Il Popolo dei Notturni di Benjamin Read e Laura Trinder
Esiste un luogo a Londra in cui la magia non è scomparsa e il tempo si è fermato, cristallizzato nel dodicesimo rintocco del Big Ben, il più famoso orologio di tutti i tempi. Solo il Popolo dei Notturni vi ha accesso, e pochi eletti del Reame del Giorno che allo scoccare della mezzanotte possono varcarne i confini. Ma quando i genitori di Emily scompaiono dopo aver ricevuto delle strane lettere, è proprio lì che la portano gli indizi. Al colmo dell’incredulità, Emily giungerà a un magico ufficio postale, e da lì si addentrerà nelle strade di una Londra vittoriana popolata da inquietanti mostri e creature fatate. Dove sono finiti i suoi genitori? Quale segreto lega loro, e lei, a quel luogo assurdo? Inseguita da un terrificante orso mutaforma che le dà la caccia, Emily potrà contare solo sul suo fidato porcospino e sulla sua proverbiale boccaccia per ritrovarli. Non sa che qualcuno li ha rapiti, qualcuno che minaccia l’equilibrio dell’intero mondo magico e ha bisogno anche di lei per attuare il suo piano malvagio… Età di lettura: da 10 anni.
Il Popolo dei Notturni di Benjamin Read e Laura Trinder, fantasy per ragazzi pubblicato da Mondadori il 9 giugno.
Questo romanzo lo consiglierò a tutti i miei alunni di prima media perché è davvero troppo carino. Mi sono divertita un mondo nel leggere le avventure di Emily e ho adorato il suo caratterino e la sua boccaccia ‘eredità di famiglia’.
Emily vive a Londra coi suoi genitori, l’eccentrica madre e il mansueto padre, o almeno è così che lei li vede. Secondo l’ultima lamentela presentata dal loro vicino al consiglio di quartiere, sua madre era una «artista irlandese pazza che faceva rumore a tutte le ore». Emily non poteva che concordare, ma avrebbe aggiunto: «creando deplorevole imbarazzo». Emily non è proprio felice di avere una madre così, ma il giorno in cui la vede uscire di casa di corsa durante la notte per non fare più ritorno il vuoto lasciato da questa ingombrante figura inizia a farsi sentire. Come se non bastasse qualche tempo dopo la stessa cosa accade anche al padre, una misteriosa lettera gli viene recapitata di notte e lui è costretto a salutare Emily per andare a salvare sua moglie. Ma salvarla da cosa? Credete forse che Emily sia una che può starsene buona a casa mentre i suoi genitori sono in potenziale pericolo? I suoi genitori erano due deficienti e lei avrebbe dovuto risolvere la cosa da sola. E così, armata di tascapane, provviste, soldi e Spinicchio, va incontro alla più grande avventura della sua vita. Prima cosa da fare trovare l’ufficio postale dove lavora il padre che consegna LA POSTA DI MEZZANOTTE, sicuramente qualcuno saprà darle spiegazioni e aiutarla a trovare i suoi genitori. Da questo momento le si apre un mondo a cui fatica a credere, sicuramente deve aver sbattuto la testa, non è possibile che esista un ufficio postale magico e un orso mutaforma che vuole catturarla per portarla al cospetto di non si sa chi, ma certamente qualcuno che non ha buone intenzioni. Per fortuna in suo soccorso giunge un’amica del padre che la salva dall’arresto e la fa arrivare dritta nel 1859 tra Il Popolo dei Notturni. «Il Grande meccanismo creò l’Ora di Mezzanotte, un momento cristallizzato nel tempo che divenne il nostro santuario. L’intero Popolo dei Notturni e ciò che rimaneva della magia lasciarono per sempre il Reame del Giorno e vennero qui. Qui dove regna sempre la tenebra, la luna piena e dov’è sempre, sempre mezzanotte.» le spiega a grandi linee cos’è successo e le dà alcune indicazioni approssimative per raggiungere la sua prossima tappa. Gli aiuti sono finiti e per Emily questo mondo è decisamente pauroso, non c’è nulla che le doni un po’ di serenità e nessuno pare intenzionato a darle una mano per arrivare a scoprire cosa sia successo ai suoi genitori. O almeno non in modo del tutto volontario, perché un aiuto importante giungerà proprio da colui che sarebbe lì per arrestarla per il reato di violazione dei confini sovrani dell’Ora di Mezzanotte. Benché Tarquin Postway non brilli per acume, almeno per gli standard piuttosto elevati di Emily Piumalta, le sarà di grande aiuto per arrivare a raggiungere una delle tappe fondamentali per risolvere il mistero: la Biblioteca. E da questo momento bocca cucita, no ho più intenzione di svelarvi nulla, starà a voi scoprire quali rocambolesche avventure dovranno affrontare Emily, Tarquin e Spinicchio.
Quello che posso dirvi è che Il Popolo dei Notturni è perfetto per i ragazzi dai 10 ai 13 anni, ma che ho amato moltissimo anch’io che di anni ne ho 35. Li troverete a sorridere per le uscite di Emily, sempre piuttosto sopra le righe (chissà da chi avrà preso), proveranno un’infinita tenerezza per Spinicchio (ce lo meriteremmo tutti un porcospino come lui raggomitolato in tasca), non molleranno il libro nemmeno un secondo perché rapiti dal ritmo serrato di questa bella storia per grandi e piccini. Lo consiglierei come lettura estiva tra la prima e la seconda media, sono certa che nessuno resterebbe deluso da questa scelta, ma poi avete visto la cover? Amore a prima vista! Insomma, i motivi per regalare questo libro ai vostri figli sono parecchi, state pur certi che vi ringrazieranno e molleranno per qualche ora tutti i loro videogiochi e il cellulare perché le avventure di Emily sono totalizzanti e non permetteranno loro nemmeno un attimo di distrazione.