Dangerous souls di Debora C. Tepes

Trama La scelta è ardua, i sentimenti contrastanti, i ricordi vividi…

Indiana è una ragazza ribelle che sogna la libertà. Adora dipingere, fare yoga, e divertirsi insieme all’amica Jan.

Nell’ultima notte di agosto, rischia di farsi arrestare per una delle sue tante bravate, ma verrà soccorsa da un ragazzo che la tirerà fuori dai guai. Lui è Aaron Jarrold e incarna l’esatto opposto di Indiana.

Aaron, con i suoi modi di fare dolci, si avvicinerà a lei pian piano, riuscendo ad abbattere le difese della ragazza che rifiuta ogni contatto con il sesso opposto da quattro anni, a causa di una delusione che le ha avvelenato il cuore. Eppure, Indiana si lascerà andare.

Tutto sembra perfetto con Aaron, fino a quando… Il passato non ritorna a bussare alla sua porta, stravolgendole la vita. Sexy, tatuato, sfrontato: Elijah ritorna prepotentemente. Chi è? Cosa vuole? Che minaccia si porta dietro?

Indiana si troverà così davanti a un bivio: resistere e ignorare Elijah, o farsi coinvolgere dalla forte attrazione verso questo Bad Boy, che ha tutte le intenzioni di farle perdere la ragione. Cosa sceglierà tra giusto e sbagliato? Sincerità e bugie? Certezza e l’imprevedibilità? Tenerezza e passione?

* * *

Ci sono sguardi dai quali non puoi sfuggire, occhi che incatenano il cuore per sempre.

Indiana ed Elijah sono due spiriti ribelli, anime distrutte che, però, finalmente insieme, cercano di raggiungere la serenità. Più uniti che mai, dopo un viaggio nei ricordi, hanno deciso di darsi una possibilità e di viversi totalmente, senza limiti o barriere.

La felicità è a portata di mano, ma la loro storia d’amore non è certo idilliaca. Tra liti e riappacificazioni, i due ragazzi faranno di tutto per non perdersi e decideranno di partire per Los Angeles, così da realizzare i loro desideri: Indiana sogna di imparare a tatuare e di esprimere la sua arte nel disegno, Elijah vuole trovare quella pace interiore che sembra vacillare ogni giorno di più.

Il suo spirito tormentato, infatti, sembra distruggere ogni cosa, perfino il rapporto con la donna che ama. Possono una convivenza e una città nuova mettere fine al dolore e al peso ingombrante dei ricordi di Elijah? E potrà Indiana tollerare gli sbalzi d’umore e accettare una storia d’amore complessa che a tratti sembra sgretolarsi? Potrà, infine, la vita regalare ai due ragazzi la possibilità di combattere contro un destino avverso oppure il futuro li allontanerà per sempre?

L’amore sarà l’unica risposta, l’unica forma di salvezza, l’unico sentimento in grado di inchiodare il cuore a quello di qualcun altro.

dangerous souls

Recensione di Karmen – Torna Debora C.Tepes con il volume unico della sua duologia Self  composta da: “Sono sempre stata tua” e “Sei tu il mio paradiso” con l’aggiunta di scene extra e, viste le festività imminenti, la novella natalizia.

Ed io, con immensa emozione sono qui a presentarVi Dangerous Souls.

Amate i Bad Boys?

Beh ragazze mie, in Dangerous Souls,  non solo ne troverete uno bello come un angelo e stronzo come un diavolo, ma forse per la prima volta, almeno per me, avremo a che fare con una giovane Bad Girl.

E sapete cosa succede quando la paglia si avvicina al fuoco?

Che ne dite di addentrarVi insieme a me ad Auburn, una tranquilla cittadina dell’Alabama, per conoscere la tormentata storia d’Amore tra Indiana ed Elijah?

