IAN di A.S. Kelly
Ho letteralmente divorato Ian O’Connor in 24 ore e anche dopo che i miei sensi hanno iniziano ad inebriarsi, la mente ad offuscarsi, il cuore non ha mai smesso di battere all’impazzata al ricordo delle parole lette, delle frasi assaporate e delle emozioni entrate nella pelle. Antonella Senese riesce a farmi questo effetto, un effetto che è impossibile non subire dopo aver letto IAN O’CONNOR. Eccovi il primo dei tre fratelli O’Connor che vi farà perdere un battito ad ogni respiro.
Trama Un anno fa mi ha pregato di restare. Un anno dopo sono io a supplicarla di non andare. La mia ossessione. La mia rovina. Ho provato a resistere, a tenerla lontana. Ho provato a salvarmi. Ma nessuno si salva, neanche un bastardo egoista come il sottoscritto. Per me è sempre esistito solo lo sport e la mia famiglia, fratelli idioti compresi. Fino a quella sera, quella in cui ho preso la decisione peggiore della mia vita. E ne sto ancora pagando il prezzo. Lo stiamo pagando entrambi. Ma ora è arrivato il momento di rimediare, di rischiare tutto, di convincerla a lasciarmi entrare, perché lei non può essere che mia. Sono Ian O’Connor e sto per accettare questa sfida: riuscire a trattenere l’unica donna che sarò mai in grado di amare. E anche se conosco la fine di questo pessimo romanzo, non mi tirerò indietro. Stavolta andrò fino in fondo. Perché io voglio solo lei. E non ho intenzione di perdere. Sono un O’Connor e gli O’Connor non perdono mai.
“Quello è il tipo di donna che non puoi archiviare dopo una notte o due.” “Come lo sai? Voglio dire, ci hai scambiato solo poche battute.” “Lo so e basta.” “Ed è un male?” “Un fottuto disastro.”
Eh si è proprio un fottuto disastro, come Ian O’Connor che è un fottuto bastardo. Giocatore di rugby del Leinster è un dio in carne e ossa, toglie il respiro, appanna la vista ma spezza il cuore. Le donne non gli mancano ma le sue relazioni sono solo di una notte o due, non concede nulla di sè, si tratta solo di usarle per fare sesso e che sesso! Lui è una fortezza invalicabile, non si apre con nessuno se non con la sua famiglia e i suoi fratelli. Lo sport è la sua unica ragione di vita, l’unica che può soddisfarlo.
Questo è il pensiero di Ian prima di aver incontrato l’unica donna che potrà mai amare nella sua vita, l’unica donna alla quale potrà donare tutto sè stesso, l’unica donna che lo accetterà non per il fottuto bastardo quale vuol far credere di essere ma per l’uomo sensibile e premuroso che è sotto la sua corazza.
“All’amicizia” ripeto. Bugia. Enorme. Pericolosa. Insensata. La sua. E anche la mia.
Questa donna è Riley, la sorella di Jamie, compagno di squadra di Ian, tanto bella quanto fragile, tanto sfrontata quanto timida, che senza rendersene conto, lanciando un invito ad Ian a ballare ad una festa, apre le danze ad un ballo che non avrà mai inizio e mai fine. Basta uno sguardo tra i due per accendere una guerra di emozioni. Non possono essere amici, non possono essere amanti, non possono essere niente.
A volte, per fare in modo che una persona resti, basta solo chiederle di non andare
Un rapporto di sola amicizia. Che cazzata. Lei riesce a toccare il suo cuore ferito, lui riesce a vedere dentro di lei, lei lo desidera, lui la brama ma le loro anime sono talmente rovinate da non riuscire a fidarsi l’uno dell’altra. Si vogliono amare tanto quanto si vogliono ferire e l’unico modo per non soffrire è mettere la parola fine. Una separazione straziante ma necessaria per permettersi di poter andare avanti con le loro vite ben consci che tutto prima o poi tornerà, tornerà e farà ancora più male.
Un anno fa mi ha pregato di restare. Un anno dopo sono io a supplicarla di non andare.
A causa di un infortunio di Jamie i due sono “costretti” a rivedersi. O meglio destinati. Sono andati avanti con le loro vite perchè la loro storia non aveva futuro ma nel loro cuore la voglia di amarsi non si era spenta. Sono un fuoco che va alimentato piano piano prima di riprendere a scaldare l’anima. Sono reduci di una lotta che non avrà mai fine perchè l’unico modo di mettere la parola fine alle loro sofferenze è quella di lasciarsi andare in un presente che sa troppo di passato verso un futuro incerto che lascerà sempre un pò di amaro in bocca. Si riavvicinano lentamente ed Ian capisce che questa volta non può più lasciarla andare, ha bisogno di lei per respirare, per amare, per vivere. E’ un altalenarsi di prendersi e lasciarsi per ferirsi e guarirsi. Solo due anime pazze d’amore possono ridursi come loro. Non è solo il richiamo dei loro corpi che li fa desiderare. Ian vuole tutto di lei, non le basta più solo un assaggio. Capisce che per averla non può più solo “scoparla”. Vuole fare l’amore con lei, deve, e per farlo ha bisogno che Riley ci sia al 100%. Vuole che lei inizi a fidarsi di lui, a credere che c’è più di quello che vuol vedere. I graffi, i colpi, le incisioni non bastano più. Lei addosso non le basta più. La vuole dentro di sè per sempre.
