi su Kim Stone, solo 7 tradotti in italiano, e non c’è un solo libro della serie che risenta del peso della stanchezza. Il personaggio di Kim resiste perché piace ai lettori, è un po’ quell’amica che vorresti avere al fianco e proteggere da tutti i mali, anzi, sarebbe proprio lei a proteggere te.

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