Il meraviglioso Natale delle sorelle McBride di Sarah Morgan
Non è quello che sta sotto l’albero a rendere il Natale perfetto, ma ciò che c’è intorno.
Nella suggestiva cornice delle Highlands innevate, Suzanne McBride sogna un Natale indimenticabile con le sue figlie adottive, che dopo molto tempo torneranno a casa per le vacanze. Non vede l’ora che la famiglia sia riunita, eppure la tensione è alle stelle. Hannah, una razionale donna in carriera, sa che non può evitare di trascorrere il Natale con la famiglia, ma non sono le aspettative dei suoi cari a spaventarla, quanto piuttosto il segreto che custodisce. Beth, felicemente sposata e madre di due bambine, sta vivendo un momento di crisi, e stare con le sorelle dovrebbe aiutarla a rilassarsi, non farla innervosire! Posy, infine, non è soddisfatta della sua vita, ma i genitori dipendono da lei, e andarsene di casa le sembra rischioso… anche se non quanto innamorarsi dell’affascinante Luke. Così, per realizzare il suo sogno, Suzanne non può che affidarsi alla magia del Natale, sperando di far capire alle figlie che il loro legame è abbastanza forte da resistere a tutto. Anche a un Natale in famiglia.
Il meraviglioso Natale delle sorelle McBride di Sarah Morgan, contemporary romance natalizio pubblicato il 14 novembre da HarperCollins.
È dicembre finalmente e quindi possono iniziate le letture (a la visione di serie e film) in cui si respira aria di festa. Ho cominciato con Let it snow e proseguo oggi con l’ultimo libro pubblicato in Italia di un’autrice che non ha bisogno di presentazioni: Sarah Morgan. La donna che mi ha conquistato con un sorriso, un abbraccio (e complimentandosi per il mio top) al RARE 2019, un amore vero.
Era tempo che non leggevo nulla di suo, esattamente da Mentre fuori nevica, sempre di periodo di feste si trattava, ne avevo un buon ricordo e questa lettura ha riconfermato ciò che di bello avevo trovato nella sua scrittura e nelle storie uscite dalla sua penna.
Il meraviglioso Natale delle sorelle McBride mi ha scavato dentro, ci sono stati momenti in cui la commozione ha rischiato di prendere il sopravvento, perché ognuna delle sorelle McBride ha qualcosa che la mette in difficoltà di fronte a questo periodo dell’anno. Come avrete letto nella trama Hannah, Beth e Posy sono le figlie adottive di Suzanne e Stewart, rimaste orfane a causa di un incidente accorso ai genitori proprio nel periodo che precede il Natale ben venticinque anni prima. Suzanne ha ancora gli incubi, nonostante il tempo trascorso non sia poco, perché si sente in qualche modo responsabile di ciò che è accaduto. Per lei Hannah, Beth e Posy sono state una benedizione e le ama come se fossero sangue del suo sangue, lo stesso vale per Stewart che le ha accolte come fossero sue. Per Posy dimenticare i genitori naturali non è stato difficile, aveva solo tre anni quando le sono stati portati via, anche Beth non ha faticato ad accettare la sua nuova sistemazione, quella che ha fatto davvero fatica e ha cercato di mantenere un certo distacco è Hannah.
Hannah aveva otto anni e ricorda tutto di sua madre e suo padre, soprattutto ricorda l’astio del padre nei suoi riguardi perché non era come lui, e si è sempre tenuta a distanza dai genitori adottivi con la certezza di non poter essere amata da nessuno se nemmeno i suoi genitori erano in grado di farlo. Hannah è abituata da sempre a tenersi tutto dentro, non sa esternare le emozioni e prima di conoscere Adam, un suo collega che dice di amarla, non era nemmeno certa di poter provare qualcosa. Certo la strada per riuscire a lasciarsi andare è ancora lunga, ma un imprevisto la metterà di fronte a tutte le sue paure e le permetterà di entrare in sintonia con le sue sorelle. Fuggire da New York e rifugiarsi in Scozia in anticipo sembra quello che ci vuole per venirne a capo.
Beth è la sorella di mezzo e sta passando un periodo di crisi, dopo una telefonata con Hannah in cui, con una scusa campata per aria, Hannah disdice la loro cena insieme (Hannah e Beth vivono entrambe a Manhattan) Beth si convince di due cose: di essere ben poco interessante e che le sue due bimbe, che tanto adora, non siano ben accette dalla sorella. Certo se avesse argomenti di conversazione che esulassero dalle figlie forse vorrebbe passare del tempo con lei. Convinta di questo quando la sua ex terribile capa le telefona per proporle un colloquio di lavoro lei è convinta che sia l’occasione che stava aspettando. Jason non è dello stesso avviso, Beth è un’ottima madre, lui guadagna bene e sta per avere una promozione, non c’è proprio bisogno che torni a lavorare. Apriti cielo!!! Beth va su tutte le furie, convinta che Jason voglia tarparle le ali lo lascia lì su due piedi e decide da partire per le Highlands una settimana in anticipo. Secondo Beth, Jason ha bisogno di scontrarsi con la dura realtà per rendersi conto che senza lei sarebbe perso perché le figlie che tanto ama la prosciugano di ogni energia e lui si gode solo il bello del rapporto genitoriale, tutte le magagne le deve risolvere da sola.
L’unica a non aver abbandonato i genitori adottivi è Posy. Posy ama le Highlands e anche se vorrebbe vedere il resto del mondo non se la sente di lasciare Suzanne e Stewart come hanno fatto le sue sorelle. La sua vita è lì, lei ama quelle montagne e ama ciò che fa. Sì il lavoro non è quello dei suoi sogni, ma non vuole lasciare soli coloro che l’hanno accolta con tanto calore e l’hanno fatta sentire così amata. Si sente in debito con loro e questo le impedisce di vivere una vita che la soddisfi appieno. I dubbi maggiori le sorgeranno quando vedrà prospettarsi all’orizzonte una vera relazione con un ragazzo perfetto per lei. Posy e Luke hanno tantissimo in comune, molto più di quanto Posy possa immaginare e Cupido non ci metterà molto a scoccare la sua freccia. Posy riuscirà a pensare solo a se stessa o anteporrà il bene degli altri al suo?
Come avrete capito sono ben quattro le storie che s’intrecciano e quindi abbiamo otto protagonisti, dieci se aggiungiamo le figlie di Beth e Jason: Melly e Ruby. Dieci protagonisti che vi scalderanno il cuore, davvero vi sarà impossibile non affezionarvi a questa famiglia allargata. Ognuno di loro compie un percorso, chi di crescita, chi verso l’accettazione di se stesso, chi verso la felicità. Niente rimane incompiuto, farete parte di un cerchio che si chiuderà alla perfezione. Un libro corale ben congegnato e toccante come solo le storie intime possono essere. La Morgan mi ha davvero convinto e se avete voglia di un libro ambientato in una terra mozzafiato (mi sa tanto che il prossimo viaggio sarà Scozia – Irlanda) con protagonisti veri e storie d’amore che vi faranno battere forte il cuore non potete lasciarvi sfuggire Il meraviglioso Natale delle sorelle McBride.