Perché lo so, sono consapevole del danno che io sto facendo a lei e che lei farà a me. Ma non posso farne a meno. Voglio questo fottuto disastro. Voglio che mi rovini la vita. Voglio quei maledetti occhi su di me, voglio i suoi sorrisi da stenderti al suolo e voglio vedere le sue lacrime, la prima volta che lascerà che il dolore la prenda e la scaraventi a terra. E voglio essere io ad asciugarle, a tenerla tra le braccia quando inizierà a tremare, a consolarla quando non le sembrerà possibile ricominciare. Voglio che sia lei il mio tormento, la mia condanna e la mia salvezza. Voglio che sia lei a sconvolgere il mio intero mondo, prima di aiutarmi a rimetterlo a posto. Che sia lei ad aspettarmi quando tornerò a casa completamente rotto. Voglio che sia lei a rimettere tutti i miei pezzi insieme. Io voglio semplicemente che lei sia me e che io sia lei. Io ho sempre e soltanto voluto lei.
Ed è arrivato il momento più difficile: superare i fantasmi del passato per avere un nuovo inizio. Un nuovo loro. Basta scappare, basta farsi male. Per amarsi serve fiducia ma Riley avrà abbastanza coraggio per fidarsi di Ian? Sarà servito il loro passato per aiutarli a crescere insieme e a credere che siano più simili di quanto credono? Riley sarà in grado di rimettere insieme i pezzi del cuore e della vita di Ian?
CONCLUDENDO: immaginate di bere una tequila…..dovete prima leccare il sale sulla vostra pelle, poi buttare giù di colpo il liquido pungente e alla fine succhiare il limone sulle labbra. Il risultato è un’esplosione di gusto che infiamma il vostro cuore lasciando il ricordo di un sapore salato e acido allo stesso tempo. Ecco cosa si prova mentre si legge questo romanzo, ecco il giusto mix di emozioni che infondono i due personaggi. Questo romanzo è odio e amore, gioia e sofferenza, passione e sacrificio, verità e bugie. Ian e Riley sono paura e aspettativa insieme. Non possono non amarsi, non possono non soffrire ma è grazie alla loro forza di volontà se i due non mollano mai, cadono e si rialzano più forti di prima. Perchè la vita li ha addestrati a questo, ad andare avanti nonostante le difficoltà, i dubbi, le paure. I loro genitori sono stati il punto debole nella loro crescita, non hanno avuto nessuno se non loro stessi per crescere e diventare le persone mature che sono ora. Sono dovuti diventare “grandi” prima del previsto e non hanno potuto godere delle gioie della vita, di una vita che è sempre stata dura e crudele con loro, di una vita che non gli ha permesso di lasciarsi andare. Gli O’Connor sono una famiglia stupenda che ha saputo dare una seconda possibilità a Ian e alla sua voglia di riscatto, la sua storia è delicata e profonda. Jamie è l’altra metà di Riley, un fratello iperprotettivo che vuole solo il meglio per la sorella che lo ha protetto e cresciuto. Lo sport è una componente fondamentale: la squadra non è solo in campo ma anche nella vita. Gli amici sono sempre presenti. Tutti temi trattati in maniera sublime dalla scrittrice che ad ogni capitolo mi ha tolto il respiro. Quando tutto sembra andare per il verso giusto dietro l’angolo arriva un nuovo ostacolo da superare. Questo romanzo è descritto in modo diverso dagli altri. La scelta dei salti temporali dal presente al passato all’inizio mi ha lasciato un pò disorientata sono riuscita a sentirmi parte della storia perchè la voglia di vivere i personaggi si è fatta subito largo. Non ci sarà pace fino all’ultimo capitolo del libro. Mai scontato, mai noioso, mai ripetitivo. Una scrittura fluida, accattivante e coinvolgente. Ma tutto questo è una costante per Antonella Senese. E’ la mia conferma di essere una scrittrice con le “palle a forma di cuore”. Nei suoi romanzi ti senti parte di loro. Io mi sento a casa. Adoro lo sfondo musicale che fa parte di ogni romanzo. Le playlist sono sempre con me. Un 5 stelle d’orate!!!
Quindi che dire a questo punto. Sono tre fratelli, uno l’ha amato da subito, l’assaggio degli altri due è bastato per averli già nel mio cuore ancora prima di conoscerli. Spero di poterli assaporare quanto prima.
Antonella, grazie, di tutto. Un bicchiere di rum insieme ce lo dobbiamo fare!!!
Un abbraccio,
E.b.