Il Natale delle seconde possibilità di Catherine Ferguson
Trama Roxy sta vivendo un sogno: frequenta Jackson solo da pochi mesi ma le cose tra loro vanno già a gonfie vele. Nonostante tutte le delusioni del passato, adesso si sente pronta per ricominciare a fidarsi dell’amore. Almeno fino a quando, sopraffatta dall’entusiasmo, non beve qualche bicchiere di troppo e, nel bel mezzo di una diretta televisiva, propone a Jackson di sposarla. Il rifiuto che riceve è una secchiata d’acqua gelida e Roxy, umiliata e affranta, fugge fuori città e si nasconde in campagna. Il Natale è alle porte e sembra proprio che quest’anno ci sia ben poco da festeggiare, ma una proposta di lavoro come pasticcera alla Log Fire Cabin, una deliziosa baita del posto, sembra la soluzione perfetta per rimettersi in sesto. Con l’aiuto di Poppy, l’esuberante proprietaria, scoprirà che l’amore è l’ingrediente segreto per qualunque dolce. Riuscirà a convincersi una volta per tutte che merita di essere felice?
Il libro perfetto per questo Natale.
Il Natale delle seconde possibilità di Catherine Ferguson, contemporary romance pubblicato da Newton Compton il 31 ottobre appena passato. Traduzione di Valentina De Santis.
La Ferguson, di nazionalità inglese, ha cominciato a scrivere in tenera età. L’amore per le storie non l’ha mai abbandonata e dopo aver studiato Letteratura inglese all’università, si è dedica alla scrittura a tempo pieno.
È cominciato ufficialmente il conto alla rovescia che ci porterà alle festività natalizie. Sentiamo il bisogno di stare con la famiglia, di mangiare fino a scoppiare, di rilassarci, ed è anche il momento per dedicarci un po’ di più alla lettura, o almeno è quello che tutti ci auguriamo. Che siano storie nuove, storie vecchie, classici intramontabili, ognuno di noi ha dei libri a cui nei giorni, settimane, mesi scorsi non è riuscito a dedicarsi. È arrivato il momento di recuperare il tempo perduto e di fare spazio in libreria per nuovi arrivi o, magari, di pensare a qual è la lettura giusta da regalare, come ad esempio il libro di cui vi parlo oggi.
Ma visto che questo preciso periodo dell’anno corrisponde anche al bilancio degli obbiettivi, vi auguro già da ora di potervi guardare indietro con il sorriso di chi ha colto la positività anche nei momenti difficili.
Adesso, prima di passare alla storia, vi chiedo: vi è mai capitato di sentir parlare di Christmas Blues o depressione natalizia? Vi è mai capitato di sentirvi profondamente tristi mentre tutti si divertono cantando strenne e tracannando litri di cioccolata con panna, circondati da luci sfavillanti e abeti colorati? Oppure di soffrire d’ansia al solo pensiero di essere obbligati al tour de force di riunioni famigliari e conseguenti liste infinite di regali? Sorriso da paresi facciale stampato mentre pensate alla tredicesima andata. Ecco, questo è il rovescio della medaglia e paradossalmente molto più frequente di quanto si pensi.
Inutile nascondersi, le festività possono essere un periodo molto duro e vi confesso che anche io ho passato tanti anni, e altrettanti Natali, a sentirmi così.
Per questo motivo ho capito molto bene Roxy, la protagonista del libro che vi propongo oggi. Non scoraggiatevi quindi dal suo comportamento iniziale, una volta svelata la ragione dei suoi tormenti, vorrete solamente darle un grandissimo abbraccio.
È la nostra “luce” e non la nostra “ombra” a spaventarci. Lo sa benissimo Roxanne Cunningham, Roxy per gli amici, 30 anni portati discretamente, quanto discreta e anonima è anche la sua vita. Ha cicatrici provenienti dal suo passato che hanno davvero cambiato il modo in cui percepisce se stessa e le relazioni. Sembra una ragazza come tante, eppure proprio queste ferite dolorose hanno plasmato la sua personalità, venendo condizionata da una costante guerra interiore: una lotta fra il bisogno di emergere e dimostrare agli altri di essere valida e un profondo senso di incapacità e inadeguatezza. Crede di non valere niente se non sono gli altri, o il contesto, a valorizzarla e in altre parole diventa invisibile perfino a se stessa.
La paura dell’abbandono, la paura del rifiuto, l’umiliazione, il tradimento, la paura di fidarsi, sono insite in Roxy dopo che il suo percorso ha preso una direzione diversa da quella pianificata, e per questo decide di vivere la propria vita protetta e controllata, per non subire ulteriori scossoni. Ma stare sotto questa campana di vetro ha reso la ragazza anche molto fragile e vittima stessa della sua bassa autostima.
Quando si ritrova in una vorticosa storia d’amore con Jackson, non crede alla sua fortuna. Impossibile che un uomo come lui, il prototipo del fidanzato perfetto, si sia interessato proprio a lei, le ha proposto per fino di convivere. Eppure la loro non è nemmeno una storia lampo, si vedono da un po’, impensabile poter travisare le sue parole no?
