Hai conquistato ogni parte di me di Alessandra Paoloni + intervista all’autrice

Hai conquistato ogni parte di me di Alessandra Paoloni

Trama Nicoletta Catullo lavora come giornalista per un noto settimanale italiano. Ha ambizioni letterarie e un libro nel cassetto che non ha mai avuto il coraggio di far leggere a nessuno. La sua vita cambia totalmente quando il suo direttore le commissiona un articolo molto particolare: intervistare il cast di una nuova fiction italiana sui Borgia. Nicoletta ha modo non solo di conoscere personaggi già famosi ma anche Luke Grady, un giovane attore che si sta facendo ammirare nel panorama cinematografico italiano. Al termine delle interviste per il suo articolo, la ragazza si ritrova però a firmare, senza saperlo, un documento che la legherà per i mesi a venire a Luke Grady: l’accordo “segreto” che siglerà la “costringerà” a vestire i panni della “finta fidanzata” dell’attore, fino al termine delle riprese della fiction…

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Recensione di Esmeralda – Hai conquistato ogni parte di me di Alessandra Paoloni. Sono solita dare più di una possibilità alle autrici italiane che siano self o con CE e così ho fatto con Alessandra, pur non essendo rimasta particolarmente colpita da Le infinite probabilità dell’amore ho deciso di leggere anche questo secondo volume pubblicato con Newton Compton e comincio col dire che mi è piaciuto più del precedente. Non arriviamo a grandi picchi di originalità, cosa difficile nel genere rosa e che solo poche autrici made in USA riescono a fare, ma è una lettura fresca e leggera perfetta per questa calda estate che sta arrivando agli sgoccioli. Lo stile della Paoloni è pulito e diretto, senza forzature ed eccessive dilungazioni in descrizioni che rendono la lettura macchinosa e di lei, in queste due pubblicazioni, ho capito che ama le favole. I suoi protagonisti dovrebbero essere “fuori portata” ma finiscono sempre per cadere ai piedi delle protagoniste come pere cotte in un breve lasso di tempo. Ammetto di non essere una fan sfegatata di questo genere, non sono rimasta particolarmente colpita nemmeno da Amore Reale di Emma Chase che è stato incensato in ogni dove, io sono una fan dei conflitti, delle incomprensioni, dell’odio per nulla celato che si trasforma pian piano in attrazione e poi in amore…citofonare Susan Elizabeth Phillips, insomma c’è un motivo per cui lei per me è il top delle autrici rosa. Nonostante questa premessa, Hai conquistato ogni parte di me è scorrevole, si legge in un soffio e sognare ad occhi aperti ogni tanto fa bene all’anima.

Nicoletta Catullo è una brava giornalista che si trova per le mani la realizzazione di un importante articolo: intervistare il cast di una nuova fiction italiana che promette di essere un grandissimo successo, i Borgia. Tutto si aspetta da questa occasione tranne vedere la propria vita sconvolta dall’oggi al domani per colpa di un piano architettato dall’agente della stella nascente, nonché protagonista della fiction, Luke Grandy. Con l’inganno riesce a farle firmare un accordo per cui Nicol sarà obbligata a fingere di essere la fidanzata di Luke fino alla fine delle riprese. Nicoletta all’inizio rimane sconvolta e fatica ad accettare questo raggiro ma poi vede un’opportunità in tutto ciò ed essendo libera da impegni che male può farle fingersi fidanzata con una bellissima futura star? Di certo non immaginava che potesse esserci così marcio nel mondo del cinema e che, appena finisci sotto le luci dei riflettori, anche se vivendole solo di luce riflessa, tutto ciò che hai fatto prima può essere usato per farti del male. Una girandola di eventi avvicinerà Nicol e Luke molto più di ciò che avevano creduto possibile. Questa vicinanza porterà Luke a rendersi conto che la normalità, la realtà, di Nicol è tutto ciò di cui ha bisogno nella sua vita che da anni è solo pura finzione e Nicol a comprendere che Luke è molto più del bel faccino che mostra al mondo. Lui è un ragazzo che in passato ha sofferto, un gran lavoratore che ama davvero recitare e che vorrebbe poter rallentare e dare più importanza alla propria vita che agli ingaggi e alla sovraesposizione a cui è sottoposto dal suo agente sanguisuga.

La favola dell’attore che si innamora della ragazza acqua e sapone della porta accanto potrebbe trovare il favore di moltissime lettrici, sognare il principe azzurro fa bene al cuore, alla mente e non costa davvero nulla. Certo Luke ha i suoi bei difetti, Alessandra Paoloni fa la scelta precisa di non creare protagonisti perfetti, nessuno di noi lo è nella realtà e così anche nella finzione abbiamo, da un lato Luke che si lascia andare con delle sciacquette per soddisfare i propri appetiti sessuali e dall’altra Nicoletta che non brilla esattamente per simpatia e definirei un po’ rigida. Due protagonisti a cui non è semplice affezionarsi e in cui immedesimarsi non è immediato, loro entrano in punta di piedi e piano piano arrivano a far parte della tua quotidianità.

