Hell Bent. Portale per l’inferno di Leigh Bardugo
Trovare un portale per il mondo sotterraneo e rubare un’anima dall’inferno. Un piano semplice, se non fosse che le persone che compiono questo particolare viaggio raramente tornano indietro. Ma Galaxy “Alex” Stern è determinata a liberare Darlington, anche se questo le costerà il futuro alla Lethe e a Yale.
Impossibilitate a tentare un salvataggio perché non possono accedere alle risorse della Nona Casa, Alex e Pamela Dawes, l’assistente di ricerca, mettono quindi insieme una squadra di dubbi alleati per salvare il “gentiluomo della Lethe”. Insieme, dovranno navigare in un labirinto di testi arcani e artefatti bizzarri per scoprire i segreti più gelosamente custoditi dalla società, infrangendo ogni regola. Ma quando i membri della facoltà iniziano a morire, Alex sa che non si tratta di semplici incidenti. Qualcosa di letale è all’opera a New Haven e, se vuole sopravvivere, dovrà fare i conti con i fantasmi del suo passato e con l’oscurità insita nelle mura dell’università.
Denso di storia e ricco di colpi di scena nello stile magnifico di Bardugo, Hell Bent dà vita a un mondo intricato e indimenticabile, pieno di magia, violenza e mostri fin troppo reali.
Hell Bent. Portale per l’inferno di Leigh Bardugo, secondo volume della serie urban fantasy/mistery Alex Stern, in uscita oggi, 10 gennaio, con Mondadori.
Abbiamo dovuto attendere due anni e 7 mesi per poter scoprire cosa ne sarebbe stato di Alex e Darlington e ammetto che i miei ricordi erano piuttosto offuscati visto che nel mezzo ci sono stati tantissimi altri libri, ma ho capito che la forza di questa storia è quella di non avere nulla di simile a tutte le altre e mi è bastato rileggere la mia recensione di La nona casa per fare un po’ di chiarezza.
Vi dico già che ci sarà un terzo volume per cui, se siete tra quelli che non vogliono attendere troppo tra un libro e l’altro, vi conviene passare oltre e tornare quando la serie sarà conclusa perché potrebbero volerci altri anni prima di averlo tra le mani visto che oggi è la data di uscita in tutto il mondo e quel libro è ancora solo nella testa della Bardugo.
Nonostante queste premesse posso dirvi che ho divorato Hell Bent. Portale per l’inferno e che è una bomba, ero certa non mi avrebbe deluso, ma mai mi sarei aspettata di trovarmi a leggere una narrazione così avvincente, piena di colpi di scena e che non mi abbia annoiato mai, nemmeno per un secondo. Certo se avessi potuto scegliere avrei inserito qualche scena romance, perché io al romance non so resistere, ma mi sono bastati i pensieri di Alex e Darlington per tenere viva la fiamma della speranza. Perché prima o poi succederà, le premesse ci sono, la tensione sessuale tra loro due è palpabile, ma loro si frenano, si pongono dei limiti e sembra non siano ancora pronti a valicarli e a lasciarsi andare.
Ne hanno vissute tante, sia da soli che insieme, la loro connessione è totale e poco importa che lui sia il ragazzo d’oro e lei un’assassina perché hanno in comune molte più cose di quelle che possono immaginare. Durante questo viaggio incredibile Alex avrà modo di entrare in contatto con il passato di Darlington, di scoprire il rapporto con i suoi genitori, di vivere i suoi ricordi e sentire quanto dolore gli hanno provocato, l’unico obiettivo di Alex è scendere all’inferno e riprenderselo e per farlo ha bisogno di quattro assassini. Mettere insieme una squadra così non è certo semplice, ma può contare sull’aiuto della Dawes che un’assassina lo è diventata per salvare Alex, ne mancano due e uno è quasi scontato, di certo non potevamo perdere per strada uno dei personaggi più importanti del primo volume, ma scoprire di quale crimine si è macchiato sarà molto interessante ve lo posso assicurare.
Abel Turner resta protagonista e prende parte al piano folle di Alex per riportare indietro l’anima di Darlington dall’inferno, all’inizio ha qualche titubanza, ma sente che è la cosa giusta da fare anche se nessuno può sapere quali saranno le conseguenze di un portale per l’inferno aperto.
Il primo tentativo di Alex e della Dawes sembra fallire, ma al suo ritorno a Black Elm trova seduto nel salone da ballo proprio Darlington, le sue sembianze non sono esattamente umane e i suoi appetiti sono decisamente carnali e non del tutto sani, ma sa controllarsi, è all’interno di un cerchio dorato che non vuole nemmeno provare ad attraversare e che lo tiene prigioniero fino al quando non potrà ricongiungere il suo corpo con la sua anima.
«Darlington… lo sai che sei nudo vero?» Come una statua perversa, le mani appoggiate sulle ginocchia, le corna che brillavano, il fallo eretto e luminoso. «Sono un demone, non un rimbambito, Stern. Ma la mia dignità è da tempo ridotta a brandelli. E neanche tu ti sei vestita per l’occasione.» Alex si strinse ancora di più il lenzuolo intorno al corpo. «Che libri vuoi?» «Scegli tu.» «È per questo che mi hai trascinato quassù?» «Io non ti ho trascinato da nessuna parte.» «Non ho attraversato scalza tutta New Haven nel cuore della notte per niente. Sono stata costretta.»
Alex, Abel, la Dawes e un quarto assassino devono compiere il rituale e scendere all’inferno per salvarlo prima che sia troppo tardi, ma i guai non vengono mai soli e Alex si ritroverà ad avere a che fare: con il nuovo Praetor, che crede che le donne non dovrebbero ricoprire nessun ruolo di potere, con una persona del suo passato che vuole servirsi di lei ricattandola perché lui sa ciò che lei ha fatto, e con un vampiro che non vede l’ora di aggiungerla alla fila delle sue vittime. Per Alex Stern non c’è mai un attimo di pace e non è esattamente brava a mantenere un basso profilo per cui finisce per attirare l’attenziona anche di Anselm che le intima di smetterla con questa folle idea di provare ad aprire un portale perché Darlington è morto e non tornerà indietro. Insomma di carne al fuoco ce n’è tantissima e i fantasmi e le paure che albergano dei quattro assassini sono pronti a mettere a repentaglio la missione.
Riusciranno i nostri eroi a salvare Darlington e a chiudere il portale per l’inferno? Per scoprirlo non vi resta che leggere Hell Bent un romanzo ben strutturato, appassionante, adrenalinico, con due protagonisti che non si dimenticano facilmente, che riescono a far emergere la luce in mezzo a tutta la loro oscurità. Sono davvero felice di non aver mollato nonostante i tanti anni di attesa perché questa è una trilogia che non prende spunto da altre, che non ripete gli stessi schemi e tiene incollati alle pagine.