Il mio cuore in prestito di Shivaun Plozza

Marlowe Jensen a 17 anni è appena tornata a scuola e a una vita “normale” dopo aver ricevuto un cuore di ricambio. Solo che la vita normale non è normale come avrebbe pensato: se prima del trapianto non era la reginetta della scuola, certo non lo diventa dopo, quando tutti la guardano come “la ragazza che doveva morire” e tutti le stanno con il fiato sul collo appena muove un passo. Poi è ossessionata dal contattare la famiglia del suo donatore anonimo, a cui scrive lettere senza ricevere risposta e di cui a un certo punto ricostruisce l’identità. A complicare il suo reinserimento ci sono la madre vegana integralista che la porta ai picchetti davanti al negozio del macellaio di zona, lo stravagante e adorabile fratellino Pip che si veste tutte le mattine come Dawid Bowie, le nuove amiche Carmen e Zan Cheung e poi Leo, il figlio del macellaio che si vendica delle manifestazioni che fa insieme alla madre e che la punzecchia con scherzi diabolici. Ma che significa una vita normale? Chi era il ragazzo di cui ha preso il cuore? Con un cuore in prestito è possibile innamorarsi? Alla ricerca di un suo posto nel mondo e di un’identità che le calzi, Marlowe imparerà a cavarsela da sola e a farsi guidare dal suo nuovo cuore nella sfida più difficile del mondo: amare e farsi amare.

Il mio cuore in prestito di Shivaun Plozza, young adult pubblicato da fandango il 1° aprile.

Sono felicissima di aver letto questo libro, nutro un amore viscerale per il genere young adult e credo siano sempre troppo pochi i libri che vengono pubblicati in Italia di questo tipo. Li adoro perché mi portano indietro nel tempo e mi fanno rivivere gli anni per me più belli, certo alcuni trattano tematiche complicate e importanti, altri sono più leggeri, ma comunque la crescita personale, la formazione, è sempre al centro di ogni cosa. Il mio cuore in prestito non fa eccezione, Marlowe avrà modo di conoscersi meglio, di evolvere, di maturare, di cambiare opinione e di capire che non esiste un modo univoco di vedere le cose, bisogna sempre mettersi anche nei panni di chi sta dall’altra parte.

La vita di Marlowe non è stata per niente semplice e solo ora, a 17 anni, può iniziare a pensare di poter avere una normale vita da adolescente con tutti i pro e i contro del caso. Marlowe è potuta ‘rinascere’ grazie alla morte di un’altra persona e questo non è facile da accettare, è un’opportunità certo, sua madre e suo fratello ringraziano il cielo ogni giorno, ma lei fatica a darsi pace, vorrebbe poter conoscere la famiglia del suo donatore, ma la famiglia vuole restare anonima e non risponde alle lettere che lei continua comunque a scrivere loro. Marlowe però non si dà per vinta e tenta la carta dei gruppi di supporto sui social, gruppi che mettono in contatto chi ha donato e chi ha ricevuto, proprio in quel gruppo Marlowe legge un messaggio e capisce chi potrebbe essere il donatore, la scelta che prende però non è giusta e portarla avanti metterà in difficoltà chi non è ancora pronto a scoprire la verità.

Ma la vita di Marlowe non si riduce certo a questo, a rendere le sue giornate parecchio movimentate ci pensa la mamma vegana integralista che ha deciso di aprire il suo negozio proprio da parte a quello di un macellaio e lo stravagante fratello minore Pip, che con i suoi travestimenti folli dona una nota di allegria e colore alla narrazione. Pip è adorabile e tutte vorremmo avere un bimbo vivace e dolce come lui, ma Marlowe è in quella fase della vita in cui tutto la mette incredibilmente in imbarazzo e finirà con offendere i suoi sentimenti oltre a quelli della madre che le farà notare quanto tutti i suoi comportamenti siano egoisti.

Nonostante non sia esattamente la ragazza più popolare della scuola, diciamo pure che prima del trapianto era esperta dell’arte di rendersi invisibile, il rientro a scuola porterà nella sua vita una bellissima novità, l’amicizia con Zan, una di quelle ragazze che tutti ammirano e che non dà confidenza a nessuno perché lei non ha bisogno di far parte di nessun gruppetto. Zan diventerà per Marlowe la prima vera amica, con lei inizierà a fare le cose tipiche dell’adolescenza e capirà che pur nelle differenze si possono trovare dei punti in comune. Ma le sorprese per Marlowe non finiscono qui perché, contro ogni aspettativa e contro il benestare della madre, nascerà anche qualcosa di inaspettato con Leo, il figlio del macellaio, gli scherzi che si fanno sono davvero diabolici, ma si sa, dall’odio all’amore il passo è più breve di quello che si potrebbe pensare ed entrambi si troveranno coinvolti in una relazione che fa tanto Romeo e Giulietta all’acqua di rose, molto divertente questa parte della trama.

Il mio cuore in prestito è stata una bella scoperta, una lettura perfetta per chi vive questo periodo della vita, ma non solo perché come me sono tante le lettrici che apprezzano gli young adult nonostante l’età non corrisponda. Ho apprezzato il percorso di crescita della protagonista, mi sono affezionata a tutti i personaggi che le ruotano attorno e ho compreso perfettamente il comportamento di ognuno di loro. La tematica trattata non è una di quelle di cui si parla a cuor leggero, ma Shivaun Plozza ha mostrato molta delicatezza ed è riuscita a far riflettere il lettore senza appesantire la lettura. Un’autrice da segnarsi per il futuro che spero continuerà a donarci storie così.

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