Falling Down di Eli Easton

Josh si ritrova senza casa a diciotto anni, ma ha un piano. Per amore della madre, andrà verso nord in autobus fino in New England e trascorrerà lì il mese di ottobre. Lei aveva sempre desiderato andare, un giorno, per vedere le foglie autunnali. E quando le foglie saranno cadute e arriverà il rigido inverno, Josh troverà un posto dove raggomitolarsi e lasciarsi andare. Sarà un sollievo smettere finalmente di lottare.

Mark ha trascorso la sua vita cercando di essere all’altezza della spavalderia dei fratelli maggiori, finché non si è spinto così tanto oltre ed è crollato. Ora, ex-marine, ha affittato una piccola baita nelle White Mountains del New Hampshire dove può leccarsi le ferite e capire cosa fare del resto della propria vita. Una cosa è chiara: Mark non è l’eroe di nessuno.

Il destino interviene quando Josh si accampa sotto un ponte vicino alla baita di Mark. Mark riconosce lo sguardo spento del giovane straniero e si sente in dovere di fare qualcosa. Quando offre a Josh un lavoro, non immagina che sarà lui a cedere.

La neve sta per arrivare. Riuscirà Mark a convincere Josh che potrebbero avere una vita insieme prima che inizi la bufera?

Recensione a cura di Dalia – Falling Down di Eli Easton new adult a tematica male to male stand alone pubblicato il 27 marzo 2023 dalla Triskell Edizioni.

 Ogni volta che apro un libro di questa autrice so che dovrò fare i conti con una storia che lascerà dentro di me qualche cicatrice, so che mi farà pensare e che mi spezzerà il cuore. Non tratta mai argomenti semplici lei ma ha la straordinaria capacità di  usare un linguaggio semplice e lineare per dipingere delle storie talmente reali da sentirle sulla propria pelle. E nemmeno questa volta è venuta meno alle mie aspettative presentandomi due personaggi davvero unici e tanto tormentati.

Josh è solo al mondo, una volta aveva una mamma che lo amava oltre ogni misura, erano solo loro due contro il mondo. Poi, in un solo istante è volata via e lui non ha più avuto un punto fermo, una luce a cui ritornare quando qualcuno gli faceva del male. Da tre mesi, da quando ha deciso di lasciare la casa del patrigno con cui non andava d’accordo è un senzatetto che, giorno dopo giorno, perde sempre più vitalità. La sua mente si perde spesso nei meandri dei suoi pensieri, nulla lo stimola, nulla lo fa sentire vivo. Una nuvola nera sembra circondarlo da tutti i lati e voci nella sua testa, sempre più insistenti, sembrano spingerlo verso un baratro sempre più profondo. Spinto da queste voci è deciso a lasciarsi andare per sempre ma, prima di farlo, decide di esaudire quello che era uno dei desideri più grandi di sua mamma, vedere lo spettacolo del foliage nel New England. Giunto sul posto trova un posticino davvero magico in cui fermarsi fino alla prima neve, è un tratto di terra sotto un ponte di legno circondato da tutto quello che la sua mamma amava, la natura, gli alberi, una baita e un piccolo ruscello. Lì però, trova anche qualcuno che forse potrebbe far ritornare la luce nel suo cuore.

Mark è un giovane uomo reduce dall’Afghanistan dove è fuggito quattro anni prima per dimostrare a se stesso e alla sua famiglia, composta dai classici maschi tutti d’un pezzo, di essere come loro. Il giovane ha subito per anni le prese in giro dei fratelli sentendosi sempre inferiore e in qualche modo sbagliato e questo lo ha reso una persona molto insicura e timorosa di quello che vuole dalla vita. Era andato in guerra per sentirsi migliore, più uomo ma è stato lì che ha dovuto accettare di essere gay anche se ancora non ha trovato il coraggio di fare coming out con la sua famiglia. Gli orrori della guerra poi non lo hanno aiutato per nulla, non sono poche le notti in cui si sveglia scosso da incubi brutali che lo costringono a ricordare tutti gli amici persi in quegli anni, i loro occhi spenti quando avevano compreso che non c’era più nulla da fare. Lui quegli sguardi non li ha più dimenticati e quando li rivede negli occhi di un ragazzo che cammina lungo una strada che sta percorrendo non può fare a meno di sentirsene colpito. Quando rincontra quello stesso ragazzo nei pressi di casa sua, solo e infreddolito mentre dorme all’addiaccio, in lui si smuove un senso di protezione che non aveva mai sperimentato in precedenza.

Ed è da qui che parte la loro storia, fatta di grandi insidie emotive, della paura di accettarsi e farsi accettare, del timore di quella di avere dei sogni perché così quando non si realizzano non possono farci male. Josh è così, ha avuto così poco dalla vita che ha deciso che è meglio non volere nulla, che è meglio lasciarsi andare e accettare che non potrà mai essere nessuno. Mark, che ha compreso almeno in parte, quanto quel ragazzo sia distrutto nell’anima cerca in ogni modo di aiutarlo, prima dandogli un tetto sulla testa, poi un lavoro e, infine, non può fare a meno di innamorarsene. Ma anche lui ha le sue paure, i suoi dubbi. Insieme a loro ho fatto un viaggio doloroso ma anche catartico, anche se è stato difficile vedere quanto dolore prova Josh senza sentire il bisogno fisico di volerlo stringere fra le braccia e consolarlo per tutto quello che non ha mai avuto e poi incoraggiarlo a credere in se stesso, nella sua arte, nella sua bontà di cuore. Mark, dal canto suo è di una dolcezza incredibile, è sempre lì a tendergli una mano ma è anche molto insicuro e questo potrebbe essere qualcosa che potrebbe rovinare il sentimento sbocciato tra loro. Durante la lettura ho versato più di qualche lacrima per la vita vissuta da entrambi ma più andavo avanti con la lettura e più il velo di malinconia che avvolgeva la storia all’inizio si sfilacciava per permettere al sole di illuminare le vite di entrambi. Non vi nego di essermi sentita proprio male nei confronti di Josh soprattutto quando il suo desiderio più grande è quello di avere un posticino tutto suo che lo faccia sentire al sicuro ed è felice di poter dormire anche sotto un ponte di legno.

Insomma, Eli Easton non mi ha deluso nemmeno questa volta, regalandomi una storia che prima mi ha fatto il cuore a pezzettini e poi me lo ha ricucito. L’unico appunto che mi sento di fare è un finale un po’ affrettato ma solo perché avrei voluto tanto restare ancora insieme a loro due. Ma va bene anche così, si sono ritagliati un posticino nel mio cuore e potrò sempre rileggere la loro storia quando avrò voglia di averli vicini. Mi sono piaciuti molto anche i personaggi secondari e l’ambientazione del romanzo che hanno dato alla storia quel tocco in più. Quindi, che aspettate?

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