Il coraggio di donarsi di Terri Osburn
Un lavoro esaltante basta a regalare la felicità?
Callie Henderson ha lottato duramente per gettarsi il passato alle spalle, e adesso il lavoro di ristrutturazione del Sunset Harbor Inn, sulla sperduta Anchor Island, sembra il primo passo verso la realizzazione di sé. Forse verso la felicità. Ma il proprietario dell’albergo è Sam Edwards, l’uomo che le aveva dato conforto nel momento del dolore e regalato un’unica notte di passione prima di sparire.
Sam, bloccato suo malgrado sull’isola che aveva amato da bambino, sta cercando qualcuno capace di trasformare uno degli alberghi di cui è diventato proprietario in un piccolo hotel di lusso. Solo che non si sarebbe mai aspettato che quel qualcuno fosse la donna che conosce i suoi segreti più intimi.
Sam però ha bisogno di Callie e Callie ha bisogno del lavoro. E forse anche di qualcos’altro…
Dopo Scritto nel destino, La mia sfida più grande e Un luogo per restare, con Il coraggio di donarsi Terri Osburn saluta le atmosfere incantate di Anchor Island e ci regala un’ultima storia di amore, speranza e rinascita.
Recensione di Veronica – Il coraggio di donarsi di Terri Osburn, un contemporary romance, edito Amazon Publishing pubblicato il 29 gennaio.
Care lettrici, è con il quarto volume della serie Anchor Island che torniamo in questi meravigliosi luoghi, sull’isola che è stata capace di accogliere nuove persone e poi “imprigionarle” con amore al suo interno, perché una volta che approdi ad Anchor, e fai la conoscenza dei suoi bellissimi scorci e dei sui splendidi abitanti, beh, ti sarà impossibile voler tornare indietro.
E anche questa volta la magia di Anchor ha colpito.
Callie è in cerca di una nuova sfida lavorativa che la renda indipendente, che faccia crescere qualitativamente il suo curriculum e soprattutto che le dia modo di far pace con un passato nel quale ha vissuto senza che potesse sentirsi mai abbastanza.
Sam è stato “costretto” a mettere radici ad Anchor, suo zio Morty ha espresso nel suo testamento la volontà che suo nipote, sistemasse e gestisse i suoi due hotel. Questo ha significato per Sam, un cambio radicale della sua vita, dovendo rinunciare alle possibilità cittadine per trasferirsi in un’isola troppo piccola per i suoi gusti.
Ristrutturare l’Anchor inn non era stato difficile, la vera sfida è il Sunset Harbor Inn che versa in condizioni fatiscenti. Ecco perché Sam decide di cercare qualcuno di organizzato, affidato e capace, con una comprovata esperienza nel settore. Il curriculum che fa a caso suo è quello di Calliope Henderson, che ha portato a termine progetti di spicco con realizzazioni davvero notevoli. Quello che Sam non sa, è che la donna che busserà alla sua porta per essere assunta, altri non è che Callie Wellman, una sua vecchia e oserei dire “approfondita” conoscenza. Una notte di passione che entrambi hanno condiviso per sfuggire ad un dolore che li vedeva coinvolti in prima persona. Poi il mattino dopo lui era andato via prima che lei si svegliasse e nessuno dei due aveva più avuto modo di incrociare la strada dell’altro.
Da quel giorno, Callie aveva ripreso in mano la sua vita, si era riscritta all’università e buttata completamente nel lavoro con l’obiettivo di sentirsi una donna completa, che poteva farcela anche da sola, una donna che non doveva dipendere da nessuno. Ora per dare un’accelerata alla sua professione, le serviva quel lavoro, aveva bisogno di qualcuno che le lasciasse dirigere un progetto, che mettesse una donna al comando.
Sam non aveva molta scelta. Il Sunset doveva essere inizialmente ristrutturato in 6 mesi, ma un evento di grande portata richiedeva la sua riapertura entro tre mesi.