Indiana “Indy” Nevaeh Forte, è una diciassettenne con dei lunghi dread biondi, tatuaggi e piercing. È una ribelle, non sopporta le regole e le imposizioni, uno spirito libero che ama dipingere, fare yoga, ascoltare musica indie e reggae e sballarsi insieme alla sua migliore amica Jan, un maschiaccio con un cuore enorme. Per loro, l’abuso di alcol e droghe è all’ordine del giorno.

«Sai che quel pezzo di idiota esagera sempre, mi sono presa i soliti cicchetti. Diamine, Jan! L’estate è finita, dovevo soffocare questo avvenimento così triste con qualcosa di forte!».

Ed è vero, odio ammetterlo, ma per me la fine dell’estate è il momento più brutto dell’anno. Non per i soliti motivi stupidi che pensano gli altri, per esempio l’inizio della scuola, o che non si può più andare in spiaggia e in piscina, oppure non si può più cazzeggiare saltando il coprifuoco. L’unico motivo che mi fa detestare la fine di questa stagione, risale a quattro anni fa.

Ogni 31 agosto, sento ancora in bocca il sapore della malinconia e della delusione, il cuore inizia a fare un male cane, e i ricordi emergono in superficie senza pietà. Per sopprimere il dolore, devo ubriacarmi fino a dimenticare il mio nome. Poi mi passa, sì, certo che mi passa. Il giorno dopo ho già scordato tutto o, almeno, mi illudo che sia così.

È figlia di una giovane madre, abbandonata dal fidanzato nel momento in cui ha scoperto di essere rimasta incinta. Per questo motivo e per un altro, che a breve vi racconterò, odia il genere maschile rifiutando ogni tipo di rapporto da circa quattro anni ossia da quando, alla giovane età di quattordici anni, si innamorò di un ragazzo, Elijah, che le spezzò il cuore riducendolo in mille piccoli pezzi.

La mia non è una presa di posizione da femminista sfegatata e sono etero, chiariamoci, sono arrivata a questa conclusione dopo un’esperienza di vita che mi ha segnato, e che ha marchiato a fuoco sulla mia pelle un dolore assurdo, facendo crollare tutta la fiducia nel genere maschile.

Gli uomini sono tutti uguali, è un dato di fatto. Li disprezzo, li evito come si evita la peste, posso vivere benissimo senza uno di loro al mio fianco, al contrario di altre ragazze. Li derido, li insulto, mi fanno senso. Per me sono esseri inutili, il mondo è donna, e i maschi dovrebbero baciarci i piedi.

Tutto questo però sta per cambiare…

L’amore porta solo guai, l’amore non è una bella cosa, chi l’ha detta questa cazzata?

Si comincia in un modo e poi finisce e basta. Senza mezze misure, senza preavvisi. Il giorno prima ti amo, domani non esisti più. E tutti i momenti insieme, le esperienze, le risate, i baci, i litigi si disintegrano, crollano come un palazzo dopo una violenta scossa di terremoto, lasciando polvere e lacrime. Quindi no, non mi serve una replica.  

Durante una notte brava di fine estate, strafatta di alcol ed erba rischia di essere arrestata ma, magicamente compare in suo aiuto, uno splendido ragazzo in smoking: Aaron Jarrold.

«Aaron, sei tu?» chiede il grassone puntando la luce sul finestrino dell’auto nera.

Finalmente, cazzo, penso stropicciandomi gli occhi.

Il tizio scende dall’auto per farsi riconoscere, è un ragazzo, indossa uno smoking scuro che lo fa sembrare ancora più alto, i capelli sono perfettamente pettinati all’indietro, e due occhi azzurri e innocenti illuminano il buio molto più della torcia. Mi guarda attentamente, come se mi stesse mettendo a fuoco.

«Indiana? Indiana Forte? Rob, le conosco, sono mie amiche, lasciale andare».

Cosa diavolo sta dicendo questo tipo? Non l’ho mai visto in vita mia, e come conosce il mio nome? Mah… se servirà a farci tornare a casa, ben venga!

