Devo essere brava di Alessandro Q. Ferrari
Irrequieto, delicato, tenace. Un romanzo autentico, firmato dall’autore bestseller di Le ragazze non hanno paura.
Sara deve essere brava. Deve essere brava, e non ci sono alternative. Perché in caso contrario non rivedrà più suo fratello Rocky, non glielo lasceranno portare a casa, non potrà mai viverci insieme. E Rocky è tutto ciò che vuole dalla vita. Quello e andarsene da Roveto, dove il grigiore annebbia la mente e impedisce di vedere il futuro. Certo, il fatto che suo padre se ne sia andato non aiuta. Nemmeno che sua madre abbia trovato lavoro in città e abbia deciso di abbandonarla. Ha la rabbia ai denti, Sara. È questo mondo storto e sbagliato, dove una diciassettenne può ritrovarsi all’improvviso sul baratro di un abisso, che gliela fa venire. E lei ha bisogno di distruggere, mordere, rompere, forse anche solo per togliersi quel sapore nero che ha in bocca, come se l’unico modo di avvicinarsi alla realtà fosse azzannarla. Sara deve essere brava, per trovare una via d’uscita a tutto questo. Ma da sola non può farcela. Può farcela? Amicizie sbagliate, ragazzi sbagliati, adulti sbagliati. Sara sa solo ripetersi quello che deve ma non riesce a essere. Finché una notte, a Roveto, tocca il fondo dell’abisso, e capisce che è il momento di risalire. Non importa se tutto il mondo le è contro, niente potrà fermarla.
Dall’autore del bestseller Le ragazze non hanno paura, una storia che racconta la ferocia e la grazia dell’adolescenza.
Devo essere brava di Alessandro Q. Ferrari, young adult pubblicato ieri, 8 settembre, da DeA.
Non conoscevo Le ragazze non hanno paura e sarei curiosa di recuperarlo perché la penna di Alessandro Q. Ferrari non ha nulla di semplice, ma è molto intrigante. Per capire cosa l’abbia spinto a scrivere una storia come quella di Sara, una storia complicata in cui la protagonista ha a che fare con una madre problematica, un padre che decide di andarsene di casa perché non ha il coraggio di confessare cosa sta combinando e un fratellino che vive alla Residenza Scolastica Demoniaca perché la sua famiglia non è ritenuta idonea a prendersi cura di lui. Insomma la vita di Sara non è per nulla rose e fiori e un’adolescente come può reagire a tutto questo? O diventa una martire accollandosi tutti i problemi e cercando di risolverli oppure segue l’onda e dà di matto. Secondo voi Sara di quale corrente fa parte? Ovviamente della seconda perché ci sono delle volte che le viene quella voglia matta di mordere e lei fa fatica a trattenersi, nella sua testa si affollano mille pensieri e fare la cosa giusta diventa impossibile.
Sara non è una protagonista facile da digerire, è avventata, irrispettosa e sa essere crudele ed egoista. Che lo faccia apposta o sia un retaggio della vita che sta vivendo poco importa lei non è in grado di essere brava e non sa nemmeno accettare a cuore leggero l’aiuto che le viene offerto dai pochi adulti che sembrano in grado di svolgere il loro ruolo. Sara rifiuta la professoressa che ha cercato in ogni modo di starle accanto durante questi anni e non ci pensa nemmeno a farsi aiutare dai pochi vicini di casa attenti che notano la condizione in cui vive. Una ragazza di diciassette anni che vive in casa da sola perché abbandonata da madre e padre non è difficile da scoprire, chi però non deve assolutamente venirne a conoscenza sono i servizi sociali perché altrimenti quando compirà diciotto anni non le affideranno il suo amatissimo fratello.
Sara non è cattiva solo che non sa come fare a mettere a tacere le voci che la tormentano e così compie azioni alquanto discutibili che la mettono in cattiva luce agli occhi di tutti. Anche il lettore resta spiazzato, piano piano cerca di avvicinarsi a lei senza essere morso e inizia a comprendere alcuni suoi gesti, non li accetta sia chiaro ma prova a giustificarli e quasi sempre ci riesce.
I messaggi vocali di Rocky sono molto fantasiosi e strappano più di un sorriso, l’intelligenza di questo ragazzino è acuta e riesce a trasportarti in un mondo di fantasia in cui i protagonisti hanno dei soprannomi simpatici e divertenti. Per capire cosa gli stia realmente accadendo devi saper leggere tra le righe, quello che è certo è che lui vuole tornare a vivere con la sua famiglia e sta architettando la grande fuga per riuscire nell’intento.
Ti ricordo il piano per la Grandiosa Evasione. Alle prime luci del mattino, quando Maccamorte e la Mozzacapa ci aspetteranno per la colazione e gli Sforacchi Urlatori dormiranno, noi saliremo nei Corringhiotti del terzo piano. Abbiamo conservato abbastanza maccheroni e patate lesse per i Raccapricci che si nascondono lì. Ti aspetteremo sul terrazzo a ruote pronte. E poi via sulla Stanza Galleggiante. La faccia di Mozzacapa e di Maccamorte, che comica sarà. A questo punto viene anche Marta con noi. Non si può lasciarla indietro. Non è una cosa da esseri umani, sai.
Quanto può essere complicato capire cosa vuoi davvero a diciassette anni? Sara si pone un sacco di interrogativi, pensa una cosa e dopo un attimo l’esatto contrario, la sua mente è perennemente attiva. Si chiede perché gli altri non siano come lei che nota anche le cose più piccole e insignificanti e si domanda il perché di ogni cosa. Conosce un ragazzo che dovrebbe essere il ragazzo sbagliato, uno poco raccomandabile su cui girano parecchie voci, a lei nemmeno piace, ma inizia comunque a frequentarlo e questo le dà modo di scoprire che le persone vanno conosciute, che non bisogna fossilizzarsi su ciò che gli altri dicono, che anche se non sei certa di volergli piacere e vorresti che a te piacesse di più, sai anche che il fatto che tu gli piaccia e voglia condividere alcuni aspetti della sua vita che nessuno conosce con te ti fa stare allo stesso tempo bene e male, ma in qualsiasi caso ti fa voler bene a te stessa e questo non va sottovalutato.
Sara è un fiume in piena pronto a esondare da un momento all’altro, i suoi pensieri debordano, ti sommergono, non è semplice uscirne illesi, Alessandro Q. Ferrari è riuscito a imprimere su carta l’irrequietezza propria di quegli anni, quando scalpiti e vorresti fare mille cose, ma poi ti ritrovi sempre fermo allo stesso punto. Devo essere brava non è un libro leggero, se volete una storia carina e divertente passate oltre, ma se avete tempo di soffermarvi e volete qualcosa che vi dia da pensare dategli una possibilità.