Convict me: Le catene dell’amore di C. Hallman e J. L. Beck

Lei era la verginella timida in cerca di ribellione. Io ero una mina vagante.

Sono il cattivo ragazzo da cui i genitori vi mettono in guardia. Sono stato in prigione, ho ucciso per qualcuno che amavo, e ora sto faticando al college.

Poi la vedo: è dolce, così ingenua da farmi star male, e naturalmente è bella. Mi teme dall’istante stesso in cui i nostri occhi si incrociano, ma dietro la paura c’è la curiosità.

Da quel momento in poi, sono consumato dal bisogno di renderla mia, di reclamarla, ma quando il passato e il futuro si scontrano, correrò il rischio di tornare in prigione per proteggere un’altra persona che amo?

Convict me: Le catene dell’amore di C. Hallman e J. L. Beck, primo volume mafia romance della serie “The Rossi Crime Family” pubblicato il 13 maggio dalla Triskell Edizioni

Un nuovo duo arriva sugli scaffali delle nostre librerie e lo fa dando il via ad una serie di romanzi tutti autoconclusivi incentrati su una famiglia mafiosa. In questo romanzo, che può considerarsi il libro “pilota” della serie, il protagonista, Hero, è un semplice soldato  che si innamora perdutamente al primo sguardo e al primo bacio di Elyse, la sua ingenua tutor.

Hero è un personaggio intenso, oscuro, pericoloso, pieno di rabbia e per nulla pentito di quello che è diventato. Era solo un ragazzino quando ha commesso un omicidio, non se ne pente e, anzi, lo rifarebbe altre mille volte senza pensarci su nemmeno per un minuto. Eppure, alla vista di quella giovane donna che ha le fattezze di un angelo, quella coscienza che pensava di non avere più, alza la testa e lo costringe a scavare dento di lui e dentro i suoi sentimenti.

Elyse, è la classica brava ragazza che, vista con gli occhi di Hero, sembra non conoscere nulla del mondo reale. Beh, se per certi versi è del tutto vero, per altri è esattamente l’opposto. Cresciuta in una famiglia che definire disfunzionale sarebbe poco, almeno per quanto le autrici ci fanno intravvedere, anche la giovane ha visto la sua parte di brutture. Il padre è uno di quei sacerdoti folli che credono che la donna stia  bene solo in casa lavorare e in chiesa a pregare. Ma Elyse ha avuto l’ardire di disubbidire ai suoi dettami e grazie alla sua caparbietà è riuscita ad andare via di casa per frequentare il college. Per non pesare sui genitori  e pagarsi gli studi da sola, ha accettato di fare da tutor ad altri studenti e il primo sarà proprio Hero, il bad boy per eccellenza.

Il loro primo incontro è fuoco allo stato puro, un’attrazione che va al di là della ragione. Guardarla e innamorarsene per Hero è un attimo. Volerla per se, rivendicarla e sentire in modo viscerale di doverla proteggere da tutto e tutti, anche e, soprattutto, da se stesso è qualcosa di istantaneo. Elyse non vede in lui una minaccia, nemmeno quando è evidente che lo sia, per lei è semplicemente un eroe come il soprannome che porta. Ma potranno mai essere una vera coppia? La luce di Elyse potrà sconfiggere l’oscurità di Hero? Beh, lo vedrete da sole.

Ora, passando alle cose importanti vi dirò cosa mi è piaciuto e cosa no di questo libro. Sicuramente ho apprezzato moltissimo il fatto che per una volta la parola “mafia” non sia stata associata a pizza, mandolino, tovaglie a quadretti e a tutti quegli stereotipi a cui si aggrappano tantissime autrici d’oltre oceano quando devono parlare di un tema scottante come questo. Giuro, è stato liberatorio. Inoltre, mi è piaciuta tanto anche la coerenza del personaggio di Hero, ha le mani sporche, sa di non essere proprio una bella persona, ma lui è quello che è, e non si piange addosso. L’unica cosa di cui è convinto fino al midollo è che proteggerà la sua Elyse anche a costo di rimetterci la vita, pur continuando a fare la vita che fa.

Bella anche l’evoluzione dei personaggi: partendo da un Hero arrabbiato e feroce che, poco alla volta, ci fa entrare nella sua vita mostrandoci tutte le ferite subite e con un’eroina che sembra troppo fragile e ingenua per sopportare tutto quello che le è capitato da quando Hero è entrato nella sua vita, e che, invece, si dimostra più determinata e coraggiosa di quanto ci si possa aspettare.

Di contro posso dirvi che avrei preferito sapere qualcosa in più sulla famiglia di Elyse, capire i loro motivi e, invece, le autrici sono state molto sintetiche, privandoci di una visione più ampia della storia della giovane. Alcuni passaggi del libro sono un po’ troppo semplicistici, avevano bisogno di qualche approfondimento in più. Ho fatto un po’ fatica a sopportare anche le scene sensuali  che, a mio parere, sono state fin troppe, ma alle estimatrici del genere piaceranno di sicuro.

Detto questo, posso affermare tranquillamente che siamo in presenza di un buon inizio di serie, la lettura è stata scorrevole e veloce e l’introduzione del prossimo personaggio mi ha convinto a leggere anche i libri successivi. Pertanto, il mio consiglio è di regalarvi un pomeriggio di relax, di prepararvi  una bella bibita ghiacciata per mitigare il fuoco della lettura e lasciarvi sedurre da Hero e la sua Elyse.

e mezzo

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