Il lato oscuro della luna di Fabio Geda e Marco Magnone

Il lato oscuro della luna di Fabio Geda e Marco Magnone

Berlino Ovest, è l’estate dei Mondiali del 1974. Dal tetto di casa di Sven si scorge, al di là del Muro, Berlino Est, lontana e indecifrabile come Chloe, la sfuggente e selvaggia ragazza che Sven conosce per caso, mentre è in giro con gli amici. Lui ha quindici anni e lei quattordici. Un attimo e non se la toglie più dalla testa. Ma Chloe è piena di misteri, proprio come Kurt, il venticinquenne amico di Sven, che per portare al di qua del Muro la ragazza di cui è innamorato è disposto a rischiare ogni cosa. Anche la vita… «Non sai cosa significa non pensare ad altro che alla ragazza che ami e non sapere dov’è e quando lo scopri non poterla vedere, e quando inizi a vederla doverlo fare di nascosto, rischiando ogni volta. E intendo la pelle. Rischiando di essere ucciso, o peggio: che la uccidano…»

Il lato oscuro della luna di Fabio Geda e Marco Magnone, romanzo per ragazzi pubblicato da Mondadori il 3 giugno.

Appena ho notato questa uscita sul profilo Instagram di Mondadori libri per ragazzi ho desiderato leggerla, la copertina è di forte impatto e la trama lasciava presagire che ci sarebbero stati dei colpi di scena degni di questo nome. Ciò in cui mi sono imbattuta è un libro che ricalca le vicende di quegli anni e le mostra ai giovani in modo che possano afferrarne la gravità e le difficoltà, ma che offre anche loro un punto di vista più spensierato scandendo la narrazione attraverso i Mondiali di calcio. Ammetto di non essere molto ferrata su questo periodo storico e mentre leggevo volevo saperne sempre di più, a scuola troppo spesso il Novecento terminava con la Seconda Guerra Mondiale, poi si accennava la Guerra fredda e poco altro, senza andare mai a fondo delle questioni e quindi più leggevo Il lato oscuro della luna più mi incuriosivo. L’inizio mi ha fatto pensare a Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di Christiane F. non perché vi siano importanti similitudini ma siamo sempre negli anni Settanta, siamo nella stessa città e i ragazzi, seppur giovanissimi, frequentano degli ambienti che potrebbero condurli sulla cattiva strada.

Non sto parlando di Sven, lui è un bravo ragazzo, che preferisce non mentire ai suoi genitori e che quando gli viene passata una canna nemmeno la aspira. Sven che ama il calcio e ne parla con sua mamma, Sven che sa che i genitori stanno per separarsi senza che ci sia stato bisogno di comunicarglielo, Sven che è un amico sincero sempre pronto ad aiutare anche quando questo potrebbe causargli non pochi guai, Sven che prende una sbandata per Chloe, una ragazza che non ha nulla in comune con lui, che vive sempre sul filo del rasoio e ama il pericolo.

Chloe è un personaggio complesso, non si può sentirsi affini a lei, troppo ’problematica’ per immedesimarsi, troppo imprevedibile per riuscire a inquadrarla, troppo bisognosa di emozioni forti per stare al suo passo. Chloe che non ha più una madre, Chloe che ha un padre ‘strano’ che non riesce mai a farsi valere e non riesce a procurarsi un lavoro serio, Chloe che ha imparato in fretta a difendersi da sola, Chloe che ama sballarsi per non pensare alla sua vita, Chloe che agisce e poi pensa, Chloe che è bravissima a incasinarsi la vita e che non ha nessuna aspettativa per il domani.

Potrebbero mai amalgamarsi due elementi così distanti? Chloe non rimane particolarmente colpita da Sven quando lo incontra la prima volta. Sven rimane subito affascinato da questa ragazza che sembra vivere alla giornata, che non fa programmi e che non pare avere limiti e orari. Una storia tra loro due pare impossibile, ammettiamolo sono incompatibili, per quanto Sven provi in ogni modo a farsi notare da lei, lei non riesce mai a prenderlo sul serio, non prova interesse per questo bravo ragazzo che può giusto essere una piacevole parentesi nella sua vita disordinata, ma nulla di più.

Ma ad unire due persone non deve essere necessariamente l’amore, specie per Chloe, a volte può essere lo spirito di avventura, il rischio, l’adrenalina per alcune persone è tutto e Chloe appartiene a quella categoria. Sarà proprio la voglia di rischiare di Chloe, e quella di Sven di accorrere in aiuto di un amico, a portarli a vivere un’esperienza che li metterà di fronte alle loro paure e ai loro demoni interiori.

Il lato oscuro della luna mostra quanto coraggio ci voglia nel fare la cosa giusta, un romanzo che parla dell’importanza dell’amicizia e dell’amore nelle nostre vite, perché sono queste che spingono le persone a non gettare la spugna anche quando tutto sembra perduto e non si scorge via d’uscita. Perché sono queste che ci rendono vivi e ci fanno venire voglia di giocarci il tutto per tutto. Perché sono queste di cui ognuno di noi ha assoluto bisogno.

Il finale lascia aperto uno spiraglio per un seguito, o almeno questa è la mia speranza, perché la storia di Sven e Chloe non può concludersi così.

4 stelle

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.