Domani arriva veloce di Silvio Governi
Giorgia ha quasi quindici anni e cerca un’emozione che valga una vita. Ha appena iniziato il liceo ed è stanca di essere trattata come una brava ragazza: è il momento di bruciare le tappe. Mentre il suo ragazzo storico diventa un peso e sua madre inizia a darle contro, la spregiudicata Asia la trascina in un mondo di trucco pesante e minigonne infilate di nascosto, bicchieri di troppo e corse in motorino fino alla discoteca più trasgressiva di Roma. Lì regna il magnetico Mattia, che attira a sé Giorgia come un buco nero a cui lei non può resistere. E tra amicizie pericolose, rave party e gare di train surfing, il confine tra il cielo e l’inferno può diventare questione di un attimo…
Recensione di Esmeralda – Domani arriva veloce di Silvio Governi, young adult pubblicato il 13 novembre da Piemme.
Il titolo di questo libro è perfetto, perché durante il periodo dell’adolescenza si fa di tutto per bruciare le tappe, ci si convince che bisogna correre invece di assaporare con lentezza il tempo che ci è stato concesso. Si vive una continua frenesia che porta a compiere parecchi errori che spesso, quando non si hanno i genitori accanto passo passo, possono essere fatali. Potrei stare qui a farvi alcuni esempi perché nella mia di adolescenza ho visto degli amici finire in brutti giri e non essere in grado di riemergerne, ma non siamo qui a parlare di me e delle mie esperienze di vita. Siamo qui a parlare di Domani arriva veloce, un romanzo che parla di giovani ma che è indirizzato anche a un pubblico più adulto.
Protagonista delle vicende e voce narrante (quasi sempre) è Giorgia, una brava ragazza di quattordici anni che si presenta a noi la notte che precede il primo giorno delle superiori. Il liceo la attende, con tutto ciò che questo delicato passaggio comporta. Giorgia durante l’estate ha già subito qualche cambiamento, l’amicizia con Asia non sembra essere per lei un toccasana. A unirle la passione per la fotografia e null’altro, almeno fino a quando il buio di Asia inizia a invadere la luce di Giorgia. Da quel giorno nulla sarà più come prima e della brava ragazza di cui vi parlavo prima sembrerà non rimanere nulla.
Durante la preadolescenza Giorgia ha subito un cambiamento piuttosto destabilizzante, la separazione dei genitori, due genitori comunque presenti, che la amano e che cercano in ogni modo di farle sentire la loro vicinanza, anche quando questa non è gradita, anche quando questa sembra soffocarla. Ho apprezzato che Silvio Governi abbia voluto porre l’accento su una famiglia che nonostante tutto rimane unita e abbia voluto mostrare che spesso i figli possono compiere degli errori anche quando la presenza dei genitori è costante. E di errori Giorgia ne compirà parecchi, ve lo assicuro.
Come vi ho già accennato la conoscenza di Asia porterà l’oscurità nella vita serena della protagonista, ma non sarà solo lei l’artefice della spirale di distruzione in cui cadrà Giorgia, ci sarà anche il magnetico, egocentrico, e assolutamente inconcludente, lasciatemelo dire, Mattia, il re del liceo e del Frozen, la discoteca più trasgressiva di Roma.
Asia e Mattia sono la trasposizione su carta di due stereotipi con cui, sono certa, ognuna di noi ha avuto a che fare almeno una volta durante l’adolescenza e, perché no, magari anche in età adulta. L’amica un po’ zo**ola, passatemi il termine, che se la fa con chiunque e che cerca, sistematicamente, di mettersi con quello che ti piace solo per il gusto di soffiartelo da sotto il naso e il figo della scuola che per sentirsi realizzato deve avere un gregge di pecoroni che lo imita in tutto e per tutto e che lo segue anche nelle più grandi ca**ate. Ah ovviamente il più figo tratta le ragazze come se fossero oggetti da aggiungere alla sua collezione e se ne frega altamente di farle soffrire. Quello che vuole se lo prende senza tanti complimenti sfoggiando tutto il suo armamentario di frasi scontate e gesti estremi per circuirle.
A fare da contorno a questi protagonisti negativi troviamo tantissimi altri personaggi che funzionano e mostrano sì, la brutta piega che sta prendendo la gioventù d’oggi, ma anche che esistono ancora giovani sani che possono darci speranza.
Giorgia rimane ammaliata dal carisma dell’oscurità e si fa coinvolgere sempre di più da Asia, che la tratta come se non valesse nulla, non rivelandole mai veramente i suoi pensieri, e Mattia che la porta a credere di essere davvero innamorata di lui. Mattia la fa salire su una giostra che solo un evento traumatico potrà fermare definitivamente. Perché a volte non bastano gli ammonimenti dei genitori per farci rinsavire, a volte serve schiantarsi senza possibilità di ritorno addosso a una realtà che non vorresti fosse tale.
Non simpatizzerete per Giorgia, ve lo assicuro, probabilmente la mia età è troppo avanzata per farlo, ma rivivrete alcuni attimi, sentirete in voi la fiammella mai spenta del vecchio fuoco che ardeva incessantemente a quell’età e ringrazierete voi stessi (e chi vi è stato accanto) per aver avuto la testa di non compiere i suoi stessi errori. Perché a sbagliare ci si mette un attimo, ma per sistemare tutto, a volte, non basta una vita intera.
Silvio Governi ci propone uno spaccato realista di una generazione che bisognerebbe tenere costantemente sottocchio e ci porta a riflettere sui problemi che nascono dal disinteresse degli adulti verso gli adolescenti. Consiglio a chiunque abbia un figlio adolescente di leggere questo libro e mi sentirei di proporlo anche nelle scuole perché a volte trovarsi davanti a una realtà, seppur romanzata, può valere più di mille parole.