Hawk di Kat Savage

Hawk Tanner non è un uomo di molte parole… soprattutto quando incontra ragazze sciocche che si presentano nel suo negozio per un tatuaggio altrettanto idiota. Il proprietario del Bird’s Eye Tattoo Studio non vuole il numero di cellulare delle clienti o sguardi provocanti. È stanco delle donne che lo desiderano per le ragioni sbagliate.
Drew Ashby non ha tempo… per niente. Mamma single divorziata da poco, si concentra soprattutto sul trovare un lavoro, preoccuparsi della figlia e ricostruire una vita decente dopo che la sua è stata distrutta.
Quando Drew ottiene un lavoro al Bird’s Eye, non scoppiano subito scintille. Non può negare che il suo capo sia un uomo davvero stupendo. Il corpo ricoperto di tatuaggi potrebbe anche farla impazzire, ma sono l’aspetto tenebroso e la mascella rigida che lo rendono davvero difficile da capire.
Almeno finché non molla l’atteggiamento da cattivo ragazzo e inizia a provarci con lei… compiendo gesti dolci e premurosi che lei non si aspettava.
La situazione si scalda e, proprio quando Drew pensa che tutto vada finalmente per il verso giusto, la vita fa quello che le viene meglio: le lancia una palla curva direttamente dal passato.
Il Bird’s Eye forse non è la famiglia che si era immaginata, ma si può cambiare idea in un lampo. Non c’è alcun dubbio che Hawk sia l’uomo che desidera, ma lui potrà fare passi avanti ed essere quello di cui ha bisogno?

Hawk – di Kat Savage, primo volume contemporary romance della serie “Men of Bird’s Eye” pubblicato il 5 febbraio dalla Triskell Edizioni

Il Bird’s Eye non è solo uno studio in cui potersi tatuare sulla pelle i momenti salienti della propria vita o, semplicemente, delle sciocchezze giusto per il gusto di farlo. No, il Bird’s Eye è il luogo dove si è formata una famiglia, una di quelle in cui i legami di sangue non hanno alcun valore perché i suoi membri si vogliono bene perché hanno delle affinità che li accomuna. Tutti loro hanno avuto un passato burrascoso, chi più, chi meno, hanno tutti sofferto ma nel calore del Bird’s Eye si sentono protetti. Hawk Tanner ne è il proprietario, uomo di poche parole e di altrettanti pochi sorrisi è stato un ragazzino abbandonato dal padre e, in seguito, anche dal compagno della madre che da quel momento in poi ha rivestito i ruoli di madre e padre per far crescere lui e il fratello nel migliore dei modi. Capisce bene cosa significa l’abbandono lui ed è per questo che quando si rende conto che la nuova receptionist, Drew, è una madre single che cerca di dare a sua figlia il meglio di tutto, non esita a darle una mano. Più passano i giorni, però, è più si rende conto che nei confronti di Drew prova qualcosa in più dell’empatia per quello che sta vivendo. I due impiegano ben poco per avvicinarsi e per Hawk le cose diventano sempre più serie fino a quando il passato non irrompe nuovamente sulla scena.

Amo i libri che hanno per protagonisti tatuatori belli e impossibili, Hawk lo è, nei modi di fare, negli sguardi che rivolge a quanti non gli stanno simpatici o con quei timidi sorrisi che elargisce con parsimonia. Drew, dal canto suo è una combattente, una che, abbandonata dall’oggi al domani senza un soldo e con un appartamento quasi vuoto, non si piange addosso ma è pronta a lottare. L’incontro con il suo nuovo capo non sembra promettere bene, soprattutto perché non le è sembrato molto accomodante nei confronti della sua bambina, ma lei è fatta d’acciaio e, se servirà, tirerà fuori le unghie per difendere quello che resta della sua famiglia. Quindi sì, le basi per un bel romanzo c’erano tutte e non dico che l’autrice non le abbia usate ma, a mio parere, ha scritto una storia semplice, con poco mordente. Certo non posso negare che sia dolce e molto, molto passionale ma manca quel qualcosa in più che avrebbe potuto far esplodere la storia e renderla più stuzzicante. Detto questo non posso dire che non valga la pena leggerla se si ha voglia di farsi coccolare un po’ senza per forza dover sopportare dolori di stomaco. E poi, si tratta pur sempre di un primo libro di una serie, tutto deve ancora carburare, quindi, sono convinta che le storie future potrebbero riservare ben altre sorprese.

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