Complice lo spirito natalizio e qualche drink di troppo, Roxy si ritrova ubriaca ad uno show televisivo in diretta tv e, con il microfono sotto il naso, dà prova di tutta la sua fiducia chiedendo a Jackson di sposarla. Ricevere un secco -NO- non era nei piani e, tanto umiliata quanto delusa, finisce in un vortice di negatività.
Roxy è proprio quel genere di persona che pur di tenersi stretto il partner che ha scelto, giustifica tutto del comportamento dell’altro. All’interno di una storia, qualsiasi persona è libera di comportarsi come meglio crede, ma chi accetta di stare in un certo tipo di rapporto ha assolutamente delle responsabilità. Come Roxy, tutti quelli che scelgono storie svalutanti, sono coloro che mostrano un’incapacità di capire i propri bisogni, perché non hanno chiaro cosa vogliono davvero. E questa incapacità di capire se stessa, porta la ragazza a rivestire Jackson di un ruolo salvifico che lui non vuole e rifugge. Accade così che lei, in primis, non capisce i segnali evidenti che Jackson le lancia: lui infatti ha deciso di sfruttare a suo favore, e neanche troppo velatamente, la disfunzionalità della loro relazione, prendendo tutto e non dando niente.
“A una parte di me, Jackson manca ancora da impazzire. Credo però, che sia più l’idea di lui ad aver lasciato un vuoto nella mia vita, più che la persona in carne ed ossa. Perché ormai ho capito che non eravamo affatto compatibili. Lui non rideva quasi mai delle cose che io trovavo divertenti. O alle mie battute. In effetti, comincio a chiedermi se mi ascoltasse davvero.”
Disoccupata e ora di nuovo single, il Natale non sembra prospettarsi troppo festoso per Roxy anzi, è ad un passo dal ritrovarsi divorata dai lupi alsaziani in pieno stile Bridget Jones. Ma grazie ad un incontro casuale conosce Poppy, che le propone un lavoro con il suo catering, per alcune settimane, fino al giorno di Natale. Certo, non avendo nulla da perdere, perché non accettare? E Poppy certamente non deve sapere che Roxy in cucina è davvero una schiappa.
“È troppo tardi a trent’anni, per ricominciare da capo? Abbandonare i complessi che mi hanno bloccata e magari trovare un impiego stimolante, invece di limitarmi a pagare l’affitto?”
Poco importa quando si ritrova al Log Fire Cabin, una baita situata in un posto incantevole dove, grazie alla magia Natalizia, tutto sembra possibile. Questo fino a quando Jackson non si presenta con la sua nuova ragazza… che disastro annunciato! Per fortuna non sono le uniche persone a soggiornare in baita e, tra un’infornata e l’altra, Roxy stringe nuove amicizie. E se iniziasse semplicemente a fidarsi di se stessa donando perfino il suo cuore ad una persona speciale?
“Siamo una bella coppia. Poppy che pensa che Jed non tenga abbastanza a lei da impegnarsi seriamente; dall’altro ci sono io, che so per certo che nel caso di Jackson questo corrisponde alla realtà.”
A volte, ciò che desideriamo nei nostri sogni non è scritto nel destino, che ci riserva invece cose migliori e, per trovare la felicità, dobbiamo abbandonare la strada vecchia per quella nuova.
Certo, non sempre le cose vanno come vorremmo, e Roxy ne è un buon esempio, ma questo non vuol dire che la felicità non continua ad essere a portata di mano. Spesso, quello che appare come la fine, è solo un nuovo inizio per ripartire e cambiare quello che non ci piace. Roxy passa attraverso infinite pene, prima di risollevarsi dopo il dolore di ciò che le è capitato da giovane e anche dopo la fine della sua storia. Ma per non restare intrappolati nella convinzione che non c’è risoluzione, che andrà sempre così, per vedere gli ostacoli come un’occasione, l’ingrediente che serve è il coraggio di ricominciare. E credetemi, Roxy dimostrerà di averne parecchio per uscire finalmente fuori dal proprio guscio ed affrontare la vita di petto, per meritarsi finalmente la felicità che le spetta.
Ho adorato questa meravigliosa storia d’amore dal sapore natalizio, perché quando vedi grigio nella vita di tutti i giorni, hai bisogno di un buon libro per risollevare lo spirito. Romantica, affascinante, divertente e coinvolgente, riesce a tenere l’attenzione agganciata fino all’ultima pagina, mentre ti viene l’assurda voglia di soggiornare al Log Fire Cabin per godere della stessa ambientazione fiabesca. Di primo acchito può sembrare una storia leggera, ma mi sono imbattuta in personaggi molto profondi con alle spalle delle storie davvero emozionanti. Perché qui non c’è solo Roxy: ci sono anche Poppy e Jed, Clammy Ryan e Ruby, Gloria e Alex, insomma tutti gli ospiti del Log Fire Cabin, a rendere questa storia speciale.
“Il Natale delle seconde possibilità” è il secondo volume di una serie, ma vi assicuro che si può leggere anche singolarmente, per passare un tranquillo pomeriggio accogliente, rannicchiata sul divano e con una tazza di cioccolata calda in mano.