Frittelle al miele e altre dolcezze di Pitti Duchamp
Trama Londra. 1818. Ben educata, composta, ricca, di nobili natali e bellissima. E che stia al posto suo. Questo cerca in una donna l’integerrimo Magnus Ashley duca di Camden quando emerge dai suoi doveri politici e lavorativi per partecipare alla Stagione mondana londinese e cercare moglie. L’accusa di tradimento mossa a uno dei membri più onesti del ton, lord Starrington, lo distoglie però dal suo intento costringendolo ad avvicinarsi a Lisette, la figlia del traditore. Apparentemente bruttina, cicciottella, povera, sempre provvista di dolciumi e di un sorriso disarmante, Lisette non accetta slealtà. Da nessuno. Neanche da suo padre, neanche da un duca… eppure un vassoio di frittelle al miele può risolvere molte cose.
Frittelle al miele e altre dolcezze di Pitti Duchamp. Edito il 08.05.2019 da Dri Editore. Genere: regency. 195 pagine.
Ogni tanto mi piace concedermi un paio d’ore di tempo per una lettura leggera, scorrevole, divertente, romantica e ambientati in altri tempi e, in questo caso, la Dri Editore è una garanzia. Questa volta mi sono affidata alla penna di Pitti Duchamp che di storici se n’è intende. Avevo già avuto modo di fare la conoscenza di questa autrice e non ho avuto dubbi su quella che sarebbe stata la piacevolezza della sua scrittura. Ma quello che mi ha piacevolmente stupita è stata la caratterizzazione della protagonista. Lisette è una ragazzetta un po’ tracagnotta, con una passione smodata per i dolci, con le mani sempre immerse in qualche tipo di dolciume. Insomma, Lisette mi è stata simpatica dal primo momento che ho letto di lei. Una donna un po’ rotondetta, con un sorriso che usa come scudo contro gli sguardi di chi la guarda con disprezzo, Lisette non ha niente in comune con tutte quelle donne alte, bionde ed eteree di cui la letteratura e Il mondo è pieno. Davvero esilarante è il suo incontro con quello che sarà il futuro amore della sua vita, non si tratta di uno spoiler, la cosa è evidente sin dalle prime pagine Vostra Signoria Magnus, un uomo che è una specie di armadio a due ante, burbero e abituato al comando che, quando si ritrova quella sgraziata donna rotondetta davanti, al risveglio da un sonnellino rubato, non può non restarne contrariato e infastidito. Lui che ha ben altri canoni femminili, davanti a quella donna-frittella non può che restare indifferente. Ma l’indifferenza non durerà a lungo, il tempo di conoscere lei e i suoi biscotti e le cose cambieranno molto rapidamente.
Eppure non smise di sorridere, perché il sorriso è un’arma da un lato ma un seme dall’altro. Chi semina sorrisi ne raccoglierà quattro volte tanto, così le diceva suo padre.
Molto divertente leggere i ragionamenti da uomo orgoglioso e potente di Magnus, che fa di tutto per sfuggire alle chiacchiere della gente, in modo che il proprio rispetto non possa mai essere in alcun modo messo in discussione, arrivando a mettere a tacere perfino i propri sentimenti, per poi trovarsi imbrogliato dalla gente di alto rango, quella dall’aspetto più piacevole che si possa immaginare. Un insegnamento per tutti, insomma, in una società dove le apparenze sono la prima cosa.
Un romanzo piacevole e divertente che a un certo punto ti mette una voglia matta di mangiare una buona frittella!!! E chi sarebbe così matto da non voler sposare una come Lisette? Un romanzo che può essere usato nella battaglia contro l’imperversare della taglia 40, ne consiglio la lettura a chi cerca una via di fuga piacevole e frivola. La storia d’amore non è scontata e presenta dei risvolti imprevisti che meritano di essere letti. E sì, la lettura deve assolutamente essere fatta davanti a una buona tazza di tè, accompagnata da dei dolci e succulenti biscotti, e se avete la fortuna di poter avere delle frittelle al miele allora sarebbe perfetto!
Erano la fiducia e la stima a poter essere cancellate con un colpo di spugna ma l’amore, quello che viene dal cuore e non vuole parlare con la testa, quello sopravvive alle peggiori torture, si rianima con l’ombra di un ricordo e sconfigge perfino gli assalti del tempo.