Dracul di Dacre Stoker & J.D. Barker

Trama

Colpi alla porta. Sempre più rapidi, sempre più forti. Barricato in cima alla torre abbandonata, Bram Stoker prega che i cardini tengano e, nel frattempo, si prepara. Appende crocifissi e specchi alle pareti, carica il fucile e attende. Infine, temendo di non arrivare vivo all’alba, prende carta e penna e inizia a scrivere tutto quanto è accaduto fino a quel momento…

La storia comincia quando Bram ha cinque anni. È un bambino cagionevole, spesso costretto a letto, che passa gran parte del suo tempo con la sorella Matilda. E l’unica persona in grado di farlo stare meglio è Ellen, la giovane tata. Eppure c’è qualcosa di strano in lei, nei suoi modi enigmatici, nella sua carnagione pallidissima. All’inizio è solo una sensazione, poi Bram e Matilda scoprono che, di tanto in tanto, Ellen esce di nascosto la notte. Proprio nelle notti in cui avvengono dei brutali omicidi a Dublino: persone trovate morte senza più una goccia di sangue in corpo. I sospetti di Bram e Matilda si fanno sempre più concreti finché, all’improvviso, Ellen sparisce e con lei anche il misterioso assassino che stava terrorizzando la città.

Gli anni passano. Miracolosamente guarito, Bram continua gli studi al Trinity College, mentre Matilda parte per Parigi. Al suo ritorno, corre da Bram con una notizia terrificante: ha visto Ellen, ancora giovane e bella come quando loro erano bambini. I due fratelli non lo sanno, ma quello sarà l’inizio di un incubo: l’incontro di Bram con una creatura allo stesso tempo spaventosa e affascinante, un incontro che, anni dopo, darà vita a un «romanzo» destinato a diventare leggenda…

«Sono convinto che i fatti qui descritti siano accaduti davvero, per quanto incredibili e incomprensibili…»

«I due autori hanno immaginato e rimescolato con grande abilità i motivi del capolavoro originale con risultati sorprendenti. La qualità ipnotica della prosa di Stoker si rinnova in «Dracul» accresciuta dal ritmo del thriller contemporaneo.»

La lettura – Mirko Zilahy

«La narrazione trascina i lettori in un’avventura mozzafiato, con colpi di scena quasi a ogni pagina. Un libro imperdibile anche per tutti coloro che amano i romanzi labirintici di Carlos Ruiz Zafón.»

Library Journal

«Un romanzo che si legge d’un fiato, grazie a una trama ben congegnata e a un ritmo narrativo implacabile nel costruire la tensione.»

Financial Times

«Un romanzo che getta nuova luce sui personaggi e sull’autore di una delle opere più lette di sempre. Con la giusta dose di suspense, crea una tensione cui è impossibile resistere.»

Booklist

«Un grande romanzo che merita un posto d’onore in tutte le librerie degli appassionati di horror e thriller.»

Kirkus Reviews

«La prosa elegante e l’intreccio senza sbavature danno una certa credibilità – sottilmente inquietante, visto il soggetto trattato – alla storia… Merito anche della diretta discendenza di Dacre Stoker e delle meticolose ricerche da lui compiute sugli archivi dell’antenato.»

Independent

Review Party – Dracul di Dacre Stoker & J.D. Barker, Horror gotico pubblicato da Editore Nord lo scorso 20 giugno.

“Non tutti i mostri spariscono col passare del tempo. Anzi, alcuni non se ne vanno mai: rimangono in attesa. Sono pazienti, i mostri. E, a qualunque costo, bisogna sempre restare in vantaggio, fosse anche di pochi centimetri fuori della loro portata.”

Wow!!! Ma si può cominciare così una recensione? No, dico davvero, in genere lascio che un libro appena terminato trovi il tempo di decantare un paio di giorni prima di riuscire a pronunciarmi in maniera obiettiva. Ho seguito la mia book routine anche per “Dracul”, ho cercato di trovare il classico pelo nell’uovo, volevo, una volta metabolizzato, poterlo in qualche modo distruggere, denigrare o perfino bocciare. Tutto pur di non ammettere a me stessa e a voi che il grande cruccio della mia vita è quello di non aver mai letto il capolavoro di Stoker. Shame on me! Ho lasciato che la mia cultura sui vampiri si formasse su pallide fotocopie tratte da trasposizioni cinematografiche, televisive e romanzi di dubbio gusto in cui vampiri vegetariani avevano il super potere di sbrilluccicare. Che stolta!!! Doveva pensarci il pronipote di Bram Stoker a riportarmi sulla retta via perché, se questo è il prequel, non oso immaginare che cosa ci sia dietro il capolavoro del papà letterario di Dracula.

