Con la pioggia d’autunno di Paoletta Maizza
Trama Un viaggio, due mondi che si incontrano. Giulietta, giovane e arrabbiata con la vita, Jean uomo solitario e schivo. La Puglia, la pioggia, la famiglia, il passato e il presente che si incrociano in un puzzle di coincidenze che porteranno solo a un punto, all’amore. A dispetto di ogni cosa, persino degli ostacoli del cuore e delle scelte obbligate, Giulietta e Jean si diranno mai “ti amo”? Capiranno che la vita è fatta di sorprese e di rinascita?
Recensione di Veronica – Cosa mi ha spinto a leggere il romanzo Con la pioggia di autunno di Paoletta Maizza? In primis il titolo, che sembrava evocare qualcosa di magico e la cover con i fantastici campi di lavanda sullo sfondo, che io adoro.
Avrà saputo la scrittrice confermare la mia prima impressione?
Il romanzo ci presenta due protagonisti all’apparenza molto diversi ma in fondo più simili di quello che loro stessi credevano.
Giulietta è una giovane ragazza di 21 anni in fuga da sé stessa, dall’amore sbagliato, da scelte che sembrano pesarle; Jean è un affascinante scrittore di 36 anni che cerca di rimarginare le ferite di un matrimonio concluso con la morte di sua moglie Chiara e forse non così felice come si credeva.
Giulietta vive a Parigi e si reca in Puglia per il funerale di suo nonno materno, approdando così in un mondo del tutto nuovo per lei, dai profumi e colori sconosciuti. Ad attenderà, una famiglia che non conosce e che non parla la sua lingua, ma a lei questo poco importa, perché questo viaggio è quello che ora le occorre per fuggire, per allontanarsi un po’ e ritrovare sé stessa, e magari riequilibrare il logoro rapporto con sua madre. In casa di sua nonna conosce Jean che scopre essere il vedovo di sua cugina Chiara. Tra i due c’è subito empatia, come fossero legati da un filo invisibile, perché entrambi hanno una cosa in comune: hanno smesso di credere nell’amore.
“Sono qui, in questa terra, catapultata in un mondo fantastico, dove potrei far guarire il mio cuore definitivamente. Dove potrei illudermi di essere diversa da quella che sono. Potrei … devo capire se è quello che voglio sul serio”
Jean e Giulietta, nonostante la differenza di età, scoprono una strana attrazione tra loro, che va oltre l’aspetto fisico; sentono subito che sarà difficile gestire un rapporto “tra amici”, e continue coincidenze li portano uno sulla strada dell’altro, rendendo complicato nascondere ciò che provano. Ma Jean non solo deve accettare di essersi preso una cotta per una ragazza molto più giovane, deve anche fare i conti con la mentalità chiusa degli abitanti del sud Italia, che troverebbero sconveniente vederlo per il paese insieme ad una ragazzina più giovane e soprattutto cugina della moglie.
“no … no … il piano era fare amicizia così da cercare di mediare questa strana situazione che si crea fra noi due ogni volta che ci avviciniamo. […]
Pensa a cosa direbbero di te … qui non siamo a Parigi, siamo a casa della famiglia di tua cugina, a casa di tua nonna, dei nostri parenti. Anche se sono il suo vedovo … la parentela qui è come un contratto a vita che non si può scegliere mai.”
Riusciranno Giulietta e Jean a rispettare la convenzione insita nei loro parenti e stare lontani? Complice un ballo, una romantica canzone e la pioggia autunnale, i due scopriranno di essere due metà che combaciano perfettamente. Giulietta era andata in Puglia per fuggire da un rapporto sbagliato, da una vita che forse le sembrava essere quella che voleva, e da una madre che l’ha abbandonata quando era piccola. Jean con il cuore in pezzi era convinto di non poter più amare nessuno, il suo sorriso era ormai spento ha ritrovato voglia di esistere solo grazie a Giulietta.
La prima parte del romanzo si svolge in Puglia, durante l’autunno, quando il sole ormai non è più così caldo e le piogge iniziano a fare il loro ingresso portando ancora con sé il profumo dell’estate. E quanto sa essere romantica la pioggia? Credetemi in questo romanzo scoprirete quanto un acquazzone possa farci stare con il fiato sospeso.