Aaron è l’esatto opposto di Indiana: intelligente, integerrimo, timido, educato, dolce e sensibile.

Con i tuoi modi dolci e il suo essere un po’ tontolone, riuscirà giorno per giorno, a scalfire quella dura corazza che riveste il giovane cuore di Indy.

Ora tutto sembra perfetto perché Aaron è perfetto, ma durerà per sempre?

«Perché ci hai messo tanto?» mi domanda. Oh che delusione.

«A fare cosa?».

«A fidarti di me».

Mi tocca parlare, glielo devo.  

E se il passato ritornasse, assumendo le sembianze di un maschio Alfa prepotente, ipertatuato e disposto a tutto pur di riconquistare l’unica donna che abbia mai amato?

«Non avrei mai voluto incontrarti».

È l’unica cosa che riesco a dire. Così vera, così falsa. Insultarlo e trattarlo male mi fa sentire meglio, almeno provo rabbia e rancore, e non qualcosa di opposto.

Lui continua a fissarmi. «Lo so, a volte mi faccio schifo da solo. Ma quando sono stato con te, quei tre mesi, è cambiato qualcosa in me, sei riuscita a far emergere quel poco di buono che c’è. E ti ringrazio. Davvero. Poi subito dopo, sono ritornato a essere il bastardo di sempre. Come è che si dice? Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Io incarno al meglio questo detto».

Elijah è il classico Bad Boy, tatuaggi, piercing, un passato di violenze familiari e vari precedenti penali per le più svariate imputazioni.

Ma da quando, quell’estate di quattro anni prima, ha incontrato Nevaeh ha trovato il proprio paradiso e, nonostante il passar del tempo, nulla è cambiato, anzi oggi più di allora è intenzionato a riconquistarselo quel paradiso.

«A parte il fatto che mi piaci fisicamente, provo un senso di sollievo quando sono con te, riesci a sedare il terremoto che ho dentro, lo fai anche senza parlare, anche quando mi guardi così, con questi occhi grandi e innocenti. Smetto di essere arrabbiato, allontano i miei problemi. Bambina, sei il mio paradiso personale»

Perché è tornato Elijah?

Riuscirà Indy, a perdonare quattro anni di lacrime, sofferenze e dolori lancinanti, abbandonando la tranquillità e la sicurezza che Aaron le sta offrendo dopo tanti anni?

Chi sceglierà tra i due Aaron o Elijah?

Ma soprattutto, sarà in grado Elijah di meritarsi questo Amore e tener fede alle promesse fatte?

Credevo di essere cresciuto, di essere cambiato, di essere diventato qualcuno in grado di lottare contro se stesso e i suoi istinti più bassi, e invece no. Sono un uomo debole. Un uomo che non è riuscito a fermarsi davanti a un desiderio, che ha preso ciò che gli veniva offerto senza pensare alle conseguenze, che ha accontentato il fisico fregandosene del cuore e di quello che gli urlava.

Per scoprirlo non vi resta che leggere questo meraviglioso libro, ne vedrete delle belle.

«Siete come il giorno e la notte, quindi non devi paragonarti a lui. Tu sei tu, Elijah, e me non ne fotte che non sei dolce, buono ed educato. Ti amo proprio perché sei diverso, perché sei il ragazzo che quattro anni fa mi ha scombussolato la vita. Sei stronzo, a volte cinico, scontroso, eppure sei il mio tutto. Non devi avere dubbi su questo, assolutamente. Mai» gli dico, mettendo nelle mie parole tutto il mio amore.

Buongiorno Smeraldi, grazie all’iniziale POV di Indy rivivremo, insieme a lei, la sua vita quotidiana intervallata da brevi Flashback risalenti a quell’estate di quattro anni prima, l’estate delle sue prime volte, l’estate che ha distrutto il suo cuore di bambina cedendo il posto a quella di una giovane ragazza ribelle, triste e oppressa.

È stato il mio iniziatore, una sorta di guida.