Consiglio Hai conquistato ogni parte di me a chi vuole leggere una storia leggera, senza grossi patemi d’animo e che ti faccia sentire dentro una favola, in fondo chi di noi non ha una star del cuore che ogni tanto sogna di avere al proprio fianco?

bello

Ciao Alessandra e benvenuta sul nostro blog, comincio con la domanda di rito, qual è stato il momento esatto in cui hai capito che nella vita volevi diventare una scrittrice?

Ciao Sonia e grazie per avermi ospitata qui nel tuo blog. Credo di averlo capito quando frequentavo le scuole medie. Anche alle elementari adoravo scrivere i primi brevi temi ma non avevo ancora chiaro cosa volessi “fare da grande”. Poi con il tempo, e scrivendo storie soprattutto per le amiche di quegli anni, ho capito che non avrei mai più smesso di farlo. Come una dipendenza, ho sempre scritto nel corso degli anni, anche storie che attualmente si trovano nel pc e che devono trovare una giusta collocazione.

Hai incontrato difficoltà durante il tuo cammino o il mondo della scrittura è solo rose e fiori per te?

Di difficoltà ne ho incontrate e molte. Non ne ho mai fatto mistero. Porte sbarrate, numerosi no, recensioni poco carine. Ma ho sempre “tenuto botta” e ho sempre proseguito a testa alta. Non è un mondo tutto rosa e fiori questo, purtroppo. Più vado avanti e più me ne rendo conto. Ma quando una passione come questa ti travolge, allora non esistono ostacoli concreti che possano fermarmi.

Qual è la prima cosa che fai quando inizi ad avere in mente una storia e quanto questa cambia durante la stesura? Ti fai ispirare dai cosiddetti presta volto o lavori solo di fantasia per caratterizzare i tuoi protagonisti?

Quando una storia viene a bussare alla mia mente in genere mi appunto i nomi e le situazioni principali, anche se poi queste cambiano in corso di scrittura. Penso sempre che poi i personaggi si costruiscono da soli e prendono ad agire per conto proprio. In genere lavoro molto di fantasia e poi dopo, magari per far conoscere il libro, cerco dei presta volto che vanno tanto di moda. Creare un cast ideale per una storia può rivelarsi divertente.

Leggendo i tuoi libri pubblicati con Newton Compton non posso fare a meno di chiederti…credi nelle favole? Perché le tue protagoniste non sono mai le classiche bellone piene di pregi ma riescono sempre a conquistare l’uomo dei sogni, il principe azzurro, questa scelta mi ha colpito e vorrei capirne la motivazione.

In realtà, se devo essere sincera, non credo molto nelle favole. Ma mi piacerebbe crederci. Forse è per questo che descrivo delle situazioni del genere. Le mie protagoniste riescono a conquistare l’uomo dei sogni ma lo fanno con caparbietà e intelligenza. E poi è bello regalare alle lettrici qualche ora di spensieratezza e romanticismo.

Ultima domanda, da lettrice a lettrice, scegli un libro e dammi la motivazione:

il libro che più ti ha fatto piangere. Sono indecisa tra “Love Story” e “Io prima di te”. Il primo l’ho letto moltissimi anni fa ma mi ricordo ancora di aver dovuto usare i fazzoletti per soffiarmi il naso più di una volta. Il secondo la scorsa estate e il risultato è stato lo stesso. Bellissimi entrambi.

il libro che più ti ha fatto arrabbiare. “Non mi uccidere” di Chiara Palazzolo. Perché è iniziato benissimo e poi l’ho trovato molto dispersivo. Un peccato perché l’idea era davvero buona. E questo mi ha lasciato con un poco di sgomento alla fine della lettura.

il libro che più ti ha fatto ridere. “Mi piaci da morire” di Federica Bosco. Qualche risatina me la strappò.

il libro che più ti ha fatto riflettere. “Il Manuale del Guerriero della Luce” di Coelho. Lo adoro. E ogni tanto me ne rileggo un passo.

il libro che più ti ha fatto battere il cuore. “It” di King. Perché l’ho letto da ragazzina e mi ricordo ancora oggi che lo trovai meraviglioso. Il cuore mi tremava sia per le scene cupe descritte, sia perché mi ero affezionata alle vicissitudini dei protagonisti, sia da bambini che da adulti. Lo vorrei rileggere.

il libro che avresti voluto scrivere. “Cime tempestose”. È il mio capolavoro preferito.

il libro che ritieni più sopravvalutato. “Twilight”. Non perché non mi sia piaciuto, ma perché, rileggendolo ora, lo troverei appunto sopravvalutato. Ci sono storie di vampiri migliori, naturalmente.

il libro peggiore che hai letto. Proseguendo con la saga di Twilight: “Breaking Dawn” ricordo che fu una delusione per me. Non mi piacquero alcuni aspetti di una saga che poteva concludersi in maniera migliore. Opinione personalissima, ovviamente.

Grazie infinite Alessandra per la tua sincerità, l’ho davvero molto apprezzata.

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