E così, forse, sarai felice di Alessia Esse

Come si raggiunge la felicità?
Quanto bisogna soffrire, prima di essere felici?
E l’amore è sempre portatore di gioia, o a volte è solo causa di fallimento e dolore?Dopo un anno passato ad evitare accuratamente la sua famiglia, Rebecca torna a casa. Il suo piano è semplice: occuparsi del padre malato, fuggire la freddezza di sua madre, respingere le critiche di sua sorella e di suo fratello.
A trentacinque anni, Rebecca non cerca la felicità. Non crede di meritarla, soprattutto quella amorosa. Troppi rischi da correre, troppe ferite subite. Il migliore amico di Rebecca è Tinder: il sesso occasionale è tutto ciò che il suo cuore può sopportare.
Ma una sera, quando Tinder fallisce, appare Augusto.
Passionale e brillante, Augusto vive una vita molto diversa da quella di Rebecca. E alla donna basta un suo sorriso per dubitare del muro dietro il quale ha nascosto il cuore. Tuttavia, il loro incontro è destinato a passare in secondo piano quando accade l’imprevedibile.
In poche ore, la vita di Rebecca viene stravolta da eventi e sorprese che la obbligano a fare i conti con più di settant’anni di segreti che riguardano suo padre, la sua famiglia, e un gruppo di innocenti.Ricco di colpi di scena e di storie che si intrecciano con la Storia, E così, forse, sarai felice, è un racconto di verità, coraggio, giustizia e amore.

E così, forse, sarai felice

Recensione di Veronica – E così, forse, sarai felice di Alessia Esse, pubblicato self publishing a maggio.

Eccoci qua, ho terminato la lettura dell’ultimo romanzo di Alessia da parecchi giorni ma non sono stata in grado di scrivere nulla. Mi sono detta che forse era per i numerosi impegni di questo periodo che non mi permettono di concentrarmi, ma oggi, nella tranquillità del mio ufficio, in un momento di pausa dal lavoro, mi trovo davanti al pc e non sono convinta di riuscire a trasmettervi quello che penso davvero di questo romanzo.
Sinceramente non so come faccia Alessia a trasformare fogli e parole in qualcosa che per me ha sempre successo. Ho letto quasi tutti i romanzi di questa autrice e non sono mai rimasta delusa e quest’ultimo, come avrete capito, non fa eccezione. Cercherò di svelarvi il meno possibile su questa trama perché è giusto che ve la godiate come ho fatto io, perché è talmente ricca e interessante che merita di essere svelata poco alla volta.

“E la felicità è un lusso per pochi, no?”
Lui resta in silenzio per qualche istante, poi dice: “La felicità è nel coraggio.”
E’ vero, in questo romanzo l’amore è il tema centrale, ma non si parla dell’amore come per tutti i romance dentro le cui pagine amiamo perderci e sognare, in questo romanzo c’è molto di più. C’è l’amore per la famiglia, per il proprio padre, le proprie origini, la città natale, la propria storia e anche per sé stessi.
Protagonista di questa storia è Rebecca Russo, nota scrittrice 35enne, svedese di adozione, che torna nel suo paesino natale, Pontenero, per assistere insieme a sua madre e ai suoi fratelli, il padre, a cui è molto legata, colpito dall’Alzheimer. Rebecca parte, ma porta con sé un bagaglio pieno di delusioni affettive: oltre ad una relazione finita male, sta facendo ritorno in un luogo dal quale era scappata , da un infanzia vissuta accanto a dei fratelli molto più grandi di lei con i quali non riusciva ad entrare in empatia e ad una madre che non l’hai mai fatta sentire amata come avrebbe voluto. L’uomo che l’ha sempre fatta sentire nel posto giusto,il suo eroe per eccellenza è sempre stato suo padre, ma ora la malattia lo sta portando lontano da lei, sta divorando i suoi ricordi, quelli che hanno costruito insieme, e lo sta rendendo aggressivo e confuso.

In uno dei loro ultimi momenti insieme, Michele chiede una cosa importante alla figlia Rebecca : “Racconterai la storia? “per poi spegnersi definitivamente.
Rebecca frustrata e sofferente, cerca una valvola di sfogo nel sesso, si collega a tinder, ormai come d’abitudine, e organizza un appuntamento al quale però il diretto interessato non si presenta. Nel parcheggio del locale dove i due avevano appuntamento però c’è Augusto, uno studente di architettura di 24 anni, bello e disponibile.
Una piccola voce dentro di me mi dice che potrei approfittarne per passare del tempo con lui. È una voce insicura, a tratti disperata. È la voce della Rebecca che è quasi fuggita dalla villa, della Rebecca che ha bisogno di prendersi una pausa dalla realtà, e Augusto, con la sua barba e i suoi tatuaggi, potrebbe essere la persona giusta con cui allontanarsi dalla realtà.

