Conquista di Joanna Chambers
Sono cinque mesi che David Lauriston è ospite a Laverock House, la tenuta
di campagna di Lord Murdo Balfour, e in questo lasso di tempo ha recuperato la salute fisica e la fiducia in se stesso, conoscendo anche, grazie alle attenzioni del padrone di casa, una felicità e un appagamento mai immaginati prima.
David è però consapevole che presto dovrà rinunciare a tutto ciò e riprendere la propria professione di avvocato a Edimburgo, così come Murdo dovrà tornare alla sua vita di Londra. Ma quando Patrick Chalmers, vecchio amico e mentore ormai sul letto di morte, convoca David al proprio capezzale, entrambi gli uomini non possono fare a meno di pensare che il giorno del distacco sia giunto prima di quanto avrebbero voluto.
Chalmers chiede a David di occuparsi in sua vece di un’ultima faccenda: assicurarsi che Elizabeth, sua figlia, possa contare su un vitalizio. Per esaudire quel desiderio, David è costretto a recarsi nella capitale inglese, ovviamente accompagnato dal suo titolato angelo custode.
Non appena i due uomini arrivano nella residenza cittadina dei Balfour, vengono raggiunti dal padre di Murdo, il quale, fedele alla propria fama di spietato manipolatore, rivela a David un segreto che scuote il giovane fin nel profondo. A peggiorare la situazione sopraggiunge la scoperta che Elizabeth corre un rischio molto più grande di quanto Chalmers avesse immaginato e, ancora una volta, David non si tira indietro, anche a costo di mettere a repentaglio la propria incolumità.
Conquista di Joanna Chambers, 3° ed ultimo volume della serie Enlightenment, pubblicato il 10 dicembre 2019 dalla Triskell Edizioni
Smeraldine mie, vi confesso che sono un po’ triste per essere arrivata alla fine di questa trilogia e aver dovuto lasciar andare questi due splendidi personaggi creati dalla penna di Joanna Chambers. Con la loro storia, Murdo e David, mi hanno fatto compagnia per parecchi mesi. Con loro ho guardato lo sbocciare dei fiori a primavera, mi hanno fatto soffrire il calore del sol leone di agosto e, infine, hanno riscaldato il mio cuore a dispetto dei primi freddi dell’inverno. E le loro vicende hanno rispecchiato in pieno il susseguirsi delle stagioni. Con il primo libro, fra questi due uomini così diversi fra loro è sbocciato qualcosa di indefinibile, dolce e struggente allo stesso tempo. Nel secondo hanno potuto iniziare a dare un nome a quel desiderio che li spinge a sfiorarsi, a stare insieme, senza vergognarsi e con la parte finale della storia hanno sciolto gli ultimi pezzi di ghiaccio che circondavano i loro cuori, regalandomi momenti di pura dolcezza.
Ma veniamo a noi e vediamo dove eravamo rimasti. Dopo l’incidente che ha quasi ucciso David, il bell’avvocato e Murdo si sono trasferiti a Laverock, la tenuta di campagna del nobile scozzese, dove hanno trascorso momenti di pura beatitudine pur continuando a nascondersi agli occhi del mondo. D’altronde oltre al fatto che i tempi sono quello che sono, una parte di David rimane sempre attaccata all’idea che è tutto bianco o nero, che prima o poi tutto finirà. Certo, con l’aiuto di Murdo ha iniziato a riconoscere l’esistenza di qualche lieve sfumatura di grigio, ma in lui è forte la convinzione che ben presto la parentesi bucolica finirà e dovrà abbandonare il suo amante per sempre. Ci sarebbe la possibilità, paventata tempo prima da Murdo, di vedersi una volta l’anno, dopo che lui si fosse sposato, ma Davy non farebbe mai una cosa simile, quindi, per evitare di soffrire è più che convinto di doversi allontanare dall’uomo una volta per tutte. Benchè non voglia, l’opportunità di mettere fine a questi mesi di serenità arriva prima di quanto lui si aspetti. Un amico di vecchia data lo chiama al suo capezzale e Davy non può fare altro che accorrere in suo soccorso. Ma Murdo non ha intenzione di lasciarlo ad affrontare da solo eventi che si preannunciano burrascosi e pericolosi. I due, quindi, partono alla volta di Londra per dare soccorso ad un’altra coppia infelice. Nella capitale inglese ci saranno nuovi pericoli, vecchie conoscenze che ritorneranno, la scoperta di verità nascoste e la realizzazione, da parte di entrambi, che forse tutto quello che avevano creduto di desiderare prima di incontrarsi non ha nessun valore se non si può essere felici accanto alla persona che si ama, perché “L’amore non dovrebbe essere negato” Una delle frasi più belle del libro che dà modo a David di aprire gli occhi e dire a se stesso e al compagno finalmente la verità.
