GrishaVerse. Il Regno Corrotto di Leigh Bardugo

GrishaVerse. Il Regno Corrotto di Leigh Bardugo

Jesper non smetteva un attimo di tamburellare le dita sulle cosce.

«Qualcuno ha per caso notato che l’intera città ci cerca, ce l’ha con noi o vuole farci fuori?» «E allora?» disse Kaz.

«Be’, di solito è solo metà della città.» Kaz Brekker e la sua banda di disperati hanno appena portato a termine una missione dalla quale sembrava impossibile tornare sani e salvi. Ne avevano dubitato persino loro, a dirla proprio tutta. Ma rientrati a Ketterdam, non hanno il tempo di annoiarsi nemmeno un istante perché sono costretti a rimettere di nuovo tutto in discussione, e a giocarsi ogni cosa, vita compresa. Questa volta, però, traditi e indeboliti, dovranno prendere parte a una vera e propria guerra per le buie e tortuose strade della città contro un nemico potente, insidioso e dalle tante facce. A Ketterdam, infatti, si sono radunate vecchie e nuove conoscenze di Kaz e dei suoi, pronte a sfidare l’abilità di Manisporche e la lealtà dei compagni. Ma se i sei fuorilegge hanno una certezza è questa: dopo tutte le fughe rocambolesche, gli scampati pericoli, le sofferenze e le inevitabili batoste che hanno dovuto affrontare insieme, troveranno comunque il modo di rimanere in piedi. E forse di vincerla, in qualche modo, questa guerra, grazie alle rivoltelle di Jesper, al cervellone di Kaz, alla verve di Nina, all’abilità di Inej, al genio di Wylan e alla forza di Matthias. Una guerra che per loro significa una possibilità di vendetta e redenzione e che sarà decisiva per il destino del mondo Grisha.

GrishaVerse. Il Regno Corrotto di Leigh Bardugo, secondo volume della serie fantasy portata in Italia da Mondadori.

Ero convinta fosse una dilogia, ma dopo aver letto le ultime pagine non ne sono più certa. Perché il finale apre tantissime possibilità all’autrice di proseguire questa bellissima storia. Questa cosa da un lato mi riempie di gioia perché questa dilogia è stata in assoluto la migliore che abbia mai letto del genere fantasy, dall’altro è assolutamente perfetta così com’è e un seguito mi spaventa un po’.

Ritroviamo i nostri magnifici sei alle prese con una nuova sfida, cercherò di non fare spoiler anche se sarà davvero difficile. Ciò che più mi ha colpito di questa dilogia è la capacità della Bardugo di dare la stessa importanza a tutti i protagonisti. Giostrarsi tra sei personaggi deve essere molto complicato per un autore, ma lei l’ha fatta sembrare una passeggiata.

I capitoli con POV alternati si susseguono a un ritmo forsennato, per Kaz, Inej, Nina, Jasper, Wylen e Matthias non c’è un attimo di respiro, sono sempre in mille faccende affaccendati. Prima devono trovare il modo per salvare uno, poi l’altro, poi se stessi. Tutti, ma proprio tutti, li vogliono morti ed è sempre più difficile non lasciarci le penne, ma il loro gruppo è talmente coeso che nemmeno uno spillo potrebbe mettersi in mezzo.

Tutto si basa sulla fiducia, e loro ne ripongono tantissima uno nell’altro, senza quella tutto si sgretolerebbe come un castello di carte. Inej non dubita nemmeno per un attimo di contare qualcosa per gli altri, certo questo in varie misure, su Nina, Jasper, Wylen e perfino Matthias metterebbe la mano sul fuoco, per quanto riguardo Kaz…lui è Kaz, non mostra mai cosa sente, spesso sembra non provare assolutamente niente, e Inej è convinta di essere solo un investimento per lui, il suo Spettro. Ma sarà davvero così?

Meglio brutte verità che belle bugie. Kaz non le aveva mai offerto la felicità, e lei non si fidava degli uomini che ora promettevano di servirgliela su un vassoio.

