Furor di M. D. Ferres
Costretta a tenere perennemente a bada i suoi devastanti poteri telepatici, Miriam vive da due anni a New York, cercando di lasciarsi alle spalle le strazianti cicatrici che l’hanno resa una ragazza schiva e solitaria. Dopo essere sopravvissuta all’attacco di una mostruosa creatura sanguinaria, sarà costretta a mettere i propri poteri al servizio dell’Ordine dei Guardiani, entrando a far parte di una squadra speciale di esseri sovrannaturali incaricata di scoprire l’entità delle misteriose creature apparse in città ed eliminarle. Tra i membri del gruppo, Miriam viene inesorabilmente attratta da Hakon, un antico vampiro in grado di mettere a tacere le voci nella sua testa, rivelandosi ben più di una creatura della notte. Entrambi, incapaci di controllare la violenta passione che li travolge, scopriranno di essere protagonisti di un’arcana profezia che si perde nella notte dei tempi.
Furor di M. D. Ferres primo volume paranormal fantasy della serie “La Stirpe del Caos” pubblicato in self il 30 Aprile 2020
Smeraldine belle, penso proprio di aver scoperto un nuovo talento da tenere d’occhio. Il suo modo di scrivere mi ha veramente colpito, prima di tutto per l’ottima padronanza della lingua italiana e poi perché l’autrice è riuscita a mantenere alta la mia attenzione in ogni momento della lettura. Non è cosa semplice riuscire a mettere insieme così tante situazioni e altrettanti personaggi tenendo testa a tutto ma, posso assicurarvi, che per quanto mi riguarda, l’adrenalina non è mai scemata. Ma lasciate che vi parli un po’ dell’atmosfera del libro e di qualcuno dei suoi personaggi chiave, che danno il via alla serie “La stirpe del Caos”.
La storia è ambientata in una New York contemporanea dove da qualche tempo strane ed inafferrabili creature, dall’aspetto più sinistro e pericoloso di sempre, si cibano di tutto. Esseri umani ed esseri sovrannaturali. Eh sì, i sovrannaturali esistono anche se non alla luce del sole e anche se per secoli, l’Ordine dei Guardiani, ha cercato di eliminarne il più possibile. Ora, però, questo nuovo nemico che si aggira per le strade fa paura a tutti e, per cercare di eliminare il problema o quanto meno per cercare di arginarlo, l’Ordine dei Guardiani è disposto ad unire le proprie forze con quelle dei migliori combattenti delle fazioni avversarie per scongiurare qualsiasi pericolo si profili all’orizzonte. Grazie a Greg, un guardiano umano, viene creata una squadra che, nella teoria, dovrebbe riuscire a capire da dove arrivano queste creature e soprattutto cosa vogliono. Un umano, un lupo mannaro, uno stregone, un demone e un vampiro dovrebbero poter fare la differenza e, invece, nessuno di loro per quante ricerche abbiano fatto è riuscito a mettere insieme qualche informazione in più sulla minaccia che incombe su tutto il pianeta. Quando, per puro caso, scoprono che uno di questi “mostri” è stato ridotto in poltiglia da una semplice cameriera decidono di capire come e quali poteri abbia questa giovane donna per aver potuto fare una cosa simile. Miriam vive a New York da quasi due anni. Convive da sempre con un dono che è più una maledizione che altro. Essere una telepate l’ha costretta ad una vita di solitudine immane: avvicinarsi a qualcuno, toccarlo le procura indicibili sofferenze. La sua capacità di sentire ogni pensiero e ogni emozione di quanti le stanno intorno è un tormento che, fino a quel momento, non ha mai trovato pace. Ma le cose cambiano quando conosce Hakon, il vampiro che fa parte di questa misteriosa squadra che dovrebbe salvare il mondo e che non è solo un vampiro. Accanto a lui, Miriam, scopre cosa significa non sentire nulla. Hakon può toccarla senza che lei debba soffrire le pene dell’inferno e questo, se da un lato la calma, dall’altro la terrorizza. Ma anche gli altri sono terrorizzati da lei e da quello che riesce a fare. Oltre alla telepatia in Miriam c’è ben altro e tocca a voi scoprire di cosa si tratta.
Vi assicuro che non vivrete un solo momento di noia durante la lettura. Questi sei personaggi, così diversi tra loro e dai caratteri e le capacità così peculiari, sapranno stuzzicare la vostra voglia di scoprire cosa si nasconde dietro i mostri che infestano New York, ma anche quello che si nasconde dietro lo sguardo millenario di Hakon che, per la prima volta dopo decine di secoli, si sente estremamente coinvolto dalla tenacia e dalla forza di Miriam.
I protagonisti indiscussi di questo primo libro della serie sono proprio loro. Hakon e Miriam di cui scopriremo le mille sfaccettature del loro passato e che ci daranno modi di entrare in punta di piedi nelle loro vite per scoprire quello che provano l’uno nei confronti dell’altro. Ci ritroveremo alla presenza di un sentimento che va al di là di tutto, perché insieme, loro due, rappresentano qualcosa che non si è mai visto. La loro sarà una storia piena di passione, di sangue, di dolore e di sacrificio. La profondità di quello che accadrà tra di loro è descritta così bene che sono riuscita ad identificarmi nei personaggi pur essendo un libro scritto in terza persona, unica pecca che ho riscontrato nella lettura, ma solo perché a me piace l’uso della prima e la possibilità di entrare in contatto con la mente dei personaggi. Per fortuna, come vi dicevo prima, la scrittura dell’autrice ha sopperito anche a questo mio vezzo, creando due personaggi pronti a tutto per salvare le persone che amano. Mi è piaciuta molto Miriam, lei è una giovane forte, una che non si abbatte, che non si arrende e che con ironia e spavalderia tiene testa a personaggi che non sono di certo degli sprovveduti. E Hakon? Beh, lui racchiude in se un potere grande ma anche la stessa solitudine che Miriam vive da quando è nata. Insieme saranno l’uno la forza e il tutto dell’altra.
Ottima anche la caratterizzazione degli altri personaggi che con i loro poteri e il loro modo di far squadra insieme, ha stuzzicato non poco la mia curiosità e la mia fantasia. Spero solo che l’autrice abbia presto la voglia di mettersi a scrivere il libro successivo perché ho voglia di rivedere tutti i coprotagonisti nuovamente all’opera. Sono quasi sicura che il successivo ci parlerà del bel lupo mannaro, ma non voglio dire altro per non rovinarvi la lettura.
Il mio consiglio? Leggetelo perché il mondo creato dall’autrice è davvero emozionante. Perché non c’è nulla di banale nella storia, perché questi due personaggi conquisteranno sicuramente un posto nel vostro cuore e perché avrete voglia, una volta chiuso il libro, di saperne di più. Ed è questa la funzione di un buon libro.