Il gusto speziato dell’amore di Silvia Casini

Trama Stella si è trasferita da Firenze a Roma per dimenticare il suo ex e aprire una libreria galleggiante sul Tevere specializzata in arte culinaria: Il sapore dei libri. Proprio dalla fusione di queste passioni è nato Florario rock, il ricettario che Stella ha firmato con lo pseudonimo Josephine Alcott, best-seller e caso editoriale dell’anno. Per superare il divorzio, Gabriele ha deciso di trasferirsi da New York a Roma, dove gestisce una società di format tv e si dedica alla sua passione segreta: la cucina. Il giorno in cui si imbatte nella lettura di Florario rock, gli eventi prendono una piega inattesa. Ne è talmente entusiasta da scrivere all’autrice dando inizio a una fitta corrispondenza. Ma il giorno in cui organizza un evento per incontrare l’acclamata scrittrice, Gabriele scoprirà che non esiste alcuna Josephine Alcott… Un romanzo frizzante, romantico e ironico, che fonde sapientemente musica, letteratura e cucina.

Il gusto speziato dell’amore

Recensione della Queen – Smeraldi bentrovati, oggi vi parlo del nuovo libro di Silvia CasiniIl gusto speziato dellamore, edito Leggereditore.

Stella Revel dopo essere stata abbandonata sull’altare lascia la sua città natale, Firenze, ed approda a Roma insieme alla sua famiglia, per avviare con sua sorella Lisa, una libreria molto particolare. Lisa e Stella infatti sono le padrone della galleria galleggiante “il sapore dei libri” dove lavorano e vivono insieme. La libreria è specializzata nell’arte culinaria, passione tramandata a Stella da sua nonna Egle che per fuggire da un matrimonio fatto di tradimenti, riversa tutta la sua passione nella cucina preparando ed insegnando alla piccola Stella l’amore per il cibo. Da questa passione che germoglia giorno dopo giorno dentro Stella, nasce un best seller “Florario rock”, scritto dalla stessa sotto lo pseudonimo di Josephine Alcott nome che prende spunto dalla sua eroina preferita Jo March di Piccole donne e la scrittrice M.Luoise Alcott. Florario rock era ben altro. Ogni ricetta era accompagnata da un brano melodico, da un ricordo, da una storia e da una miriade di dolci segreti.

Ed è proprio per questa sua particolarità che il libro viene notato da Tommaso, caro amico di Lisa, che lavora per la Dream Atlas una società di produzione che sta mettendo a punto un nuovo format di cucina ed è in cerca di una giovane autrice a cui affidarlo.

Dovevo proporre un nuovo format culinario al nuovo presidente della Dream Atlas. È giovane e inesperto, ma ha voglia di novità e vuole dare un’impronta diversa alla società. Ne ho parlato con Lisa e mi ha detto di dare un’occhiata al libro di Josephine Alcott, così giusto per prendere spunto, e mi è balenato in testa un programma televisivo che sarebbe un gran successo, se solo avessi a disposizione un’autrice degna di nota. Così, ho pensato che saresti perfetta per questa ‘mission impossible’. Lisa mi ha detto che hai lavorato nel campo cinematografico e editoriale.»

Ma il libro arriva inaspettatamente anche nelle mani di Gabriele, da poco rientrato a Roma dopo un burrascoso divorzio, per affiancare Alberto, il neo presidente della Dream Atlas, nella gestione della società.

Gabriele rimane talmente affascinato dalla passione trasmessa in queste ricette che decide di intraprendere un rapporto epistolare con la famosa autrice, ignaro che la stessa sia proprio Stella, la donna insopportabile con cui lavora ogni giorno e che gli dà sui nervi appena apre bocca. Ma si sa l’amore non è bello se non è litigarello e tutta la faccenda prenderà una piega molto divertente.

