Destini incrociati di Lexi Ryan

IL PALAZZO DORATO È AVVOLTO DAL VELO DELLA NOTTE.
LA MIA NOTTE.
LE MIE TENEBRE.
IL MIO POTERE.

Quando seppe che la sorella Jas era stata venduta al re dei Fae delle ombre, Brie pensò che la sua vita non sarebbe potuta andare peggio di così. Ma ora, intrappolata in una ragnatela di bugie che lei stessa ha tessuto, dal momento che, innamorata contemporaneamente di due principi, non può più fidarsi di nessuno dei due, la sua esistenza non le appare certo più semplice.

La guerra ormai è alle porte della corte di Unseelie, eppure Brie non è ancora in grado di scegliere da che parte stare. Come potrebbe farlo, visto che non è capace di comprendere nemmeno se stessa? Più precipita, più le appare chiaro che le profezie non mentono e che lei – che le piaccia o meno – ha un ruolo da giocare nel destino del regno fatato.

Destini incrociati di Lexi Ryan, secondo volume della dilogia fantasy pubblicata da Mondadori il 28 febbraio.

Mi è piaciuto, meno del primo, ma mi è comunque piaciuto, viste le premesse mi aspettavo una narrazione più scoppiettante e invece da quel punto di vista sono rimasta un pochino delusa, alcune parti sono piuttosto lente. Mi aspettavo più colpi di scena e una battaglia epica tra bene e male, ma anche quella non avviene. Però la lettura è scorrevole, i protagonisti restano ben caratterizzati e il triangolo si risolve esattamente come desideravo quindi non posso lamentarmi troppo. Sicuramente le fan della Maas troveranno alcune analogie che potrebbero far storcere il naso, altre potrebbero apprezzare questa dilogia sui fae proprio per questo motivo, insomma ognuno deciderà se ne è valsa o ne varrà la pena, io posso dire che la promuovo.

La parte romance prende il sopravvento e questo può avere i suoi risvolti positivi, certamente dà modo a noi lettrici sognanti di innamorarci perdutamente di Finn, facendoci scoprire il motivo per cui ha agito alle spalle di Brie e come ha deciso senza pensarci due volte di sacrificare se stesso piuttosto che rischiare di metterla in pericolo.

Ovviamente ci sarà modo anche di approfondire il rapporto con Sebastian, meno presente che nel primo volume, Promesse vane, ma comunque importante per la storia. Seb è distrutto dal dolore per aver visto fuggire Brie, ma soprattutto perché ha perso, ormai è evidente a tutti anche se lui lo sospettava da tempo. Non sono riuscita a decidere se lo detesto o meno. Certo non mi è mai piaciuto particolarmente e qui tira fuori un lato che potrebbe essere definito, nella migliore delle ipotesi, egoista, il suo lato possessivo non mi piace e alcune frasi che pronuncia sono pessime, ma vede la ragazza che ama innamorarsi di un altro e non sa come reagire di fronte a questo.

Finn invece è la perfezione, non cambierei una virgola di lui, le parole che pronuncia sono in grado di far sciogliere anche il cuore più indurito, il modo in cui si comporta, sempre pronto a sacrificarsi per il bene del suo popolo e per sapere Brie al sicuro. Il suo lato romantico, la loro prima volta insieme, la sua vana resistenza, le spiegazioni non dovute sul suo passato. Tutto in lui lo rende la perfetta copia di Rhys di ACOTAR e non lo sto dicendo in senso negativo perché Rhys è l’unica cosa che ho amato di quella serie.

Brie è l’eroina che mi piace, accoglie la sua oscurità, decide cos’è meglio per lei, ma è anche pronta a sacrificarsi se necessario senza paura e senza remore. Non sa di chi può fidarsi, troppe cose sono cambiate da quando credeva di essere una semplice ladra, ma sente che il motivo che ha spinto alcuni a tacerle certe informazioni è per un bene più grande.

Insomma smeraldi io mi sento di dirvi di dare una possibilità a Promesse vane e Destini incrociati e di sceglierla a occhi chiusi se amate le storie con protagonisti i fae, se vi piacciono i triangoli amorosi, se non disdegnate un po’ di spicy e se siete amanti del genere fantasy con parecchio romance.

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