Il mondo che ho inventato per te di Sarah Butler
Trama
Un ragazzo in crisi che solo un amore ribelle può salvare
Perché si è pronto a tutto è pur di conquistarsi un posto nel mondo!
A diciotto anni, tutti desiderano inseguire i propri sogni, finalmente liberi di poter decidere per sé stessi. Anche Stick e Mac non vedono l’ora di lasciare il loro quartiere popolare di Manchester dove tutto scorre uguale.
Sono pronti a partire per la Spagna, per quel viaggio che hanno studiato nei minimi dettagli e che ha il sapore della libertà. Ma la sera in cui festeggiano la partenza imminente, si ritrovano nel posto sbagliato al momento sbagliato: Mac resta ucciso in una rissa. Stick, senza accorgersene ripiomba nella vita monotona di sempre, con una madre assente e un padre che ha deciso di andarsene anni prima per costruirsi una famiglia con un’altra donna. L’unica differenza è che ora il fidato Mac non c’è più. Quell’amico con cui ha condiviso tutto, nel bene e nel male. L’unico con cui poteva essere se stesso.
Eppure, proprio quando sente di aver imboccato un vicolo cieco, Stick incontra una stravagante ragazza dai capelli rosa e tra loro scatta subito la scintilla. È una ragazza sfuggente, quasi inafferrabile. Si fa chiamare semplicemente J e gli da appuntamenti nei posti più improbabili. Ma è riuscita, con un semplice e fugace scambio di sguardi, a fargli tornare quell’entusiasmo e quella voglia di vivere che credeva di aver perduto. E lui non ha nessuna intenzione di lasciarla scappare. Perché sa che insieme potranno reagire e sfuggire da una realtà che promette poco o nulla. Sono giovani, e il loro bisogno di esprimere rabbia, amore, energia è irrefrenabile. Solo così potranno ritagliarsi un posto nel mondo.
Recensione di Romina – Il mondo che ho inventato per te di Sarah Butler uscito ad aprile con la casa editrice Garzanti.
Kieran, detto anche Stick, soprannome dato dal suo migliore amico Mac per via della sua magrezza, e Mac, l’amico che tutti vorrebbero avere, un ragazzo divertente, sempre con la battuta pronta, anche quando tutto gli va male, l’esatto opposto di Stick che vive in una situazione familiare complicata e che fatica a gestire.
Ai due ragazzi manca poco al compimento dei 18 anni e la loto meta sarà la Spagna, lontano da Manchester per ricominciare da capo, ma soprattutto per allontanarsi dai loro problemi ed essere finalmente liberi, purtroppo non sempre le cose vanno come vogliamo…Mac e Stick la sera prima di partire decidono di festeggiare in un locale e Mac rientrando a casa da solo si ritrov nel posto sbagliato al momento sbagliato!
La morte improvvisa e inspiegabile di Mac è per Stick un duro colpo, suo migliore amico, compagno di mille avventure nel bene e nel male, l’unica persona che gli è rimasta accanto e in un attimo tutto cambia. Troppi dubbi, troppi sensi colpa per quella maledetta notte e troppe domande a cui nessuno riesce a trovare le risposte, Stick inizia a chiudersi in se stesso e sentirsi solo e abbandonato anche se realmente non è così.
Fino a quando, quasi per caso, non incontra una ragazza un po’ stravagante dai capelli rosa, non sa nemmeno il suo vero nome conosce solamente J, ma in qualche modo, quando sono vicini, Stick riesce a staccare la spina da tutti i suoi problemi e riesce a donargli un po’ di quella libertà e freschezza perse insieme al suo amico Mac.
Riuscirà J a far superare la perdita del suo amico a Stick e, insieme, provare ad andare avanti o sarà Stick a portare J all’autodistruzione?
Sara Butler è riuscita a raccontare una storia purtroppo molto reale, un dramma che a volte anche a 18 anni ti può segnare veramente nel profondo del cuore, e se ti senti solo non è facile riuscire ad uscire da quel “tunnel che ti crei nella tua testa” ma se riesci a trovare una persona che riesca a starti accanto anche e specialmente in questi momenti tutto acquisisce un altro significato.
In Il mondo che ho inventato per te ho trovato, non solo una dolce e tenera storia d’amore, fatta di sguardi, semplicità e piccoli gesti, che spesso a mio parere, valgono più di mille parole, ma anche una storia che fa veramente riflettere e ci vuol far capire che la vita è una sola e che anche se a volte facciamo fatica questa va vissuta appieno nel bene e nel male.
Ho trovato solo due “pecche” in questo romanzo, avrei preferito una narrazione con i pov alternati e non in terza persona, perché secondo me il lettore riesce a entrare più in sintonia con il personaggio, soprattutto in una storia così delicata e particolare e magari un finale più approfondito e non così “sbrigativo”. Comunque non posso far altro che consigliarvi di leggere questa bellissima storia che vi aiuterà a riflettere!