Giugno di Paolo Bontempo e Gianluca Dario Rota

Se hai dodici anni, giugno è il mese più bello dell’anno. Dome, di questo, è profondamente convinto. Una volta levatosi l’impiccio della scuola, può girare libero per Longuelo – un insolito quartiere alla periferia di Bergamo, dove i palazzoni popolari si specchiano nelle piscine delle mega ville dei dintorni – e divertirsi insieme agli amici, un gruppo di teppisti che si ritrova allo skate park a fare casino. Stavolta, Dome e la sua gang hanno in programma di fare casino per davvero e decidono di lanciarsi nel business dei petardi. Il piano è semplice: comprare i botti, rivenderli e fare il cash.
Purtroppo, però, qualcosa va storto e Dome si ritrova costretto a frequentare il CRE, ovvero il centro estivo della parrocchia, popolato solo da noiosi bravi ragazzi. Pian piano, in realtà, si rende conto che quei bravi ragazzi non sono poi tanto male e finisce per farsi incantare dagli occhi verdi di Laura, una ragazzina perbene che non potrebbe essere più diversa da lui.
A quel punto, diviso tra lo skate park e l’oratorio, Dome farà di tutto per tenere separati i due mondi, che alla fine entreranno brutalmente in collisione. E giugno esploderà come il più potente dei petardi.

Da un collettivo di giovanissimi sceneggiatori, un romanzo d’esordio straordinario, folle e commovente, che affronta tematiche universali con leggerezza e ironia, e ha tutto il potenziale per diventare il simbolo di una generazione.

Giugno di Paolo Bontempo e Gianluca Dario Rota, romanzo di narrativa pubblicato da Sperling & Kupfer il 16 giugno.

Ho terminato questo libro da giorni e fatico a riordinare le idee per scriverne una recensione, questo perché mi aspettavo un libro per ragazzi, ma non lo è, o almeno non lo è per i ragazzi che ho conosciuto io in questi anni di insegnamento alle scuole medie. Certo la mia esperienza è ancora troppo limitata per elevarmi a conoscitrice della fascia 11-14 ma in Giugno ho rivisto forse l’1% dei ragazzi con cui ho dovuto rapportarmi. Sicuramente di ragazzi difficili ce ne sono parecchi, certamente a scuola non mostrano tutto ciò che sono nella loro vita al di fuori, ma qui siamo oltre. In Giugno credo manchi proprio un insegnamento, che solitamente nei libri per ragazzi è sempre preponderante. Sono certa che se consigliassi questo libro a quei 4/5 ragazzi difficili con cui ho avuto a che fare lo adorerebbero, ci si rispecchierebbero e probabilmente si comporterebbero peggio di prima, quasi si sentissero giustificati per le loro malefatte. Bontempo e Rota non avevano in mente di insegnare qualcosa al lettore, volevano mostrare una fetta di mondo giovanile e in questo sono riusciti alla grande. Uno spaccato della periferia delle grandi città, ma non solo perché tutto il mondo è paese, in cui il mondo dei giovani subisce una netta divisione: ci sono coloro che si credono dei giusti e coloro che vengono ritenuti degli sfigati da quelli che si credono giusti. La verità solitamente sta nel mezzo ma qui il giudizio di un adulto ribalterebbe completamente le etichette. Perché tutti i genitori vorrebbero come figli gli sfigati e nessuno vorrebbe ritrovarsi ad avere a che fare coi giusti.

Dome è un ragazzino di dodici anni che è finito nella compagnia sbagliata e le compagnie quando si è così piccoli sono tutto, lasciatevelo dire, perché è difficile non farsi trascinare e non compiere azioni disdicevoli per farsi accettare dai più grandi. Dome crede che quelli della sua età non siano fighi perché non ha mai preso nemmeno in considerazione l’idea di frequentarli e quindi non ha mai dato loro la possibilità di farsi conoscere. Dome fuma, passa i suoi pomeriggi a scorrazzare in giro con il suo gruppetto di teppisti infastidendo tutti con i botti che lanciano come se fosse un loro diritto. La madre non sa più come tenerlo a bada, di lui si fida pure troppo a dire la verità, ma crede che abbia bisogno di un freno e così lo iscrive al centro estivo della parrocchia. Dome è disperato e cerca in ogni modo di sottrarsi, ma quando comprende che non avrà possibilità di fuggire da questo ‘inferno’ l’unico suo interesse è: non farlo sapere ai suoi amici! Perché lo estrometterebbero dalla gang e a quel punto la sua estate sarebbe irrimediabilmente rovinata. Il destino però vuole che al CRE ci siano due gemelli con cui lui fa subito amicizia anche se all’inizio nemmeno se ne rende conto. Potrebbero essere la sua salvezza se solo sapesse vedere oltre le apparenze e le differenze, a quell’età dovrebbe essere semplice non dar peso a queste cose, ma non pare così scontato.

Insomma smeraldi abbiamo stabilito che Giugno non è un libro per ragazzi, troppe parolacce, troppo crudo in alcuni frangenti, ma questo non significa che sia un libro da scartare, tutt’altro, questi giovani autori sanno il fatto loro e ne verrebbe fuori un film che sbancherebbe il botteghino, di questo sono certa. Perché le tematiche trattate sono di grande attualità, lo sguardo di Paolo Bontempo e Gianluca Dario Rota è giovane e attento, sanno di cosa stanno scrivendo e sono credibili, cosa che non è mai semplice. Se volete conoscere meglio il mondo dei giovani è giunto il momento di farlo.

4 stelle

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