Il morso del vampiro di Louisa Masters

Essere rapito non era uno degli obiettivi della mia vita. Essere salvato mi ha lanciato in un mondo tutto nuovo e completamente pazzesco.
Non è facile essere l’unico umano nel Governo della Comunità delle Creature, specialmente quando sei stato appena salvato da un manipolo di scienziati pazzi. Due anni fa non volevo altro che andare al college, divertirmi, per poi costruirmi una vita normale. Invece sono stato rapito, mi hanno usato come cavia per mesi, mi sono nascosto per quasi un anno e ho scoperto che la mia intera esistenza è un esperimento genetico condotto da terroristi. È decisamente arrivato il momento di rivedere i miei piani.
I miei salvatori del GCC sono stati… perlopiù fantastici. Mi hanno offerto un lavoro e una rete di sostegno. Ma non è facile abituarsi all’esistenza di demoni, vampiri e mutaforma. Soprattutto perché c’è un particolare vampiro che mi fa venir voglia di iniziare una collezione di paletti di legno. Com’è possibile avere più di ottocento anni e la mentalità di un ragazzino ubriaco?
Devo ammettere però che, malgrado il comportamento da adolescente, Andrew è ferocemente protettivo. Ci sono ancora malintenzionati in giro e mi serve qualcuno come lui accanto. Per non parlare del fatto che non è davvero niente male… potrei ammirarlo tutto il giorno, se solo stesse zitto.
Mentre cerchiamo di trovare i miei rapitori prima che loro possano trovare me, la vita mi riserva altre sorprese e il mio mondo finisce di nuovo sottosopra. Questa volta, però, sono pronto: ho un vampiro di ottocento anni che mi guarda le spalle. Cosa mai potrebbe andare storto?

Il morso del vampiro di Louisa Masters, secondo volume urban fantasy della serie “Hidden species” a tematica male pubblicato il 16 gennaio 202e dalla Triskell Edizioni

Ricordate cosa succedeva alla fine del primo libro di questa serie? Sam e tutta la squadra del GCC avevano salvato un giovane dalla grinfie di uno scienziato folle che sperimentava su di lui e altri giovani per i suoi scopi nefandi. Beh, è trascorso un bel po’ di tempo da quel fatidico giorno e ora Noah conduce una vita quasi normale. In effetti, di normale c’è ben poco se si considera il fatto che lavora a stretto contatto con mutaforma, demoni, vampiri e Lucifero in persona. Certo, prima o poi vorrebbe riavere una sua normalità, trovare un lavoro comune e vivere senza sentirsi sempre con il fiato sospeso ma il suo rapitore è ancora a piede libero e, volente o nolente, deve continuare a far parte di questo gruppo così eterogeneo. Non che non gli piacciano alcune delle persone che lo compongono ma c’è ne sono alcuni come Gideon che gli incutono un sacro terrore, per non parlare di  Andrew, un vampiro con più di otto secoli di vita alle spalle che si comporta come un ragazzino delle medie, irritandolo oltre misura. Quando interagisce con lui Noah dimentica ogni tipo di paura nei confronti dei sovrannaturali, Andrew lo indispone e lui ha solo voglia di cancellargli quel sorrisetto dalla faccia a suon di ceffoni. D’altra parte il vampiro è anche un bel guardare per cui le cose si fanno pressoché affascinanti fino a quando tutto si ribalta di nuovo nel momento in cui si scopre che Noah non è del tutto umano come si era creduto e lo scienziato folle è di nuovo sulle sue tracce.

Ebbene, più questa serie va avanti e più mi piace per il semplice motivo che oltre ad essere divertente ha anche una trama globale molto interessante con parecchi colpi di scena. L’universo creato dall’autrice ha quel tocco di particolare che ti fa pensare di volerne sapere di più e la stessa cosa succede anche nei confronti di tutti i personaggi che lo popolano. Nel caso specifico poi, a farla da padrone, sono stati l’ironia di Noah e la sfacciataggine di Andrew. Il primo non sopporta l’altro senza capire che questa sorta di antipatia nasconde ben altri sentimenti. Andrew, dal canto suo, è affascinato da quell’umano che hanno salvato e gli piace stuzzicarlo oltre ogni immaginazione anche quando il giovane potrebbe reagire male. Anzi, in quel caso è ancora più contenta, la luce che vede in quello sguardo di fuoco lo accende di desiderio come non gli capitava da secoli. Mi è piaciuta molto l’interazione fra loro due, quel loro stuzzicarsi e rimbeccarsi continuamente, ma ho adorato anche il senso di protezione di Andrew nei confronti di Noah, quel suo volerlo proteggere da tutto e tutti e, allo stesso tempo spronarlo a diventare più forte per il semplice motivo che crede in lui e per il giovane che non ha mai ricevuto molto affetto e dopo essere stato abbandonato da quelli che credeva i suoi genitori e, infine, usato come cavia da laboratorio ha un valore inestimabile. Vedere, battibecco dopo battibecco, Noah  aprirsi a quel gruppo di sovrannaturali fino a considerarli amici e familiari ha avuto su di me un effetto benefico. Ecco, forse sarà dipeso dal modo di scrivere dell’autrice che ha una prosa scorrevole e semplice, dai dialoghi frizzanti non solo fra i due protagonisti ma anche fra i personaggi secondari come la coppia Gideon-Sam, o quel mattacchione di un segugio che risponde al nome di Alistar, per non parlare della calma serafica di David che sicuramente nasconderà ben altro, fatto sta che questo secondo libro mi  piaciuto molto di più. Qui, l’autrice ha dato largo spazio alla parte romance pur non tralasciando la parte di mistero  e di azione. Promosso senza ombra di dubbio, quindi non vi resta che leggerlo!

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