Good Luck Girls di Charlotte Nicole Davis
Le chiamano ragazze della Buona Fortuna, ma tutti ad Arketta sanno che quelle ragazze sono tutto tranne che fortunate: vendute ancora bambine a una “casa di benvenuto”, marchiate con un tatuaggio maledetto e intrappolate in una vita che non avrebbero mai scelto.
Quando una di loro uccide accidentalmente un uomo per legittima difesa, fuggono in cinque dalla casa di benvenuto e intraprendono un viaggio pericoloso e impossibile alla ricerca della libertà, della giustizia e della vendetta, in un mondo che ha negato loro ogni diritto.
Inseguite dai poteri più corrotti e malvagi di Arketta, la loro unica speranza è riposta in una storia della buonanotte tramandata da una ragazza della Buona Fortuna all’altra, una storia a cui solo le più giovani e disperate tra loro sono disposte a credere.
Perché possano sopravvivere, non basterà la buona fortuna. Servirà tutta la forza della loro amicizia.
Good Luck Girls di Charlotte Nicole Davis, primo volume di questa serie fantasy in uscita oggi, 16 giugno, grazie a Rizzoli.
Ho apprezzato questo fantasy ma ammetto che avrei voluto di più, non so nemmeno spiegarmi cosa mi sarebbe piaciuto trovare di diverso, ma così com’è non è stato completamente coinvolgente. Con questa premessa starete già passando oltre, ma questo non è il mio intento perché è comunque un libro valido anche se con dei limiti dovuti alle scelte che l’autrice ha dovuto o voluto fare. Ultimamente sto diventando parecchio critica nei confronti di questo genere, me ne rendo conto, ma non posso fare altrimenti, se un libro non mi sbalordisce la mia reazione è tiepida.
Ho apprezzato Aster, sicuramente la protagonista più tosta, quella che non si tira indietro davanti a nulla e farebbe di tutto per salvare sua sorella dalla sorte che è toccata a tutte loro. Mi sono piaciuti diversi aspetti del suo carattere, anche la diffidenza che nutre nei confronti di tutti gli uomini e non solo, perché è comunque in grado di cambiare idea e di chiedere scusa quando commette un errore. Aster sono certa che saprà stupirci ancor di più nel volume successivo e ci regalerà molta azione e tanta introspezione.
Essendo un libro con diversi protagonisti non tutti possono colpire nello stesso modo, ad alcuni ti affezioni, altri non hai problemi a pensare di lascarli indietro. Uno dei personaggi che non vorrei lasciare indietro è Violet, braccio destro di Mamma Fleur, che evolve in maniera importante e da opportunista qual era arriva a mostrarci tutte le sue fragilità e il suo altruismo, la sua voglia di vedere le altre ragazze raggiungere la salvezza senza pensare nemmeno per un secondo di tirarsi indietro quando tutto sembra precipitare.
Tansy e Mallow sono due tipette niente male che sanno trovare sempre un modo per sfangarla, certo non sono ai livelli di Aster e Violet, ma quando c’è da buttarsi nella mischia fanno funzionare il cervello e sono degli ottimi bracci destri. Non le vedrei in una posizione di comando, ma quando servono sono sempre pronte a dare una mano senza tirarsi indietro di fronte al pericolo. Pericoli che non lasciano mai in pace le protagoniste.
E poi c’è Clementine che per me è stata la nota dolente. Il bello è che la narrazione si apre su di lei ed è una sua reazione a scatenare le varie dinamiche portando le ragazze a ideare un piano per fuggire, ma nonostante il gesto iniziale folle e coraggioso, lei non è riuscita a entrare nelle mie grazie. La colpa potrebbe anche essere dell’eccessiva premura di Aster nei suoi riguardi, sempre pronta a soccorrerla come se da sola non fosse in grado di badare a se stessa e avesse bisogno di essere protetta ad ogni costo. Forse sarà la storia d’amore che ho trovato forzata e poco interessante fatto sta che non soffrirei se il suo personaggio (a anche il suo amato) non dovesse più comparire nel secondo capitolo. Crudele.
Visto che l’ho citato vi parlerò anche di lui, Zee, un ranger che incontra le ragazze mentre stanno fuggendo con parecchie persone alle calcagna che vogliono la loro testa (in realtà devono essere catturate vive) e le aiuta ad affrontare l’impervio percorso per raggiungere Lady Ghost.
Ma chi è questa fantomatica Lady Ghost? La leggenda vuole che sia l’unica persona al mondo in grado di cancellare i segni che caratterizzano le ragazze appartenenti alle case di benvenuto della Buona Fortuna, che non sono altro che bordelli in cui delle giovani fanciulle sono obbligate a prostituirsi in cambio di nulla praticamente. Vendute bambine dalle loro famiglie che non riuscivano più a mantenerle, incappate in un luogo in cui vengono drogate per essere mansuete e obbedire agli ordini degli orribili uomini che frequentano quelle case in cui nessuna di loro è fortunata a soggiornare.
La storia ha del potenziale e le scorribande, degne dei migliori film western che le vedono banditi improvvisati, riescono a intrattenere a dovere il lettore, ma manca quel quid in più che mi sarei aspettata e la storia non coinvolge mai completamente. Mi è piaciuta la coesione tra le ragazze, la loro sorellanza, la voglia di costruirsi un futuro migliore mettendo in campo tutte loro stesse, non risparmiandosi mai. Sono quindi curiosa di leggere il seguito e continuerò a seguire l’autrice perché il finale pone le basi per un secondo volume più interessante del primo. Chissà che riesca a stupirmi. Good Luck Girls di Charlotte Nicole Davis è promosso con qualche riserva.