Con te e nessun altro di Sophie Jordan
The Ivy Chronicles Series
Autrice bestseller del New York Times
Che cosa succede quando una ragazza a cui nessuno dice no incontra un ragazzo capace di resisterle?
Emerson ha un dono. Sa flirtare, è sempre a suo agio in mezzo alla gente e non ha mai trovato un uomo in grado di resistere al suo sorriso magnetico. Ha solo tre regole ferree da rispettare nella vita: mai mostrarsi vulnerabile, mai innamorarsi, avere il controllo del gioco. Ma poi è arrivato Shaw, così sexy e diverso dai colletti bianchi che Emerson frequenta di solito. La cosa peggiore è che sembra non essere toccato dal suo fascino. Dopo averla salvata da una brutta situazione in un locale, infatti, non ha nemmeno accennato a provarci. Anzi, l’ha chiamata “civetta” e l’ha spedita a casa. Per Emerson è come aver ricevuto una sfida e adesso la sua missione è farlo cadere ai suoi piedi. Ma per farlo, forse sarà costretta a infrangere tutte le sue regole…
«Vi farà innamorare.» Jennifer Armentrout
Recensione di Esmeralda – Con te e nessun altro di Sophie Jordan, in uscita oggi, 27 agosto, grazie a Newton Compton.
Al primo volume della Ivy Chronicles series, L’inizio del gioco, pubblicato nell’estate del 2016, avevo dato un giudizio molto alto (era esattamente ciò di cui avevo bisogno in quel momento) per cui le mie aspettative su questo titolo erano elevate. Non che pretendessi un capolavoro, sia chiaro, sono consapevole che sto parlando di rosa, ma in un new adult esigo che lasci il segno.
La storia è carina, per carità, ma i due protagonisti non sono riusciti a entrare nelle mie grazie come avrei voluto.
Emerson è una ragazza che finge di essere ciò che non è. Una party girl sempre alla ricerca dello sballo, del divertimento sfrenato e della perversione. Questo è il volto che mostra al mondo intero, perfino alle sue migliori amiche, convinte che lei ami vivere così e che, nonostante vorrebbero vederla felice e appagata al fianco di un bravo ragazzo, non fanno nulla per forzare la mano credendola felice in quel modo.
Quella di Emerson, come spesso accade, è solo una copertura di facciata, in realtà teme l’amore e difficilmente riesce a lasciarsi andare con qualcuno (anche con le sue migliori amiche, di cui si fida ciecamente) ma non è la ragazza folle e disinibita che vuol far credere, le piace flirtare, ridere, bere e ballare, ma non può certo essere definita una ragazza facile, anche se le voci che girano sul suo conto fanno intuire esattamente questo.
Una sera si ritrova in un bar di motociclisti, decisamente malfamato, in cui non si trova per nulla a proprio agio a dover scansare le avance di un tipo rozzo e insistente. In suo soccorso arrivano degli “amici” e da questo incontro si scatena una rissa da cui riesce a uscire indenne unicamente grazie all’aiuto del sexy Shaw.
Shaw si prende cura di lei portandola a casa sua e cedendole il suo letto dandole modo di riprendersi dalla sua sbronza colossale. La mattina dopo Em si sveglia disorientata non riuscendo a comprendere dove possa trovarsi in quel momento e come possa essersi conclusa la precedente serata alcolica.
Ciò che le rimane impressa è la quiete di quel luogo magico con il lago ghiacciato e questo ragazzo che è stato così gentile da aiutare un’estranea a cui non doveva assolutamente nulla.
Shaw l’accompagna al campus e, dopo una doccia ristoratrice, Emerson decide di rifugiarsi in atelier, l’unico luogo al mondo in cui permette alla maschera che indossa di cadere. Dopo aver dipinto per ore si rende conto che il quadro raffigura la quiete della vista dalla finestra di Shaw e, particolare anco più inquietante per chi come lei rifugge ogni legame, un particolare del viso del ragazzo.
Il primo istinto è di cancellare il quadro mettendolo tra le tele da recuperare, ma sente di non poterlo fare a cuor leggero, tanto meno dopo che la sua professoressa le dice senza mezzi termini che è la prima volta che oltre alla tecnica riesce a scorgere delle emozioni in un suo dipinto.
Emerson è certa che non rivedrà più Shaw, in fondo non hanno nulla in comune, ma il destino non la pensa così e i loro cammini torneranno a incrociarsi dopo pochissimo tempo.
Shaw è interessato a Em, alla vera Em ed è certo che lei sia molto diversa rispetto a ciò che mostra. Ok, le piacere flirtare e stuzzicare i ragazzi, ma Shaw sa per certo che di lui ha troppa paura e vuole scoprire il perché.
Come può una ragazza così avvenente, simpatica, sfacciata sicura di sé ritrarsi davanti a lui come se fosse “pericoloso” per lei?
Shaw ed Emerson sono due protagonisti che raccolgono nelle loro caratterizzazioni parecchi cliché del genere romance e questo può essere sia un bene che un male, da un lato è rassicurante, dall’altro rischia di rendere tutto molto, a volte troppo, ripetitivo e scontato.
Shaw è un sexy motociclista che lavora in un’officina e sogna di aprirne una tutta sua solo per moto, ma il passato di Shaw non è lineare come potrebbe sembrare, lui è un ex marine che ha abbandonato l’esercito dopo una missione andata male e che da quando è tornato non ha mai ricominciato davvero a vivere.
Emerson è rimasta profondamente ferita da un evento del suo passato che coinvolge la madre. Una mamma anaffettiva che non le è mai stata vicina e ha sempre anteposto la propria felicità al bene della figlia. Tutto questo l’ha segnata e le ha fatto erigere delle barriere per non rischiare più di soffrire.
La storia è carina e lo stile dell’autrice fluido, ma di innovativo non c’è nulla che possa portarmi a valutarlo più di tre stelle. Si legge in pochissimo e questo è un pregio, ma non ti lascia molto. Che sia colpa mia? Che abbia bisogno di disintossicarmi dal romance? Chissà.
nuuuu, lo leggerò perché come te ho amato il primo della serie. Che peccato
magari sono io, è davvero carino, ma gli manca qualcosa. Sono curiosa di conoscere il tuo pensiero <3