Kaz anche in questo volume resta il personaggio più enigmatico, la mente del gruppo, colui sulla cui testa pende la taglia più onerosa, colui che non si tira indietro davanti a nulla perché non ha paura di morire. Vive per la vendetta, non sembra affezionarsi a nessuno, non sembra dare alcuna importanza alle persone che lo circondano, ma ascoltandolo bene, notando i suoi gesti, si può capire che quei cinque da cui ha deciso di essere attorniato sono gli unici che smuovono in lui qualcosa, gli unici per cui vale la pena sporcarsi le mani e rischiare. Troverà il coraggio di mostrare a Inej quanto lei conti per lui? Difficile entrare nella sua testa, difficile decifrarlo, Inej però è tenace, non è pronta a gettare la spugna e lotterà fino alla fine per stargli accanto.

«Ti ha fatto del male?». Lei si strinse le ginocchia tra le braccia. Perché vuoi saperlo? Per essere sicuro che io sia ancora in grado di affrontare dei pericoli? Per aggiungerlo alla lista dei torti per i quali Van Eck dovrà render conto?

Tutti i rapporti si evolveranno e ci faranno sognare a occhi aperti. Eh già perché la Bardugo è bravissima a mischiare l’azione col sentimento. Matthias, che già aveva avuto una notevole evoluzione nel volume precedente, qui darà il meglio di sé e vi sarà impossibile non innamorarvi di lui, del suo buon cuore, della sua voglia di fare sempre la cosa giusta. Matthias è forte non solo fisicamente, ma anche mentalmente, lui lotta con tutto se stesso per sconfiggere le sue paure e per proteggere Nina, la donna che ha capito di amare più della sua vita. Nina e Matthias vi riempiranno il cuore, la loro storia d’amore è pura, le loro incomprensioni definitivamente archiviate, finalmente possono vedere davanti a loro il radioso futuro che li attende mano nella mano…sempre che riescano ad uscire vivi da tutti gli eventi rocamboleschi che li vedranno protagonisti.

«Quante regole hai infranto da quando mi hai incontrata? Quante leggi? E non saranno le ultime. Niente di quello che ci riguarda sarà mai come si deve» disse lei. Inclinò il viso all’insù, verso quello di lui. Era così vicina, ora, che era come se si stessero già toccando. «Non il modo in cui ci siamo conosciuti. Non la vita che abbiamo condotto. E non il modo in cui ci baceremo.»

Ovviamente non mi sono dimenticata di loro: Jasper e Wylen ci regalano una storia che nasce piano piano e che poi corre come un treno. Entrambi alle prese coi rispettivi padri, due padri che non potrebbero essere più diversi di così, da un lato quello di Jasper che lo comprende e lo giustifica, lo aiuta, lo ama come ogni padre dovrebbe fare, dall’altro il padre di Wylen che lo deride e lo sbeffeggia, lo ostacola in ogni modo possibile e lo tratta come se fosse un rifiuto solo perché non corrisponde al suo ideale di ragazzo perfetto. Come si può essere così crudeli? Jasper e Wylen impareranno molto l’uno dell’altro e si sosterranno in ogni momento, mostrando come l’amore non abbia confini.

Vi ho detto tutto e niente al tempo stesso perché la dilogia GrishaVerse è così, potresti parlare di un trilione di cose per descriverla e tutte sarebbero allo stesso modo magnifiche. La Bardugo si conferma una stella nel firmamento fantasy e io leggerò tutto ciò che verrà pubblicato in Italia e porterà il suo nome in copertina. Quindi smeraldi fatevi un favore, sia che amiate il genere sia che non lo abbiate mai preso in considerazione, correte a comprare Sei di Corvi e Il Regno Corrotto perché li A M E R E T E.

«È qui che si sbaglia» disse Kaz. «Io il rancore non lo serbo. Lo cullo. Lo coccolo. Lo nutro con i più pregiati tagli di carne e lo mando alle scuole migliori. Io i miei rancori li allevo, Rollins.»

smeraldo

il regno corrotto

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