È iniziato tutto con te di Aurora Rose Reynolds

Harmony Mayson non è il tipo di ragazza che corre rischi inutili, ma dopo aver incontrato Harlen MacCabe, inizia a chiedersi se non si stia perdendo qualcosa…
Più tempo trascorre con il motociclista e più si rende conto di desiderare una vita completamente diversa. Harlen vive alla giornata. Dopo aver perso entrambi i genitori in giovane età a causa di una rapina andata a male, sa bene quanto è preziosa la vita ed è determinato a non sprecare nemmeno un istante. Quando incontra la bellissima Harmony e scopre che si sta trasferendo in città, è deciso a insegnarle a cogliere l’attimo e a convincerla a stare con lui. Quello che Harmony e Harlen non sanno è che il destino ha dei piani per loro. E c’è qualcuno che ha un profondo desiderio di vendetta…

È iniziato tutto con te di Aurora Rose Reynolds,  6° Volume della Until Her Series, pubblicato il 17 Gennaio 2020, dalla Newton Compton

Ed eccomi qui a parlarvi dell’ennesima coppia uscita dalla penna di Aurora Rose Reynolds. Una coppia formata dalla prevedibile e quasi noiosa Harmony e dal taciturno e ombroso Harlen.

I due si erano conosciuti nel libro precedente quando Harmony lo aveva soccorso portandolo in ospedale. La ragazza è molto attratta dal bel biker ma non essendo una che rischia è assolutamente  incapace  sia di fare il primo passo, sia di accettare un invito da parte del giovane. Fortunatamente quest’ultimo capisce le sue paure e, poco alla volta e con modi amichevoli, riesce ad instaurare con lei un certo rapporto. Passano le giornate insieme alla ricerca di nuovi mobili per la casa di Harmony, serate a giocare al biliardo, altre in cui cenano insieme. Insomma, nel giro di qualche mese diventano i migliori amici di sempre. Ma Harmony prova qualcosa, in lei c’è un fuoco sempre pronto ad accendersi e ad infiammarla e non capisce se Harlen nutra i suoi stessi sentimenti. Un bacio cambia tutto, o meglio, Harmony crede che abbia cambiato tutto e, invece, quel bacio darà inizio alla loro relazione.

Sì, lo so, questa volta sono stata molto stringata nel raccontarvi il libro ma, a mia discolpa, vi dirò che purtroppo questa è una lettura che non mi ha convita per niente. Siamo arrivate al sesto volume di questa serie, e se dipendesse da me, direi che possono anche bastare. A mio parere quando si tira troppo la corda, si rischia di spezzarla ed è un peccato perché questa autrice è capace di fare molto di più. I suoi primi libri mi avevano entusiasmato parecchio e mi ero facilmente innamorata dei vari protagonisti, sia maschili che femminili. In quelle storie, infatti, i personaggi principali avevano tutti un certo spessore. Qui ho trovato “piattume”ovunque. Già nel libro precedente a quest’ultimo, avevo notato che qualcosa non mi entusiasmava più come prima ma ho voluto comunque dare una possibilità a questa storia, proprio in onore del fatto che i suoi primi libri avevano quel qualcosa in più che stuzzicava la mente del lettore e lo invogliava a conoscere fatti e situazioni che avrebbero coinvolto i vari personaggi incontrati durante la lettura. Ecco, per dirla in parole povere, in questa storia non ho trovato nulla di entusiasmante. Sempre la stessa solfa. Il motociclista barbuto (autrici ricordatevi che anche i rasoi hanno un loro fascino) e maschio alfa che comanda a bacchetta e pratica ginnastica da camera un minuto sì e l’altro pure. E poi, avete voglia di indovinate che mestiere fa? No? Bene, perché tanto ve lo dico io. Fa il meccanico! E va bene che in questo tipo di libri è quasi normale che i protagonisti facciano lavori da duri, però ogni tanto metterci un bel muratore o anche un idraulico potrebbe quanto meno movimentare un pochino le cose. Anche l’immaginazione del lettore potrebbe prendere altri sentieri. E invece no. Ho trovato eccessive anche le tante descrizioni di lampade, mobili, case e suppellettili varie, come se l’autrice avesse dovuto allungare il brodo e quello fosse stato il modo migliore per farlo. E, in effetti, lo considero anche normale visto che i due protagonisti sono così prevedibili da non avere nulla da dire. Sono state troppe anche le scene d’amore, tanto da avermi dato l’impressione di trovarmi di fronte ad un altro omino caricato con le pile della Duracel. Ah, dimenticavo, c’è un pochino di suspense che forse avrebbe potuto migliorare la situazione, ma ha la durata di battito di ciglia e quindi l’ennesima occasione persa.

Probabilmente, il libro non era nelle mie corde, quindi mi piacerebbe tanto avere il vostro parere.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.