Crazy di Kylie Scott
Eric ce l’ha messa davvero tutta per meritarsi la fama di donnaiolo insensibile e superficiale. Non vuole che le ragazze si facciano strane idee, con lui: apprezza le avventure di una notte con donne bellissime, ma non è un tipo da relazioni a lungo termine. Quando Jean entra per la prima volta nel locale in cui Eric lavora come bartender, però, tutte le sue certezze cominciano a vacillare. Specialmente perché Jean non è intenzionata a cedere a nessuno dei suoi complimenti. Possibile che sia immune al suo fascino? Jean ha tutt’altro per la testa: aspetta un bambino e ha deciso di cambiare città per dedicare tutta sé stessa alla nuova vita che porta in grembo. Di sicuro non ha alcuna intenzione di perdere tempo dietro al donnaiolo di turno, anche se…
Crazy di Kylie Scott, terzo volume della Serie Dive bar, pubblicato il 10 febbraio 2020, dalla Newton Compton.
Leggere un libro di Kylie Scott è sempre una specie di epifania per me, il suo modo di scrivere, i personaggi che ha creato nel corso del tempo, i momenti buffi e quelli drammatici l’hanno resa, ai miei occhi, una scrittrice sempre in grado di suscitarmi emozioni. Che si tratti di gioia, tristezza o simpatia verso questo o quel personaggio, riesce sempre a strapparmi un sorriso o una smorfia. Con “Crazy” siamo arrivati al terzo libro della serie Dive bar, spin-off della più celebre serie The Lick, dove abbiamo conosciuto e amato tutti quei fantastici musicisti che, anche in questa storia, ritornano con un piccolissimo cammeo.
Protagonista indiscusso di questa storia è Eric, sì proprio lui, il put***re per eccellenza, l’uomo responsabile di gran parte dei problemi dei libri precedenti, quello che dimentica i turni al lavoro per seguire qualche bella gonnella o che spende tutto quello che ha guadagnato per una camicia firmata. Ricordate che era lui il papà della bimba mai nata di Nell? E che in quello successivo era stato l’artefice inconsapevole dell’incontro tra Alex e Joe? Ebbene, devo dire che Eric non aveva suscitato in me grandi simpatie nelle storie precedenti. Il suo essere un buontempone che corre dietro a tutto quello che respira senza curarsi più di tanto di quanti gli stanno intorno, non ne faceva il candidato ideale per una storia tutta sua e, invece, poco per volta mi sono dovuta ricredere. E non perché si scopre che è un personaggio che è diventato quel che è perché ha vissuto chissà quali traumi infantili. No, lui è proprio così. Sempre con la testa tra le nuvole e le mani sotto la gonna di qualche donna. Gli piace la vita che conduce e, anche se tutti hanno da ridire, a lui le cose stanno bene così come stanno. O almeno è così che la pensa fino all’arrivo di una bellissima giovane che non si lascia minimamente incantare dal suo repertorio da consumato sciupa femmine. Eh no, Jean ha ben altro per la testa che pensare a quel bel ragazzo tutto tatuato e dai capelli lunghi. Si è trasferita a Coeur d’Alene per prendersi cura, nel migliore dei modi, della bambina che deve nascere tra qualche mese e niente potrà allontanarla dall’obiettivo. Certo è sola, non ha un compagno né una famiglia che la sostenga, ma la sua forza di volontà è incrollabile. È una maniaca del controllo e con le sue liste per tenere tutto monitorato mi ha suscitato tanta tenerezza perché spesso andavano a cozzare con una realtà che cambia le carte in tavola da un momento all’altro. Come quando, convinta di avere solo un forte mal di schiena, deve invece accettare che la bambina ha deciso di arrivare prima di quanto stabilito. Ed è in questa occasione che avrà accanto un Eric spaventato ma allo stesso tempo consapevole di dover fare le cose per bene. La nascita della bimba, a cui lui assiste come compagno di parto, scatena in lui tutta una serie di emozioni che iniziano a fargli capire che forse, ma solo forse, dalla vita vuole ben altro che l’ennesima donna di una notte. Della trama non aggiungo altro anche perché ci sono delle scene dolcissime con protagonisti Eric e la piccola Ava che vi faranno venire gli occhi a cuoricino. Vorrei invece parlarvi delle impressioni che ho avuto dell’intera storia.
Non era semplice farci piacere un personaggio come Eric e, invece, l’autrice ha saputo dargli un anima migliore di quella che pensavo avesse nei libri precedenti. Il senso di colpa che si porta dietro per quella figlia mai nata, il fatto che da tutti sia considerato solo un grande co***ne e l’arrivo di questa ragazza bellissima e incinta, gli danno modo di fare un po’ di luce nei suoi sentimenti. Di capire che ci sono altre priorità, che se si impegna può diventare migliore di quello gli altri pensano di lui. In questo libro, Eric finalmente cresce, diventa quell’uomo che avrebbe dovuto essere già da un po’ di tempo, e lo fa immergendosi completamente nella vita di queste due donne, madre e figlia, che sono entrate in punta di piedi nella sua vita e che lui, giorno dopo giorno è restio a lasciar andare. Devo ammettere che le sue insicurezze, il suo voler essere presente per Jean e Ava, il suo stare attento a non superare mai i limiti con quella ragazza bellissima che ormai desidera più di se stesso, me lo hanno fatto apprezzare decisamente un po’ di più e, vi convesso, di aver odiato parecchio il modo in cui tutti lo trattano. Certo, ha fatto degli errori, forse anche belli grossi, ma l’atteggiamento di alcuni dei suoi amici e, soprattutto quelli di Nell, in alcuni casi, mi hanno davvero indispettita. La sua è una presa di coscienza graduale e forse anche per questo motivo la storia mi è risultata un po’ lento rispetto agli altri libri dell’autrice che, in questo caso, si è concentrata troppo sulla “redenzione” del personaggio di Eric tralasciando il personaggio femminile a cui ha dato prima il ruolo di madre e poi quello di seduttrice fin troppo audace, tralasciando a mio parere, un approfondimento maggiore.
Ma, tutto sommato, a mio parere, pur non essendo un libro che rimarrà tra le letture migliori degli ultimi mesi, merita comunque di essere letto, vuoi perché Eric è uno spasso con le sue elucubrazioni mentali, vuoi perché il lettore ha modo di rivedere i protagonisti passati e sbirciare per un attimo nelle loro vite per sapere cosa stanno combinando anche perché, almeno al momento, non sono previsti altri libri.