Dimmi che resterai di Deborah Fedele
Trama Andrew Winston ha vissuto per anni di stenti, senza una famiglia, senza un soldo, non ha più nulla da perdere. È l’animo tormentato di un dannato alla ricerca di riscatto, un guerriero letale che brama fortuna nel ring come lottatore di Muay Thai. Con un passato difficile che l’ha segnato per sempre e un presente in cui non si può fidare di nessuno. Diffidente, silenzioso, schivo e abituato a lottare per tutto, è solito cacciarsi nei guai perché cerca giustizia a modo suo. L’incontro fortuito con Ester Reeds, che lo mette in salvo da un’aggressione, sarà fatale per entrambi. Lei arriva come un uragano e stravolge ogni sua certezza. Dietro ai suoi occhi dolci e innocenti, però, si nasconde una ragazza determinata a scrivere un articolo su di lui, una giornalista che fiuta il successo di una storia e che è pronta a vendere la sua vita. Ma restare insensibili di fronte al tenebroso Andrew, che è anche bellissimo e premuroso, diventa ogni giorno più difficile… e i due dovranno combattere il loro match più importante, sperando che non sia il cuore a uscirne sconfitto.
Recensione a cura di Karmen – Dimmi che resterai, romanzo di Deborah Fedele, uscito in versione self lo scorso gennaio un po’ in sordina, che ci viene presentato edito Butterfly Edizioni con una copertina del tutto rinnovata, con in primo piano un soggetto di sesso maschile duro e marmoreo. Una vera delizia per gli occhi!
Se siete alla ricerca di emozioni forti, con dei protagonisti insoliti, beh Amiche Mie questo è il libro che fa per Voi!
“sai, Andrew Winston, tu mi sembri davvero il tipico ragazzo da cui una madre intimerebbe alla figlia di stare alla larga! Perdi subito le staffe e sei violento, non hai mai provato a organizzare il tuo futuro fuori dal ring, giochi con la violenza, a volte ti delizia, ma in fondo ai tuoi occhi, è inutile che cerchi di nasconderlo, c’è tanta insicurezza, solitudine, la paura di non essere all’altezza. Adesso ti ho capito, Andrew. So cosa vuoi. Soltanto qualcuno che ti aiuti ad affrontare tutto,che ti incoraggi quando perdi il senso, qualcuno che stia al tuo angolo nella vita”
Ester Reeds è una giovane donna cresciuta in una famiglia ricca, snob e aristocratica, viziata da dei genitori che fin dalla sua nascita avevano già scritto il suo futuro, diventare un medico acclamato come la madre o un famoso avvocato come il padre erano le uniche scelte concesse.
Ma Ester è diversa, i suoi sogni e le proprie ambizioni sono ben differenti, tanto che, appena ne ha la possibilità, decide di allontanarsi dagli agi della famiglia, andando alla ricerca della propria indipendenza, con i pro ed i contro che ne conseguono.
Approda così allo Scandalist, testata scandalistica, come giornalista free lance, legata ad un contratto che la tiene vincolata ancora per i prossimi dodici mesi ad un uomo sudicio, grasso e sempre sudato. Ha bisogno di trovare uno scoop per risollevare le sorti del giornale ed avere quindi la possibilità di rescindere anticipatamente dal contratto poco gratificante.
L’occasione le viene servita su un piatto d’argento quando, una sera per arrotondare i propri introiti, accetta di fare la ragazza-cartellone durante un incontro di Muay Thai.
Proprio durante una pausa, origlia una conversazione tra Alexander, organizzatore dei combattimenti, ed un giovane atleta con il petto nudo, mani e piedi fasciati ed i pantaloncini bianco e oro. Quello che Ester recepisce non è molto chiaro, sembra quasi che Alexander stia “chiedendo” al giovane di perdere volontariamente l’incontro, ma il suo spirito giornalistico, la spinge a voler sapere di più.