La passione segreta di Gabriele è la cucina, sogna da sempre di aprire un piccolo ristorante, e ben presto potrebbe veder realizzato il suo sogno, infatti il vecchio presidente della Società, Bruno Colanageli ha lasciato uno strano testamento in cui dichiara che se porterà a termine il compito di far funzionare il nuovo format, diventerà proprietario di un locale a Roma per realizzare finalmente i suoi sogni. Gabriele quindi passa le giornate tra il lavoro e la preparazione del nuovo locale, sperimentando nel tempo libero le ricette che Jo gli consiglia durante la loro corrispondenza. Si instaura un rapporto di confidenza reciproca, tanto da arrivare a farsi delle confidenze intime e lui le propone di partecipare come ospite d’onore all’apertura del suo locale. Stella è terrorizzata da questa proposta perché ha scritto sotto pseudonimo proprio per non essere riconosciuta, e la sua vita è già abbastanza complicata tra la libreria, il rapporto poco idilliaco con Gabriele sul lavoro e nella vita privata e la sua famiglia che la perseguita affinché esca dal guscio e si apra di nuovo alla vita. Ne vedremo delle belle e tra stratagemmi molto fantasiosi feste in maschera e ricette deliziose, cosa accadrà il fatidico giorno dell’inaugurazione? E il format prenderà il volo dando alla Dream Atlas il successo che merita?

Smeraldi appena ho letto la trama di questo romanzo ho pensato che parlasse della mia vita. Amo il buon cibo e adoro cucinarlo seguendo le ricette lasciate in eredità da mia nonna, sono una pazza folle come Stella e abito a Roma che l’autrice descrive con una dovizia di particolari che se già non ci abitassi correrei subito per trasferirmi in questa cornice dorata fatta di vicoli e palazzi che raccontano una storia passata e moderna.

Stella è una donna che è rimasta delusa dagli uomini e si rinchiude nel lavoro e nella scrittura per evadere dalla realtà. Per lei cucinare le ricette di sua nonna e abbinarle ad una canzone, è un modo per ritrovare il suo equilibrio interiore. Cucinare è una sorta di processo alchemico in cui si riflette lo stesso percorso del sognatore, i suoi bisogni, i suoi desideri e la tensione verso un traguardo da raggiungere, ed è proprio quello che accade ai nostri protagonisti. Dietro ogni ricetta, che sia realizzata da una casalinga o da un grande chef, ritroviamo un pezzetto di noi, un ricordo del passato che costituisce la nostra identità di oggi, ed è proprio grazie ad un odore, un sapore, un ingrediente, che possiamo rievocare le nostre esperienze dell’infanzia nel magazzino della memoria a lungo termine.

Leggere questo libro è stato come viaggiare tra i profumi e la magia della mia città natale, una scoperta del valore antico e universale dell’amore che riesce ad ammorbidire anche il guscio del seme più duro. Devo fare i complimenti a Silvia, perché con questo romanzo è riuscita a farmi emozionare, ricordando quelle domeniche della mia infanzia passate a cucinare con mia nonna, uno dei ricordi più preziosi che porterò per sempre con me.

Consiglio la lettura di questo romanzo ad un pubblico a 360 gradi, perché è una storia romantica condita con un pizzico di magia e qualche spezia in grado di donarle quel tocco agrodolce. Vi innamorerete dei vicoli di Roma che vengono descritti con gli occhi dell’amore e della passione, i nostri protagonisti sono affiancati da amici a dir poco divertenti e coinvolgenti e spero vivamente che l’autrice abbia in serbo un nuovo progetto di scrittura che non vedo l’ora di leggere.

Alla prossima lettura la Vostra Queen Morena

4 stelle

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2 risposte

  1. Anche io voglio leggerlo <3 sembra carinissimo

    • morena ha detto:

      é carinissimo Sara ti consiglio assolutamente di leggerlo soprattutto se ami la buona cucina e la musica d’autore sullo sfondo di una Roma magica.

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