Come le cicale. Non c’è niente di sbagliato in quello che sei di Fiore Manni
Il primo anno delle medie è terminato, eppure Teresa si sente ancora una bambina, con i capelli sempre arruffati e le ginocchia perennemente sbucciate. È come se fosse rimasta indietro.
E quando arriva alla casa al mare dove ogni anno trascorre le vacanze, scopre con stupore e tristezza che anche lì è destinata a sentirsi quella fuori posto, inadeguata: le compagne di gioco di una vita ora sono interessate solo allo smalto e ai ragazzi, il rapporto con il suo migliore amico è improvvisamente complicato, e tutti sembrano essere cresciuti tranne lei. Dov’è la sfavillante Terry, la versione di sé sicura e matura, che aspetta da tempo?, si chiede ogni giorno guardandosi allo specchio.
Ma proprio quando Teresa si è ormai rassegnata a trascorrere un’estate terribile, ecco comparire Agata. Dolce e forte al tempo stesso, sincera, gentile e bellissima, conquista subito l’affetto e la simpatia di Teresa. E molto più: le fa battere forte il cuore, sudare le mani, sognare il primo bacio…
Un romanzo che con delicatezza e sincerità cattura la protagonista proprio mentre si trasforma e si cerca, divisa tra la paura di conoscersi e il desiderio fortissimo di emozionarsi.
Come le cicale. Non c’è niente di sbagliato in quello che sei di Fiore Manni, libro per ragazzi pubblicato il 25 maggio da Rizzoli.
Impossibile non amare questa lettura dall’inizio alla fine, impossibile non sentire i timori di Teresa, le sue difficoltà nell’affrontare un percorso che dovrebbe essere naturale, ma che ancora oggi è ricco di ostacoli, perché scoprire la propria sessualità fa paura e durante l’adolescenza non sempre si hanno i mezzi per comprenderla.
Teresa ha appena finito il primo anno delle medie, è arrivata l’estate e con lei la spensieratezza che la contraddistingue da sempre. Teresa è in trepidante attesa di scoprire che estate l’aspetta, lei si sente quella di sempre, la ragazzina che si diverte a giocare a calcio coi maschi e a correre a perdifiato fino a buttarsi in acqua col suo costume che le va un pochino stretto perché è cresciuta nonostante non sia ancora sviluppata come le sue compagne di classe. Ha paura di scoprire come troverà i suoi amici di sempre, i ragazzi con cui trascorre le vacanze da quando ne ha memoria.
Ad attenderla non ci sono buone notizie, le sue amiche non sono più come lei, pensano a profumarsi, restare pulite, sfoggiare i costumi nuovi e lo smalto appena applicato e, soprattutto, pensano costantemente ai ragazzi in un modo in cui Teresa non ha mai pensato, per lei continuano a essere compagni di gioco, non ha nessun interesse amoroso nei loro confronti.
L’estate si prospetta ben diversa da come aveva immaginato, ma un pallone finito nel cortile di una casa disabitata da tempo le fa conoscere Agata. Agata è per Teresa il sole che illumina le sue giornate, una ragazzina dolce, gentile e bellissima per cui da subito inizia a provare qualcosa che non sa definire a parole. Agata la cerca e passa con lei ogni minuto a disposizione, insieme affrontano questa estate fatta di nuove scoperte e primi amori. Loro sono le protagoniste, ma il racconto comprende tutta la compagnia di amici e il ragazzo più grande che fa girare la testa a tutte e sarà per Teresa un amico inaspettato su cui fare affidamento.
In Come le cicale ho respirato a pieni polmoni la mia adolescenza, mi ha riportato indietro nel tempo a quei momenti che purtroppo non torneranno più e che tanto amo trovare nei libri. Fiore Manni ha fatto centro perché ha messo in scena la normalità, la vita vissuta, una storia in cui tutte possono rivedersi, non solo chi sta vivendo queste emozioni adesso, ma chi come me di anni ne ha ormai trentasei e vive di soli ricordi. Ho adorato la delicatezza con cui ha raccontato la nascita di quel primo indimenticabile amore estivo, la naturalezza con cui ha messo in primo piano la cotta di una ragazzina senza dare etichette perché Teresa si innamora di Agata per come è non è una questione di sesso, lei sogna di tenerle la mano, starle accanto, dirle quanto la trova bella e ho amato il modo in cui tutto questo è stato trattato. Un romanzo che ti fa sentire tutte le emozioni della protagonista al di là della persona a cui sono rivolte, mette in scena i dubbi tipici dell’adolescenza quando dichiararsi è difficilissimo, si teme il rifiuto, non ci si piace mai fino in fondo e l’incertezza regna sovrana. Se siete alla ricerca di un libro che profuma d’estate, di mare, di libertà, di scoperte e amore Come le cicale è il libro che stavate cercando.