Damnatus di M.D. Ferres

A New York, Guardiani e creature sovrannaturali continuano a collaborare nel tentativo di anticipare le mosse della setta di Elon. Yamir, ripresosi dallo scontro, è determinato a liberarsi della presenza che ha invaso la sua mente da qualche settimana. Ma non sa che essa rappresenterà ben più di un fastidioso incidente di percorso.
La Voce, infatti, renderà il negromante prigioniero di un legame indesiderato e senza via di fuga. Eppure, quando la situazione precipita e il Caos sta per travolgere il mondo umano, si rivelerà un prezioso aiuto alla squadra, permettendogli di mettersi sulle tracce di Hakon e Miriam, svaniti nel nulla durante il loro soggiorno in Italia.
Ma Yamir è sempre più vicino al baratro, la sua anima sull’orlo della dannazione eterna. Dovrà scegliere se soccombere all’oscurità delle ombre o all’intruso che si è impossessato del suo cuore.

Damnatus di M. D. Ferres quarto volume urban fantasy della serie “La Stirpe del Caos” pubblicato in self  il 17 febbraio 2023

Sapete dove sono rimasta per un anno intero dopo la lettura dell’ultimo libro di questa fantastica serie? Ve lo dico io dove, ero in un luogo dove la speranza della luce era quasi nulla e io ero aggrappata con tutte le mie forze solo alla brillante mente dell’autrice che doveva trovare il modo migliore per ribaltare la situazione in cui aveva lasciato alcuni dei personaggi. Sì, lo so che sembro criptica ma chi ha letto i libri precedenti può capire a cosa mi riferisco. La battaglia per scongiurare l’apocalisse e il ritorno del Caos con la conseguente morte dell’umanità intera, infatti, continua a farsi sempre più aspra e ad indebolire sempre di più le fila dei “buoni”. Sì, metto la parola buoni fra le virgolette perché non è che lo siano poi tanto, in fondo stiamo pur sempre parlando di sovrumani con la coscienza non proprio limpida e le mani non del tutto pulite come nel caso del protagonista di questa nuova avventura.

Yamir è un umano che ha abbracciato la negromanzia diventando sempre più potente a discapito della sua umanità. Avvalendosi delle anime nere dell’inferno sta facendo di tutto per aiutare Guardiani e Demoni a scongiurare il ritorno del Caos sulla terra anche se non sono ben comprensibile le sue motivazioni, forse nemmeno a se stesso. È stato presente nella serie fin dall’inizio ma di lui si è riuscito a scoprire ben poco visto che gli aleggiava intorno sempre un’aura nebulosa, a tratti talmente fitta e scura da impedire di vedere qualsiasi spiraglio di luce. Ciononostante, avevo sempre avuto la sensazione che ci fosse ben più dell’oscurità in lui e leggendo la sua storia, poco alla volta, è venuto fuori il ritratto di qualcuno che ha accettato di accogliere le ombre per non essere più alla mercé di nessuno. Ha sofferto troppo in vita sua per questo motivo ed è per questo che non può assolutamente accettare il fatto che un ospite indesiderato abbia preso possesso della sua mente. Niente e nessuno può dirgli cosa deve e cosa non deve fare e quella “cosa” nella sua testa ultimamente sembra sempre volergli imporre qualcosa, sbeffeggiandolo o, semplicemente, irritandolo. Deciso a liberarsi di questo ospite indesiderato una volta per tutte lo evoca con uno dei suoi incantesimi per trovarsi davanti un Incubus dalle forme sinuose e dalla bellezza provocante. Yamir la odia fin dal primo istante ed è deciso più che mai ad eliminarla dalla sua vita in ogni modo possibile anche se questo dovesse significare farsi annientare completamente dalle anime nere dell’inferno che vogliono soggiogarlo.

Agrat, è un Incubus, una sorta di demone che sopravvive grazie al sesso da cui trae la sua forza vitale sottraendola all’amante del momento. Decisa a sfuggire alle anime nere dell’aldilà non ha trovato altro mezzo per farlo oltre a quello di legarsi all’anima di un negromante per salvare se stessa ma anche lui dal soccombere per sempre al male. Non sto qui a raccontarvi la sua tragica storia, vi basti sapere che nonostante quello che si possa pensare del suo retaggio, Agrat è quanto di meglio poteva capitare nella vita di Yamir che sta perdendo completamente la sua umanità. Solo che lui, povero infelice, non è disposto a cedere di un millimetro provocando non poco dolore alla donna.

Mi sembra di ripetermi quando, ad ogni nuovo libro di questa serie, penso che sia il più bello in assoluto ma è vero per ognuno dei quattro titoli letti fino ad ora perché ogni singolo personaggio creato dalla penna dell’autrice è un piccolo capolavoro. Tutti loro hanno una gamma infinita di peculiarità, l’autrice da loro una forma, una identità, un ruolo all’interno della storia ma non si ferma lì, assolutamente no. Lei fa di tutto per indagare a fondo nella loro psiche, mettendo a nudo le loro anime e tirandone fuori ogni aspetto, quello bello e quello brutto, quello che irrita e quello che affascina. Yamir non è una bella persona, con Agrat è spietato nonostante il fatto che la donna metta a repentaglio la sua stessa vita pur di salvarlo, eppure, personalmente, non ho potuto fare a meno di sentirmi lega a lui, a quel suo non essersi sentito mai libero, a quel suo volere ad ogni costo esserlo senza rendersi conto che la libertà è da cercare prima di tutto in noi stessi. Yamir è un uomo chiuso in se stesso, uno che non permette a nessuno di avvicinarlo e che pur di rimanere libero sarebbe disposto a sacrificare tutto, eppure, quando si rende conto che qualcuno potrebbe dare la propria vita per lui trova la forza di guardare a fondo in se stesso e di venire a  patti con quello che è stato e quello che potrebbe essere se si aprisse di più.

Per la quarta volta successiva non posso fare a meno di dare il voto più alto in assoluto per il semplice motivo che questa serie non finisce mai di stupirmi e affascinarmi, non dimentichiamoci, infatti, che c’è sempre il filone principale della storia da tenere presente e l’autrice è bravissima a tenere vivo l’interesse non solo per la coppia principale ma anche per quelle che sono state protagoniste nei libri precedenti. E poi, c’è ancora il grande mistero legato alla prima coppia in assoluto che, libro dopo libro, sembra assumere una connotazione più precisa e più spaventosa di quanto avessi pensato all’inizio. Insomma, se amate le storie paranormali questa serie è davvero imperdibile, ricca di colpi di scena, con personaggi che si conquistano facilmente un posto nel cuore del lettore, il tutto racchiuso in una perfetta cornice linguistica dove è pressocchè impossibile trovare errori.

smeraldo

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