Le prime carezze, il primo bacio, i primi brividi, la prima volta, la prima sigaretta, la prima birra. Insieme a lui ho scoperto l’amore, il primo folle innamoramento, e anche la prima delusione con il cuore frantumato in mille pezzi.  

Nella seconda parte, “sei tu il mio paradiso”, la narrazione cederà parte della voce al protagonista maschile che ci renderà partecipi del suo malessere interiore a causa del suo tragico passato e degli sbagli commessi durante gli anni passati lontano da Indy.

Cercheremo in ogni modo di giustificare le sue azioni, anche se, non sempre saremo d’accordo con lui.

Un romanzo completo, capace di farci toccare ogni picco tra gioia e dolore. I più disparati sentimenti verranno portati a galla dalle parole di Indiana ed Elijah ma soprattutto dalla magistrale penna dell’Autrice, che è stata capace di costruire e modellare due protagonisti in maniera impeccabile.

A proposito di protagonisti, se nella prima parte, oltre alla quotidianità , alle paure e ai tormenti di Indiana, i protagonisti assoluti sono i ricordi; nella seconda parte, impera Elijah con le sue insicurezze, la sua gelosia, il suo dolore impresso anche nella sua stessa pelle, capace di ricordargli in ogni istante ciò che ha vissuto nel passato.

Il tutto, circondato da una scenografia meravigliosamente descritta dall’Autrice che è stata in grado di trasportare anche noi su quel furgoncino Volkwagen e permetterci, anche solo con l’immaginazione, di sentire lo sciabordio delle onde che si infrangono contro gli scogli, l’odore di salsedine e iodio, riscaldati dal sole prima di Daphne poi della California.

Io amo queste cose!

Ed ho amato questi due personaggi, che mi hanno fatto soffrire, gioire, sperare, amare e piangere, sì sono tornata a piangere con il Maalox sul comodino, ma pur sempre a piangere per due giovani ragazzi che mi ricordano tanto una coppia che ormai sta insieme da 18 anni. Ebbene sì sono sposata con un Elijah di quasi quarant’anni.

Ma non divagare Karmen…

Oltre a Indiana ed Elijah, degni di nota, anche i diversi personaggi secondari, ognuno con la propria particolarità ed il proprio fascino, la mamma Doris, il mite fratellino Olly con la sua passione per la danza, la migliore amica “sorella” Jan e la stessa Karina, la pecora bianca in gregge di pecore nere.

Non dimentichiamo poi i tre uomini fondamentali, di cui vorrei scoprire qualcosa di più e, per questo mi auguro che Debora dedichi anche a loro qualche spin off, ovviamente sto parlando di: Aaron, Thiago e Kiowa.

Per quanto riguarda l’Autrice, che altro dire, se non che Cara Debora ti tengo d’occhio, non mi scappi più, voglio continuare a leggerti, perché tra l’uno e l’altro ho trovato una maturità nella scrittura molto evidente.

Ora Vi svelo un segreto… quando devo occuparmi di una recensione di un romanzo scritto da un’Autrice che non conosco difficilmente mi informo sulla sua vita personale, ne tantomeno leggo la trama, al 90% compro a scatola chiusa, mi fido molto in primis della Boss che conosce i miei gusti e poi del mio istinto. Durante la lettura di Dangerous Souls, mi sono fatta un sacco di domande sul conto di Debora C. Tepes, ma la prima sensazione che ho avuto, è stata quella che, insieme alla crescita personale di Indiana e di Elijah, sia avvenuta una maturazione anche nell’Autrice, ovviamente stilisticamente parlando.

Un momento! Quasi dimenticavo… ma il sesso? Di sesso ne troverete tanto, in qualsiasi momento o superficie calpestabile ma, la descrizione non è mai volgare ne carica di particolari capaci di irritare il lettore. La Tepes è riuscita a scrivere un romanzo che ha molto altro da raccontare.

Consigliato a tutti!

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