Tornata sul ring riconosce il ragazzo con i pantaloncini bianco e oro, il favorito della serata, Andrew Winston, il quale nonostante le minacce di Alexander, si aggiudica l’incontro mettendo al tappeto l’avversario. Ma il non essere sceso a compromessi per un pugno di sterline segna irrimediabilmente la propria carriera.
Andrew ha subito molto nella vita, troppo, conosce la violenza, la povertà e sa cosa significa non avere nemmeno un tetto sopra la testa in cui vivere.
La sua vita è una continua lotta e di essa ne ha fatto la propria professione. È un ragazzo duro, insicuro e spaventato almeno fino all’ingresso di Ester nella sua vita che, con il secondo fine di accaparrarsi un’intervista, lo salva da una rissa che senza il suo intervento lo avrebbe portato a morte certa.
Diffidente. Silenzioso. Schivo.
Erano le tre parole che avrei appuntato a capo pagina nel mio fascicolo su Andrew Winston, i pochi aggettivi che ora come ora avrei potuto utilizzare per descriverlo.
Ester lo ospita a casa sua prendendosi cura delle ferite, celando però la propria professione e le sue reali intenzioni. Giorno dopo giorno, fa in modo di ottenere la fiducia di Andrew, in modo da farsi raccontare la sua storia, i suoi segreti e la propria vita, dandogli tutti gli spunti per un articolo sensazionale, già si immagina il titolo: “La rivincita del campione: Andrew Winston si racconta”.
«Avevo un maestro, sai? Il mio primo insegnante. Mi diceva sempre “se ci sarà almeno una sola persona al mondo a credere in te mentre sei su quel ring, mentre sputi sangue, mentre desideri finirla perché ti esplode tutto dal dolore, tu non ti arrendere, Winston, non farlo per quell’unica persona”».
Mi si chiuse lo stomaco. Avrei potuto boccheggiare, come uno stupido pesce senz’acqua. «Andrew…», balbettai.
«Sì, Ester Reeds. Quell’unica persona quella sera, eri proprio tu».
Ma… se entrassero in gioco i sentimenti e Ester non fosse più così sicura di voler sbandierare ai quattro venti la vita ed i segreti di Andrew?
L’Autrice, ci ha regalato una trama fuori dai soliti schemi, ogni sentimento o emozione viene impeccabilmente descritto dagli occhi di Ester.
Due mondi agli antipodi, ma legati insieme dal timore, Ester spaventata da sentimenti sconosciuti e mai provati prima, Andrew invece con il terrore dell’ennesimo abbandono già ampiamente provato e mai superato.
Due personaggi forti, non solo per prestanza fisica ma con del carattere, ho amato sin dal primo istante Andrew con i suoi modi protettivi e le cicatrici sul corpo e nell’anima. Ester inizialmente mi ha deluso, con il suo inganno nel nascondere le sue reali intenzioni e la propria professione, ma una volta entrati in gioco i sentimenti è stata in grado di riscattarsi.
L’amore non deve sempre avere il lieto fine, non nella vita reale. Certe volte, il lieto fine è proprio la fine. Certi amori nascono impossibili e impossibili muoiono, anche se le loro anime restano a farci compagnia tutta la vita, come il ricordo di un odore che regala malinconia, l’echeggiare dei se, dei forse, dei chissà, certi amori sono fatti per non essere vissuti appieno ed essere ricordati come qualcosa che poteva, ma non doveva. Certi amori restano grandi perché il loro potenziale non vissuto rimane eterno, e ci fanno tremare l’anima ogni volta che per sbaglio, in un momento qualunque, tornano alla mente.
Non sto qui a dirvi quanto l’ho adorato, sarebbe del tutto superfluo.
Consigliato a tutti i cuori romantici o a tutte quelle che amano i maschi alti e muscolosi che riempiono le copertine dei nostri romanzi preferiti.
L’amore devasta.
L’amore si porta via tutto.
L’amore resetta il cuore e la vita. Dopo si riparte da capo. Con qualcosa in più. E con qualcosa in meno.