Devo dire che questo terzo libro è molto più introspettivo dei precedenti, in esso ho trovato finalmente quelle emozioni che nei primi due volumi erano state solo accennate. Qui, ognuno dei due rivela tutta la propria fragilità e la propria insicurezza nei confronti dell’altro. David lo fa cercando di nascondere l’affetto che nutre per quell’uomo che lo ha conquistato fin da quel primo sguardo scambiato a lume di candela, in una locanda tre anni prima. Un affetto che sta facendo crollare tutte le barriere che ha costruito intorno al suo cuore per proteggersi dal dolore della perdita. Lui, sempre così ligio al dovere, sempre pronto a sacrificarsi e a colpevolizzarsi si rende conto che una volta crollate quelle barriere sarebbe destinato solo alla sofferenza più atroce. E Murdo, il nobile impenitente e sarcastico si protegge nascondendogli fatti importanti per paura di perderlo per sempre. Vedere, grazie all’accuratezza del modo di scrivere dell’autrice, l’incertezza brillare nei loro occhi, o sentire la paura nel timbro della loro voce, in alcuni momenti mi ha davvero commosso. Soprattutto perché mi ero chiesta fin dal primo libro come avrebbero potuto vivere il loro amore in una realtà così piena di sussiego e boria, come la loro. Che poi a ben pensarci non è che oggi sia tutto rose e fiori. Quindi gran plauso all’autrice per aver dato loro l’unica possibilità che potessero avere nei loro frangenti.
Comunque se di solito in una lettura uno dei personaggi mi colpisce più dell’altro, vuoi per un carattere che reputo più simile al mio, vuoi perché compie qualche atto che mi suscita tenerezza, così non è stato in questo atto finale. Perché, sono stati entrambi perfetti in ogni singolo gesto compiuto. Credo di aver trovato in questo libro le più belle dichiarazioni d’amore che si possono scambiare due persone che si amano come loro, capaci di rinunciare a tutto pur di poter stare insieme, in grado di fregarsene dell’opinione altrui e intraprendere una strada, che se per tanti può risultare ardua e pesante, per loro è soltanto un peso gravoso che hanno avuto il coraggio di togliersi dalle spalle per poter vivere con serenità e pace il loro amore.
“Prima di te. Non che fossi proprio infelice. Avevo dei progetti. Degli obiettivi. Cose da raggiungere. Ma…Si fermo, poi aggiunse, semplicemente: Tu, mi rendi felice…”
Concludo consigliandovi di leggere l’intera trilogia che vi appassionerà con la storia d’amore di due personaggi di estrazione e mentalità completamente diversa, vi affascinerà per le descrizioni accurate dell’autrice che ha fatto un’analisi obiettiva di un periodo storico pieno di tumulti sociali, vi commuoverà per gli ideali perseguiti da David e vi strapperà qualche sorriso per il sarcasmo di Murdo.
Per quanto mi riguarda ho ripreso tra le mani il primo volume proprio ieri sera per rileggere tutta la trilogia ex novo.