E’ stato solo un gioco di Kylie Scott
Trama Mal Ericson, batterista di un famoso gruppo rock emergente, ha bisogno di ripulire la sua immagine in fretta e farsi vedere con una brava ragazza potrebbe servire allo scopo. Sia chiaro: Mal non ha alcuna intenzione di rendere questo cambiamento permanente. Che cosa succede, però, se la ragazza che incontra è proprio quella giusta?
Anne Rollins non avrebbe mai pensato di incontrare il dio del rock i cui poster ricoprivano le pareti della sua camera da letto quando era una ragazzina. Almeno non in circostanze del genere. E poi Anne ha bisogno di soldi. Molti soldi. Ma giocare a far finta di essere la fidanzata di un batterista dalla vita sregolata, che passa da una festa all’altra, potrebbe non portarle nulla di buono.
Recensione Oggi vi parlo del secondo libro della Lick Series, E’ stato solo un gioco di Kylie Scott, cominciando col dirvi che mi è piaciuto di più del primo romanzo Tutto in una sola notte in cui non ero rimasta particolarmente colpita né dai protagonisti, Ev e David, né dalle dinamiche di coppia. Troppo miele mi fa solo cariare i denti, invece di addolcirmi…mi irrita terribilmente!
Purtroppo anche in questo libro la coppia Ev+David riesce ad infastidirmi, ma questo è un mio problema che cercherò di superare.
Per fortuna i protagonisti di questa storia sono di tutt’altra pasta, Malcolm Ericson, vera star del libro, batterista degli Stage Dive e sogno adolescenziale della protagonista femminile ed Anne Rollins commessa in una libreria innamorata, non tanto segretamente, del suo capo e migliore amico Reece.
Il primo capitolo parte con Anne che, rientrando a casa dal lavoro, ha una brutta sorpresa: scopre di essere stata piantata in asso dalla sua coinquilina, a cui aveva anche prestato dei soldi! I suoi due vicini di casa Lauren e Nate (fratello di Ev) per tirarla su di morale la invitano ad andare con loro ad una festa degli Stage Dive.
Proprio sul terrazzo dell’appartamento di Ev e David fa la conoscenza di Mal che, dopo aver sentito tutta la sua telefonata con Reece, capisce che Anne ha bisogno di aiuto per imparare a farsi rispettare dagli altri.
“Anne. I limiti. Sono. Tuoi. Amici.”
Inutile dirvi che Anne non la prende troppo bene e dopo avergli urlato contro e averlo mandato al diavolo cerca di divincolarsi da lui e tronarsene alla festa (dove tutti li stanno guardando in modo decisamente incuriosito…non è riuscita a mantenere il profilo basso che si era prefissata appena uscita di casa), ma Mal se ne esce con: “E’ stato strabiliante, cazzo. Sono così orgoglioso di te, adesso”.
Mal la punzecchia ancora durante la serata per “gli occhi da pazza!” che riserva solo a lui e chiamandola Zucca per il suo colore di capelli.
Anne si rende conto che tra di loro sembra esserci una connessione che non riesce a comprendere, anche perché la maggior parte delle frasi che escono dalla bocca di lui rasentano la follia e per tutto il libro ti ritrovi confusa come la protagonista a domandarti se sia serio o stia scherzando.
Fatto sta che il giorno seguente, di ritorno dalla libreria, si ritrova con Mal a torso nudo in casa sua, dopo aver finito il trasloco non concordato, che le propone di fingersi la sua fidanzata senza specificare ad Anne i motivi per cui gli serva una finta fidanzata.
“Ma perché vuoi vivere con me?”
“Perché mi piaci”
“Ma neanche mi conosci”
“Sei un’amica di Ev e Lauren. Abbiamo parlato. Ti ho fatto il solletico. Ci siamo rotolati a terra insieme. E’ stata un’esperienza che ci ha legato.”
La convivenza sarà scoppiettante e il loro legame crescerà molto velocemente.
Ho trovato esilarante la scena in cui, saltandoci sopra, sfondano il letto di Anne per non sfigurare nei confronti di Lauren e Nate (le pareti divisorie degli appartamenti sono praticamente di carta velina) e ho adorato quando Mal si ritrova ad essere geloso di Reece in diversi episodi del libro, che fanno ben intuire il crescendo dei suoi sentimenti per Anne.
I momenti d’incomprensione non mancano, per Mal all’inizio non è facile capire il limite che non può superare quando incontra qualche “vecchia conoscente” e Anne si ritrova a soffrire quando, pur non volendolo, inizia a provare qualcosa per lui oltre all’attrazione fisica.
La prima scena sexy avviene nella vasca da bagno, quando sono entrambi infuriati perché pensano di essere stati lasciati dall’altro e con i genitori di Mal nell’altra stanza ad asciugare il casino che il figlio ha creato…allagamento in vista in tutti i sensi!
La seconda è da infarto in una limousine…e non aggiungo altro per non rovinarvi il divertimento.
“Zucca, sono sempre serio quando si tratta di te. Anche quando cazzeggio, sono sempre serissimo. Tutto quello che ti serve, io lo devo fare. E’ stato sempre così dalla prima volta che ci siamo incontrati. Ci hai fatto caso? E’ il nostro fottuto destino o qualcosa del genere. Non posso farne a meno. E’ commovente, davvero.”
Mal è un protagonista sopra le righe, non è il classico principe azzurro, è un bambinone, simpatico, casinista, con la battuta sempre pronta e un ego smisurato che ogni tanto sfocia nella presunzione, ma nasconde dentro di sé un tormento che faticherà a rivelare perfino ad Anne.
Anne è una ragazza che ha avuto una vita difficile e a sedici anni si è trovata a doversi rimboccare le maniche e a crescere la sorella minore Lizzy (che ritroveremo sicuramente ancora nei prossimi capitoli), una ragazza che è dovuta diventare donna alla svelta ed è sempre pronta ad aiutare i suoi amici.
E’ stato solo un gioco è un libro sicuramente da leggere, divertente, dolce, commovente e sexy.
Spero che gli altri due libri della serie con protagonisti Jonny e Ben mantengano questo livello.
Una risposta
[…] avete ancora fatto correte a recuperare l’intera serie perché, sia Tutto in una sola notte che E’ stato solo un gioco meritano tutta la vostra […]