Ma quale storia deve raccontare Rebecca? Cosa intendeva dire suo padre?
Ed è a questo punto che la trama inzia a tingersi di ogni sfumatura. Suo padre ha lasciato a Rebecca in eredità un grande segreto di cui lei era l’unica a non esserne a conoscenza, non solo … quello che suo padre le chiede è un tuffo nel passato, un passato lontano che vede protagonisti il nonno Valentino, il padre, e scoprirete, in qualche modo, anche Rebecca
Fino a ieri ho pensato che l’assenza di mio padre avrebbe riguardato solo la mia vita futura, che avrei sentito la sua mancanza nei momenti che devono ancora arrivare, negli attimi da costruire, da vivere. Ora mi rendo conto che la sua assenza ha a che fare anche col passato.

C’è un filo sottile che unisce Rebecca a suo padre e suo nonno, e nulla è come sembra, non si tratta del semplice “è la storia che si ripete” , ma è il filo che li unisce entrambi nella ricerca della propria felicità. Quanto costa essere felici? Qual è il prezzo da pagare per poter condurre la vita che vogliamo? La felicità richiede sacrificio, impegno e coraggio, ma è alla portata di tutti, tutti meritano i nostri momenti felici.

L’amore è coraggio. L’amore è restare. L’amore è rischio.
Mio nonno ha rischiato. Mio padre ha rischiato. E io?

Rebecca riceverà una grande lezione di vita, scoprirà che è meglio vivere di rimorsi che di rimpianti. Che anche se il cuore è uno solo e vogliamo proteggerlo a tutti i costi, dobbiamo imparare a fidarci di qualcuno e permettergli di viverci, di renderci felici.
La ricerca della felicità è il tema centrale del romanzo. Una felicità fatta anche di persone ritrovate, di parole mai dette e tanto attese, di attimi fugaci che ci regalano benessere, e di segreti svelati.

Ho imparato che la felicità non è uno status, ma un insieme di momenti. La vita non può essere perennemente felice, i momenti sì. Durano sempre poco e sono difficili da raggiungere, ma i momenti felici esistono.
Questa citazione è forse la mia preferita… l’ho sottolineata e riscritta perché è una cosa che ho detto anche io praticamente nello stesso modo, ad una persona importante in un momento difficile della sua vita, perché ci ostiniamo a ricercare la felicità senza renderci conto che la felicità è un’insieme di momenti, non sempre belli ma comunque intensi. Momenti anche difficili che ci fanno apprezzare ancora di più quelli belli e momenti belli che ci fanno volare a tre metri da terra, quelli per i quali abbiamo faticato, ma è proprio li che sta tutto l’appagamento che genera felicità

Il romanzo di Alessia ci presenta attraverso una trama ricca di colpi di scena e indubbiamente ben costruita, le differenti forme di amore e di felicità. E’ uno specchio su un’Italia che non c’è più, tra un presente vissuto all’interno del classico paesino dove la gente mormora, e un passato che ritorna a galla a suon di bombe, fasci, reclusione, e censura dove nessuno era libero di affermare sé stesso, la felicità era per pochi, coloro che non erano costretti a nascondersi. Alessia ci presenta un’Italia passata dove la speranza, la forza, l’unione , l’amicizia , il coraggio erano sentimenti vissuti a 360°, puntando i riflettori su persone che credevano davvero di poter cambiare il mondo e la sua mentalità bigotta, dove nel nero della sofferenza, c’era in realtà una punta di colore ed è in quella che bisogna avere fiducia.

La penna di Alessia mi ha conquistata anche questa volta, con la sua scrittura precisa, la sua cura per ogni minimo dettaglio, nulla rimarrà incompiuto, alla fine ogni personaggio , ogni vicenda, ogni storia trova la sua giusta conclusione, e una volta aperto il libro, difficilmente riuscirete a chiuderlo, sarete rapiti anche voi dai segreti della famiglia Russo. La storia raccontata è avvincente senza dubbio, ma la bravura dell’autrice credo stia nel raccontare una storia che in fondo parla di tutti noi. Alla fine Valentino e Michele,attraverso Rebecca, al suo essere ostinata, alla sua curiosità e al suo bisogno di essere felice, ci lasciano con un grande insegnamento che arriva alla loro famiglia e soprattutto al lettore.

La vita è meravigliosa, tesoro, ma breve. Fugge in un attimo, e in un attimo può cambiare per il peggio. Vivi, non sopravvivere.

Lo so … può sembrare scontato, può sembrare una frase fatta, ma allora perché sono in pochi a metterla in pratica?

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