Il romanzo ripercorre la vita di Bram Stoker a partire dalla sua tumultuosa infanzia. Bram era un bambino cagionevole di salute. I suoi primi anni lo videro spesso costretto a letto, in preda ad una malattia sconosciuta che non gli permetteva di vivere serenamente. Legato alla sorella Matilda, più grande di lui di un anno, i due fratelli crebbero molto uniti e affiatati, anche grazie alle amorevoli cure della misteriosa tata Ellen. Intorno a questo ipnotico personaggio ruota tutta la trama. Ellen era una figura oscura in casa Stoker, bella, sfuggente, enigmatica e con una carnagione pallida. Ma erano gli occhi il tratto distintivo di questa giovane donna di cui nessuno conosceva le origini. Le sue iridi cambiavano colore, e la piccola Matilda, con un innato talento per il disegno, non era mai riuscita a ritrarla. Nei suoi dipinti, Ellen aveva sempre dei connotati non somiglianti, come se il soggetto del disegno fosse, ogni volta, una donna diversa. Ma erano le sue stranezze ad incuriosire le giovani menti dei due bambini. Ellen, infatti, usciva di notte in maniera furtiva e al ritorno, il mattino dopo, Dublino era scossa da efferati e brutali omicidi. Dove andava la tata nel cuore della notte? E perché la sua stanza mostrava segni di incuria, come se lei non ci vivesse davvero?

Sono tante le domande senza risposta di Bram e Matilda, ma è quando Ellen guarisce Bram dalla sua malattia che il mistero si infittisce. Bram sembra miracolosamente essersi ripreso. Sono terminati gli anni del dolore, delle privazioni, in cui osservava il mondo solo attraverso la finestra della sua camera. Nuova forza e nuova linfa vitale scorrono nelle sue vene. Che cosa gli ha fatto la tata? Perché il suo destino era segnato, non avrebbe dovuto raggiungere l’età adulta, però dopo quella fatale notte Bram è rinato. I suoi sensi sono più acuti, la sua vista è migliorata, ma ha anche un noioso prurito al polso, fastidio che lo accompagnerà per il resto della vita. Ci sono due piccoli forellini sulla sua pelle, una ferita che sembra non guarire mai. Dopo poco tempo Ellen sparisce e non fa più ritorno a Dublino, ma anni più tardi sarà Matilda ad incontrarla e a rimanere sconvolta. Sembra che il tempo sulla giovane tata non abbia sortito alcun effetto, appare anzi più giovane. Da quel momento i due fratelli ormai adulti cominciano ad indagare, ignari di essersi infilati in qualcosa di oscuro e spaventoso, qualcosa che li porterà all’incontro faccia a faccia con una creatura inimmaginabile. Creatura che sarà la protagonista del romanzo arrivato fino a noi e che porta il nome di Dracula.

Credetemi, ho fatto una fatica immane per non spoilerarvi nulla di questa immensa ricostruzione biografica. Mi sono strettamente attenuta alla trama, cercando quanto più possibile di non inserire elementi che potessero rovinarvi il piacere della scoperta e della lettura. “Dracul” mantiene la struttura epistolare dell’omonimo romanzo da cui trae origine. Ricostruiamo tutta la storia grazie ai diari e alle lettere di Bram, della sorella Matilda e di altri personaggi che lascio a voi il piacere di scoprire. Due sono le linee temporali, in una vengono narrate le vicende del piccolo Bram e, sono onesta, inizialmente ho apprezzato molto di più i capitoli del passato. Nell’altra linea temporale, troviamo Bram ventiduenne rinchiuso in una torre a combattere i suoi mostri personali con strani rituali. Questi capitoli possono sembrare scollegati inizialmente, il non capire può fuorviare il lettore, portarlo a fare congetture, la lunghezza del romanzo, poi, può in qualche modo scoraggiare gli impazienti, coloro che non vedono l’ora di arrivare all’epilogo. Armatevi di pazienza e impazzite anche voi, prendetevi il tempo di metabolizzare questo libro. La narrazione è davvero ipnotica. Ho amato alla follia la figura di Matilda, per certi versi l’ho ritenuta quasi il personaggio principale. Ho apprezzato la sua forza, la sua determinazione e la sua indipendenza. Di Ellen non posso dirvi molto, se non che la odierete, poi la amerete, ma ritornerete ad odiarla di nuovo. Una menzione speciale alla accurata traduzione di Francesco Graziosi. Non mi soffermo mai su questi particolari, ma per “Dracul” è stato fatto un lavoro davvero minuzioso e attento, e se questi piccoli capolavori giungono fino a noi il merito è anche di talentuosi traduttori. Non sapevo che cosa aspettarmi da un simile romanzo, non ero preparata ad un genere che leggo poco ma che mi ha incatenata irrimediabilmente, e se un libro ha questo straordinario potere non posso esimermi dal premiarlo con uno scintillante smeraldo.

smeraldo

 

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