Ebonwilde di Crystal Smith
«E tu mi hai svegliata in mezzo a tutto questo? Perché? Perché non lasciarmi nell’oblio?» Quando Aurelia si risveglia dal suo sonno, si ritrova davanti il volto di un soccorritore inaspettato, in un corpo che non comprende e in un mondo che non riconosce più.
Desiderosa di sapere cosa è accaduto a Conrad, Zan e Kellan dopo i fatti avvenuti a Greythorne, Aurelia segue le tracce che i tre hanno lasciato nella foresta. All’improvviso, però, si ritrova intrappolata in una fitta trama di magie, intrighi, passione e tradimento che ha radici nei secoli passati e che in lei vede l’ultimo tassello di un piano apocalittico che è in procinto di compiersi di lì a pochi giorni.
Tutto ciò che Aurelia vuole è riprendere in mano la propria vita e ricongiungersi con coloro che ha amato e perso; ma con l’incombere della fine del mondo, per poter riuscire nell’intento è costretta a riportare in superficie le ombre di un lontano passato.
Con il destino dell’umanità sulle proprie spalle, Aurelia dovrà perciò avventurarsi nel cuore di Ebonwilde e prepararsi ad affrontare le parti più oscure della foresta… e di se stessa.
Ebonwilde è l’emozionante conclusione dell’epica serie “Bloodleaf”, che Laura Sebastian ha definito “incantevole, viscerale e piena di colpi di scena: una meraviglia fantasmagorica”.
Ebonwilde di Crystal Smith, terzo volume della serie fantasy Bloodleaf in uscita oggi, 5 luglio, con Mondadori.
Non mi ricordavo quasi nulla del libro precedente, un anno e mezzo di attesa e il mio cervello aveva resettato tutto, non so come sia possibile. Ho faticato non poco a capirci qualcosa, ma quando le cose hanno cominciato a ingranare devo ammettere che ho apprezzato questo fantasy con sfumature romance come se fosse un autoconclusivo.
Ogni cosa va al suo posto, ogni personaggio trova pace in maniera definitiva, chi sacrificandosi, chi ritrovando l’amore della sua vita, chi intraprendendo un nuovo cammino e posso ritenermi molto soddisfatta della conclusione anche se non ricordo come ci siamo arrivati a questi eventi.
All’inizio ho faticato a entrare nel vivo della narrazione perché l’autrice ha deciso di presentarci diversi punti di vista e per una che aveva completamente cancellato gli eventi precedenti capirete bene che non è stato semplice collegare le cose. Mi sono trovata spiazzata a dover gestire molte situazioni di cui non comprendevo l’origine, poi però con il ritorno della protagonista e della sua voce narrante mi sono sentita confortata e ho apprezzato la scelta di mostrarci tanti cammini che poi si unificano per sconfiggere chi voleva mettere il mondo in ginocchio.
Non ci sarà il lieto fine per tutti, purtroppo, come in ogni buon fantasy devono esserci delle perdite, alcune faranno più male di altre, ma ci saranno anche dei ritorni inattesi e dei risvolti inaspettati. I colpi di scena non mancheranno e dovrete prestare molta attenzione per capire dove si giocano alcune partite perché abbiamo due piani temporali che potrebbero mettere in crisi.
I nostri eroi devono scontrarsi con un gruppo di fanatici che crede che la discesa sulla terra dell’Empyrea sia vicina e fanno di tutto per realizzare la sua profezia, anche diffondere un morbo che uccide le persone. «Vi avverto, miei cari amici: gli orologi saranno il primo di molti segni e di molte sofferenze che verranno. L’Empyrea ha guardato questo mondo caduto e l’ha giudicato non all’altezza. Vede le vostre tribolazioni e ne soffre. Questo mondo, questo triste, squallido mondo spezzato l’ha delusa. Ha deluso voi!» Non sono certa fosse necessario inserire questi pazzi all’interno della narrazione, ma credo che questa scelta abbia reso tutto molto credibile perché avvicina la storia alla realtà di cui si sono macchiati i popoli nei secoli passati. Non è inverosimile che ci siano dei predicatori che cercano di tenere sotto controllo un intero popolo affidandosi alla paura ed è esattamente questo che fa il Circolo di Mezzanotte.
Ci sono cose che non ho compreso fino in fondo, ma che non mi hanno infastidito per questo e ho apprezzato i capitoli finali in cui tutti i personaggi finalmente si ritrovano e vengono svelati segreti fino ad allora taciuti e avviene la scelta di cuore, quella che mostra quando Aurelia sia la degna protagonista della trilogia. Aurelia, Zan, Kellan crescono e maturano, e vi consiglio, adesso che la serie è completa, di leggerli tutti uno dopo l’altro per poter apprezzare fino in fondo la loro evoluzione e lasciarvi travolgere da una trilogia che sono certa apprezzeranno tutti gli amanti del genere fantasy romance in chiave young adult.