Cosa fare? Prendere un’ottima decisione d’affari, mettere Callie alla guida del progetto che lui stesso avrebbe supervisionato e riaprire in grande stile l’hotel di suo zio, oppure tenersi lontano dal “pericolo” rinunciando a lavorare insieme a Callie? Sam è un uomo d’affari tutto d’un pezzo, e dal momento che Callie sembra non fare nemmeno cenno del loro trascorso, tutto sommato la cosa poteva funzionare.
Voi ci credete? Beh forse nemmeno loro…
Il ritorno di Callie Henderson nella sua vita stava diventando più pericoloso di quello che aveva sospettato all’inizio. Aveva temuto che lei risvegliasse vecchi ricordi. Che riaprisse vecchie ferite. Ma se non faceva attenzione, poteva infliggergliene di nuove.
A livello lavorativo i nostri protagonisti si troveranno a dover superare numerose prove, ad affrontare una comunità che non vuole avere a che fare con un ragazzo che non ha mai fatto nulla per interagire e non si è mai sentito parte dell’isola, rischiando di ostacolare il progredire dei lavori e di conseguenza il futuro di entrambi.
E sul fronte sentimentale? Tutti gli abitanti dell’isola vociferano che tra i due ci sia una storia, la verità è che Sam non ha intenzione di risposarsi, se il passato gli ha insegnato qualcosa è che non è possibile fidarsi di qualcuno
«Tu mi uccidi, Callie. Sto cercando di proteggerti.»
«Da cosa?» chiese lei, gli occhi che si abbassavano sulla sua bocca.
«Da me»
e Callie? Lei ora è concentrata sulla sua carriera e non ha intenzione di stare con un uomo che non la consideri allo stesso livello. In passato non si è mai sentita abbastanza per qualcuno se non per la fantastica cugina Henri, e finché non avrà raggiunto il suo obiettivo non ha intenzione di legarsi nuovamente.
Callie non avrebbe più fatto il grande passo, a meno che non avesse trovato qualcuno che la vedesse come una sua pari. Le possibilità che quell’uomo fosse Sam erano molto basse. Questa volta si trattava di lei e della sua vita. Della sua carriera.
La ristrutturazione dell’hotel alla fine sarà il mezzo per affrontare quello che i nostri protagonisti hanno lasciato in sospeso nelle loro vite, lo strumento che permetterà loro di uscire allo scoperto e presentarsi per quello che sono.
Oggi la Callie timida, insicura e riservata non esiste più, al suo posto c’è una donna determinata che sa quello che vuole e non lo nasconde, una donna che sa farsi rispettare, in grado di guidare una squadra di lavoro composta interamente da uomini. Una donna che non vuole essere salvata dal principe azzurro ma vuole salvarsi da sola, costi quel che costi.
Sam non è più il bambino allegro innamorato dello zio, l’unico componente della famiglia che lo amava così com’era e che non pretendeva fosse sempre perfetto e sicuro di sé. Oggi è un uomo d’affari, un uomo di successo, un po’ burbero che si tiene ai margini della comunità. Riesce ad interagire con due o tre persone ma senza andare nel profondo, e questo perché sa che non vuole mettere radici, e allora, che senso ha legarsi alle persone? Ma il vero Sam esce allo scoperto quando si trova con Callie, questa donna così energica da vederlo davvero, oltre quello che vuole dimostrare. Sarà lei a salvare lui e non il contrario.
Ho apprezzato da subito la personalità di Callie, ma devo ammettere che nella parte finale ha perso qualche punto e qualche volta avrei voluto entrare di peso nel libro e darle una scrollata, non poteva deludermi, non a quel punto della storia e non con un protagonista maschile in grado di farsi più seghe mentali di una donna col ciclo da quindici giorni … uno si, due sono troppi eh…ma a parte questo li ho promossi entrambi, lei nella sua forza e lui nelle sue incertezza.
La bellezza dei romanzi autoconclusivi in serie, è che ti permettono di scoprire anche le evoluzioni dei protagonisti dei precedenti volumi e infatti ritroverete Beth e Joe, Sid e Lucas e Will e Randy che, da favola romantica che si rispetti saranno un’ottima spalla per i nostri protagonisti.
Allora, pronte a tornare ad Anchor?
Buona lettura