Nella seconda parte invece i nostri protagonisti faranno ritorno in Francia, ma non insieme. Ma Giulietta ha trovato la chiave per aprire il suo stesso cuore, ha trovato colui che le ha insegnato cos’è l’amore e non è disposta a lasciarlo andare. Intraprende così un viaggio alla ricerca di Jean verso la Normandia, nella sua città natale per poi tornare a Parigi. Giulietta vuole stare con Jean, proprio lei che credeva che l’amore esistesse solo nei romanzi, ora si trova a fare cose che non pensava di poter fare solo per confessare a lui, ad alta voce, i suoi sentimenti. Riuscirà Giulietta a trovare Jean e capire se la loro storia può nascere? Non vi svelo oltre, starà a voi scoprirlo leggendo il romanzo di Paoletta.
” Anche se non ce lo siamo detti c’è qualcosa di profondo fra noi, qualcosa che non posso dire. Dirlo sarebbe come ammetterlo, provarlo significa che resta un mio segreto a cui neanche Jean può aver accesso. dirlo sarebbe come farlo morire …credo”
L’autrice ha saputo descrivere molto bene i luoghi in cui si svolge la storia, è riuscita soprattutto a trasmettere colori e profumi che hanno catturato la mia attenzione, anche se personalmente non sempre amo i romanzi con lunghe scene descrittive che rischiano di rallentare la lettura, preferisco i dialoghi dove c’è un confronto diretto.
I personaggi sono ben descritti dal punto di vista caratteriale e la loro personalità spicca in ogni pagina. Il romanzo è scritto in prima persona, dal punto di vista di Giulietta, non nego che vista la differenza di età mi sarebbe piaciuto leggere anche qualche capitolo dal punto di vista di Jean.
Ad ogni modo faccio i complimenti a Paoletta perché quando la storia riguarda una ragazzina ed un uomo maturo si rischia di banalizzare tutto, invece lei ha saputo trattare temi importanti che riguardano una realtà che ha toccato molti di noi. “Con la pioggia d’autunno” è la storia di chi si sente perso e all’improvviso ritrova sé stesso, il suo posto nel mondo, il suo posto accanto a qualcuno.
Ciao Paoletta eccoci qui con qualche domanda da lettrice curiosa:
ho letto che “come pioggia d’autunno è stato un romanzo che ci ha messo un po’ prima di vedere la luce; un romanzo a cui lavoravi da un po’, cosa ti ha frenato maggiormente?
La storia di Giulietta e Jean è molto delicata e particolare, molti dei sentimenti della protagonista vengono da me, lei mi somiglia molto. Per cui forse la difficoltà stava nel riuscire a rendere perfettamente quello che volevo dire senza cadere nel banale.
Il tuo romanzo si sviluppa per una prima parte nella calda e accogliente puglia e nella seconda i nostri protagonisti si trovano a Parigi, come mai la scelta di due mondi così differenti?
Perché i due protagonisti sono come due mondi opposti ma che si completano proprio per questo. La puglia e Parigi sembrano distanti ma in realtà sono magici e pieni di storia entrambi.
Giulietta è una giovane ventenne alle prese con la crescita, alla scoperta di sé stessa e del bello che la vita può offrire, Jean è invece un uomo maturo con molta esperienza alle spalle. Ritieni che una coppia come la loro possa ritrovarsi anche nella vita reale o è un modello da romanzo?
Penso che possano benissimo ritrovarsi nella realtà di tutti i giorni, infatti proprio i loro limiti e le loro debolezze, che sono totalmente vere, fanno sì che diventino perfetti l’uno per l’altra.
Questo è il tuo terzo romanzo pubblicato. Quanto è cresciuta Paoletta scrittrice ?
Paoletta è cresciuta molto trovando il coraggio di mettersi in gioco con quello che racconta e che pensa, senza temere il giudizio di chi legge. Credo che Con la Pioggia d’Autunno sia molto più maturo e che segno l’inizio di qualcosa di speciale.