I guardiani della storia di Elisabetta Cametti
Trama Katherine Sinclaire è una donna che ama le sfide. Il suo talento l’ha portata a diventare direttore generale della 9Sense Publishing, una delle più potenti case editrici mondiali. È abituata ad avere tutto sotto controllo, ma quando entra nell’ufficio del suo amministratore delegato e lo trova morto, il mondo le crolla addosso. Bruce Aron si è suicidato, decretando la fine dell’impero della 9Sense, ma prima di premere il grilletto ha lasciato un messaggio che contiene un codice segreto. Un messaggio che è destinato solo a lei. L’indizio trascinerà Katherine in un labirinto di conoscenze antichissime, verità inconfessate e riti esoterici legati a una delle civiltà più misteriose della Storia: gli Etruschi. In un tumultuoso viaggio da Londra alle viscere dell’isola Bisentina, Katherine si troverà a lottare contro un destino implacabile e scoprirà di essere la protagonista di una storia millenaria.
Recensione di Loreads – I guardiani della storia di Elisabetta Cametti, thriller storico e primo volume della trilogia K, pubblicato da Cairo Editore lo scorso 29 agosto 2018.
Katherine Sinclaire lavora come Direttore Generale alla 9Sense Publishing, una delle case editrici più grandi e prestigiose di tutto il mondo, con sede a Londra. Donna pragmatica e super organizzata, ha ottenuto il rispetto di colleghi e superiori, le sue idee e i suoi progetti hanno permesso al colosso editoriale di arricchirsi ancora di più, nonostante la crisi che ha investito il settore. Sue sono le property dedicate ai lettori più giovani: una serie di progetti sui mondi fantastici con relativa realizzazione di cartoni animati e giocattoli. Ma il suo mentore e amministratore delegato della 9Sense, Bruce Aron, non approva che la sua giovane protetta impieghi le proprie energie in idee che la allontanano dal focus principale: dedicarsi soprattutto alla pubblicazione di libri e riviste. Per questo, chiede all’amico Jethro Blake di convincere Katherine a vendere le sue property, investendo del denaro a nome suo, e lasciare che del progetto ambizioso si occupi Tomas McKey, uomo di dubbia moralità.
“La 9Sense Publishing è un colosso: sommando i fatturati dei vari Paesi, possiamo affermare che è la casa editrice con la maggior quota di mercato a livello globale. Siamo il riferimento assoluto dell’editoria tradizionale. E tutto questo per noi è motivo di orgoglio… Non possiamo rischiare di inquinare la nostra immagine… I progetti di Katherine sono formidabili e hanno nel DNA la possibilità di generare grandi margini… ma preferirei proseguire organizzando tutto dall’esterno.”
Jethro accoglie con qualche perplessità la richiesta dell’amico e parte per Londra. Vuole approfittare del viaggio anche per rivedere il fratello Jeremiah con il quale fatica ad avere un buon rapporto. Tre anni prima, in un fatale incidente, il fratello ha perso l’uso delle gambe e nello stesso incidente è morto il figlio di Bruce. Da allora, Jeremiah si è chiuso in se stesso lasciandosi sprofondare in una brutta depressione. Ma, adesso, sembra aver recuperato la voglia di vivere. La 9Sense Publishing, della quale è presidente e socio azionista, ha ottenuto i permessi e le licenze per una serie di scavi archeologici in Italia, nel lago di Bolsena, in una delle due isole di origine vulcanica: l’isola Bisentina, per portare alla luce insediamenti Etruschi.
La casa editrice finanzia l’investimento sul campo, sia Bruce che Jeremiah sono grandi appassionati di archeologia e degli Etruschi, in particolar modo. Hanno già pubblicato una collana di libri di grande prestigio dedicata all’argomento. Jethro è contento che il fratello abbia trovato un nuovo obiettivo nella vita. Non può dire lo stesso del suo incontro di affari con Katherine. La donna si rifiuta di vendere i suoi progetti e di lasciarli nelle mani del viscido Tomas McKey.
Jethro e Katherine vengono entrambi convocati nell’ufficio di Bruce, ma non riescono a parlargli perché Bruce ha deciso di togliersi la vita, sparandosi un colpo alle tempie. Katherine è devastata dal dolore, fatica a capire il gesto estremo del suo mentore e grande amico. Tra le sue carte trova una chiavetta usb con il nomignolo che Bruce era solito usare per riferirsi a lei. Ma non c’è fine al peggio perché, poche ore dopo la morte di Bruce, la donna viene licenziata in tronco dalla 9Sense. Diventa di fondamentale importanza riavere il suo lavoro e scoprire cosa si celi dietro le foto contenute nella chiavetta. Bruce aveva scattato una serie di foto di antichi reperti etruschi, trafugati o rubati. Ed è partendo da quei labili indizi che Katherine si ritroverà ad affrontare la più grande avventura della sua vita, alla ricerca di risposte. E sarà Jethro ad aiutarla nella sua missione. Tutto sembra portare all’isola Bisentina sul lago di Bolsena in Italia. Quali misteri si celano nell’isola dove stanno per cominciare gli scavi seguiti da Jeremiah Blake? E cosa c’entrano con lei gli antichi e millenari riti legati al culto dei morti?
Lo sapete, dico sempre quello che penso sui libri che scelgo di recensire per il blog, e sulla Trilogia K di Elisabetta Cametti avevo non una ma due grandi perplessità: ero spaventata dalla mole dei volumi da leggere, ma ciò che mi faceva davvero tentennare era l’accostamento, a mio personale parere, davvero infelice, tra l’autrice e un altro autore del genere thriller storico, di cui non vi farò il nome (Daniele Marrone, per intenderci).
Eccomi qui, con il capo cosparso di cenere, a sfatare entrambe le mie paure. È vero, 640 pagine non sono esattamente una passeggiata da affrontare, ma I guardiani della storia ha una narrazione così fluida e scorrevole che non mi sono quasi accorta di averlo finito in poco meno di tre giorni.
Sull’accostamento tra i due autori e i relativi personaggi da loro partoriti, anche in questo caso, sono contenta di non aver riscontrato nessuna somiglianza. Katherine Sinclaire non ha nulla della fastidiosa spocchia del professor Langdon. Al contrario, ho trovato il suo personaggio ben caratterizzato e umile, rispetto alle vicende della quale è protagonista. Katherine si pone come qualcuno che vuole capire e non come colui che ha tutte le verità in tasca e non vede l’ora di sbatterle in faccia al lettore facendolo sentire inadeguato. Ho apprezzato davvero tanto la storia costruita alla perfezione, partendo da un tema poco battuto e da un popolo, quello degli Etruschi, ahimè poco studiato a scuola. Accurate ma non pesanti sono state le descrizioni dei riti etruschi, degli usi e costumi sul loro culto dei morti. Questo denota un grande studio di approfondimento da parte di Elisabetta Cametti, per rendere la sua opera fluida e fruibile ai suoi lettori, che pone al centro delle vicende, li rende partecipi e solletica la loro curiosità. Ho boccheggiato nei capitoli finali, non vi svelerò il perché, ma vi anticipo che la difficoltà è imputabile solo ed esclusivamente alla mia claustrofobia e non all’autrice. Sono rimaste delle domande senza risposta che riguardano la vita privata e professionale della protagonista ma, essendo il primo volume della trilogia, sono sicura che nei prossimi libri sapremo come si evolverà il lavoro di Katherine alla 9Sense Publishing e che piega prenderà la sua affettuosa amicizia con l’affascinante Jethro Blake. Nel complesso, “I guardiani della storia” è un libro che mi sento di consigliare.