Dove ghiaccio attende di Matteo Bertone
Dopo otto anni di convivenza, Guido e Giorgia decidono di sposarsi. Per festeggiare l’addio al celibato, Guido raggiunge un rifugio alle pendici di un ghiacciaio della Valle d’Aosta gestito dal suo amico André. Frustrato da una situazione lavorativa stagnante e assediato dalla preoccupazione per la salute del padre, trova pace solo camminando nei boschi, lungo le valli e verso le cime. Una passione maturata nel tempo, stimolata proprio da André che, a quarant’anni, ha cambiato vita e si è trasferito in montagna. Lassù ripensa alla sua vita, alla sua famiglia e alle sue scelte, anche grazie all’incontro con Haruki, misterioso turista giapponese, e Amanita, libera, selvatica e allegra giardiniera abruzzese, che viaggia da sola tra le montagne. L’amicizia con la ragazza, però, mette in discussione le poche certezze di Guido. In quei giorni lontano da tutto, scopre una dimensione nuova, fatta di fatica e meraviglia, di silenzio e condivisione, di storie che s’incontrano e si riconoscono. Al ritorno in città, rassegnato a ricominciare la sua vita di sempre, trova ad attenderlo una sorpresa: lo zio Pietro, sparito da molti anni per ragioni mai del tutto chiarite. “Dove ghiaccio attende” ci racconta quanto sia importante, nei momenti di difficoltà, cambiare prospettiva per trovare il giusto sentiero, per imparare, o ricominciare, a vivere. Perché anche al ghiaccio, così solido e compatto da sembrare eterno, difficile persino da scalfire, basta un aumento delle temperature per essere in pericolo, per far emergere la sua fragilità.
Dove ghiaccio attende di Matteo Bertone, romanzo di narrativa in uscita oggi, 14 maggio, con AltreVoci edizioni.
Quando mi è stata proposta questa lettura ero titubante, temevo che fosse troppo incentrata sul rapporto del protagonista con la montagna, che potesse essere lontana da me e dalle mie passioni e invece mi sono dovuta ricredere perché è stata una lettura molto coinvolgente che mi ha dato modo di pensare, riflettere e lasciarmi avvolgere dall’atmosfera che si respira.
Matteo Bertone ha un modo di raccontare che ti porta dentro alla storia facendoti sentire protagonista a ogni pagina, anche se le vicende non ti toccano, anche se certe cose non ti sono mai accadute, anche se della montagna hai ben poche conoscenze. Mi ha fatto venir voglia di prendere e partire, ritrovarmi immersa in quell’atmosfera ovattata dove poter lasciare liberi i pensieri e smettere di affannarmi.
Guido non è un protagonista a cui ci si affeziona subito, ci vuole tempo per entrare in empatia con lui e per comprendere ciò che ha dentro, ma una volta conosciuto il suo mondo non si può far altro che apprezzarlo. Guido sta per sposarsi, dopo anni di convivenza con Giorgia hanno deciso di fare il grande passo e mettere nero su bianco questa unione. Sembra tutto andare nella giusta direzione, ma in realtà Guido non è felice della sua vita, si sente intrappolato in un lavoro che non apprezza e anche la relazione con Giorgia non ha più nessuna spinta nonostante l’imminente matrimonio. Per schiarirsi le idee ha bisogno di partire a andare a rifugiarsi in montagna, nell’unico posto in cui si sente libero e leggero. I pensieri però ti seguono ovunque, non restano ancorati a un luogo e così questa fuga in solitaria gli darà modo di mettere ordine nella sua mente e non solo.
Ad aiutarlo a ragionare su ciò che davvero desidera dal suo futuro arriveranno in soccorso, non solo l’amico André, gestore del rifugio, ma anche due persone che non avrebbe mai conosciuto se fosse rimasto a casa: Haruki e Amanita. Credo che non ci sia nulla al mondo che possa unire di più di una passione comune e purtroppo Guido e Giorgia si trovano molto distanti in questo momento, non condividono l’amore per la montagna, anzi Giorgia è perfino infastidita da questa passione di Guido. Come si può pensare di passare tutta la vita con qualcuno che non ti appoggia nelle tue scelte e mette in discussione costantemente il tuo modo di vedere e sentire le cose? Guido è un brav’uomo e dopo otto anni di convivenza non getterebbe mai alle ortiche una relazione, ma ogni sacrificio deve avere un senso e non è detto che questo lo abbia.
Guido l’aveva sempre ammirata, aveva pensato che lui e lei fossero complementari in virtù delle loro differenze. Non aveva mai davvero messo in discussione il loro rapporto, ma nei periodi difficili sentiva di non poter contare su di lei, sul suo supporto. Doveva cavarsela da solo.
Durante i giorni trascorsi al rifugio, in cui si sente libero come non gli succedeva da tempo, Giorgia è sempre più fredda e distante e al ritorno avrà più di una sorpresa ad attenderlo. Perché oltre al rapporto con la sua fidanzata ci sono altri problemi che devono trovare soluzione, e uno tra questi mi ha tenuta incollata alle pagine, vi dico solo che riguarda la sua famiglia e un segreto sepolto nel passato. Non voglio svelarvi altro.
Insomma smeraldi se siete alla ricerca di un libro che vi possa aiutare a cambiare prospettiva in un momento particolarmente complicato della vostra vita, se avete voglia di inspirare a pieni polmoni l’aria leggera che si trova ad alta quota, se volete passare qualche ora immersi nella vita di un’altra persona non potete lasciarvi sfuggire Dove ghiaccio attende di Matteo Bertone.