Come il sole all’improvviso di Paola Garbarino

Trama Poi era comparsa lei. Come il Sole all’improvviso aveva illuminato il mio buio, facendomi vedere la vastità di quella tenebra in cui mi stavo rintanando.

Il teatrale Romeo muore con un bacio.

Con un bacio, noi due stavamo rinascendo.

Filippo sembra il classico bello e dannato, impressione confermata ogni volta che sul palco recita intensamente ruoli che sembrano scritti apposta per lui, in realtà è un ragazzo segnato nel profondo da un tragico evento che ha deviato il sereno rettilineo della sua infanzia. Iscritto all’università di Dublino grazie al Programma Erasmus, ottiene, a una recita accademica, il ruolo che fu di James Dean in “Gioventù Bruciata” e conosce Sun, una strana ragazza che si nasconde dietro a un look gotico. Filippo e Sun vivono ai poli opposti del pianeta ma, nonostante le evidenti differenze, cominciano a legare, giorno dopo giorno, fino a desiderare di più. L’attrazione e i sentimenti alla base della loro amicizia impediscono a Filippo di sospettare che lei nasconda un immenso e sconcertante segreto. Per raggiungere Sun e risvegliare la ragazza di cui si è perdutamente innamorato, Filippo, come l’omonimo principe della “Bella Addormentata”, sarà costretto ad addentrarsi nei rovi della sofferenza e dei misteri.

Dalla romantica penna di Paola Garbarino, una nuova storia d’amore e di passione, per sognare il lieto fine anche nella vita reale.

Autoconclusivo, dalla stessa autrice dei bestseller Amazon “Baby Don’t Cry” e “Crazy For You” che hanno venduto migliaia di copie.

Review tour – Come il sole all’improvviso di Paola Garbarino, contemporary romance pubblicato in self lo scorso 16 dicembre 2020.

Lo so, io sto al contemporary romance come Hannibal Lecter sta all’alimentazione vegana. E all’interno di Esmeralda sono forse la meno indicata per parlare di sentimenti, o far fluire emozioni. Io che mi eccito con scene del crimine e sogno segretamente di farmi ammazzare all’interno di un thriller del mio autore preferito. Ma, Come il sole all’improvviso è arrivato a me come una sorta di segnale divino. Ero in un momento di grande stanchezza psicofisica, l’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle è stato forse il più pesante delle nostre vite, e quelle che prima erano letture capaci di farmi spegnere i pensieri non riuscivano più nel loro intento. Del nuovo romanzo di Paola Garbarino conoscevo solo il nome del protagonista, nessun altro riferimento alla sinossi, e ho deciso che volevo leggerlo. Quella che doveva essere una lettura di puro intrattenimento mi è entrata sottopelle con una potenza che non credevo possibile. Perché non mi avete detto prima quanto sia brava questa autrice, perché non mi avete mai costretta a leggere altri suoi romanzi? Di scrittrici talentuose nel panorama letterario italiano ce ne sono veramente tante, ma in pochissime ho riscontrato l’eleganza nello stile di Paola Garbarino. Un flusso di emozioni riversate su carta con grande abilità. Paola racconta quasi in modo aulico le sue storie, sa esattamente come arrivare al cuore delle lettrici.

“Come si può proseguire come prima, quando si è conosciuto il Male così da vicino? Come mai avrei potuto riprendere la mia esistenza di bambino, dopo ciò che era accaduto? Sarebbe stato come pretendere che Alice non tornasse cambiata dopo il viaggio attraverso lo Specchio.”

La vita del giovane Filippo è contrassegnata da un evento del suo passato che ha condizionato inevitabilmente la sua crescita. Era solo un bambino di sei anni, nella Genova dei primi anni ’80, quando durante un gioco innocente, perde la sua migliore amica, la metà della sua anima. A nulla valgono anni di terapie per superare il trauma, Filippo cresce come se gli mancasse una parte fondamentale, schiacciato dai sensi di colpa perché si ritiene responsabile della scomparsa della piccola Aurora. Due nomi fiabeschi i loro, una infanzia negata nel peggiore dei modi. Ma il ragazzo trova il modo di sopravvivere e andare avanti. Ha la passione della recitazione, quando si cala nei panni di un personaggio da portare sopra il palco, si spoglia dei suoi, ed è un modo per tenere lontano il dolore, per sopravvivere più che vivere cercando di mettere in un angolo i suoi tormenti. Ma non è facile perché, quando un pezzo d’infanzia ti viene portato via, devi imparare presto che quei personaggi oscuri che incontri nelle fiabe spesso fanno parte della vita reale e hanno facce di persone insospettabili, impossibili da smascherare perché sono volti comuni.

Grazie al programma universitario Erasmus Filippo ha la possibilità di volare a Dublino e di seguire un corso di recitazione. Ed è nella capitale irlandese che il suo cuore inaridito e privo di battiti da troppo tempo riprende a palpitare quando incrocia il mondo privo di colori di Sun.

Sun è una ragazza con un nome brillante e luminoso in contrapposizione con il suo modo di essere, gotica e priva di sfumature cromatiche. È il suo sistema per passare inosservata e non dare nell’occhio, per bastare a se stessa. Lei, che può contare sulle dita di una mano le persone delle quali fidarsi. Si è trasferita a Dublino da un paese della provincia per perseguire il sogno di diventare costumista, si arrabatta in mille lavori malpagati, alla costante ricerca di amore, di qualcuno che si preoccupi per lei.

Mi sembrava di essere sempre stata così, fin da bambina. Non mi affezionavo, non mi legavo. Qualcosa si era rotto in me e nessuno, niente, poteva aggiustarlo. Mi gettavo in stupide avventure, per sentire qualcosa, per sentirmi normale.”

Anche la sua anima sembra graffiata e forse è proprio questo che porta i due giovani a incontrarsi e riconoscersi come anime perse. Sun è la costumista dello spettacolo teatrale in cui reciterà anche Filippo nel ruolo che fu di James Dean in “Gioventù bruciata”.

Il loro non è un sentimento immediato, si annusano, si respirano piano piano e Filippo, che non ha mai cercato di legarsi a niente e a nessuno, avverte una attrazione innegabile nei riguardi della sua Sole, così la chiama, quel raggio di sole improvviso che ha illuminato la sua grigia esistenza. Ed è un legame che nasce come amicizia, si rafforza col tempo e sfocia in amore.

Due cuori guasti i loro, ma che trovano la misura esatta per guarirsi a vicenda, per ricominciare a battere all’unisono.

Che fatica non potervi raccontare nient’altro, fatica perché la mia totale incapacità di parlare di emozioni, forse, non vi avrà fatto intuire molto su questa storia dai contorni fiabeschi. Ecco, fidatevi più di me che delle mie parole e leggete questo libro, lasciate che le parole di Paola Garbarino vi giungano come carezze in un freddo pomeriggio invernale, lasciatevi cullare dall’eleganza della sua penna, da una storia sofferta e piena di dolore, uno di quei libri che mi ritrovo a considerare curativi. Filippo e Sun vi entreranno prepotentemente dentro al cuore, e lì rimarranno a lungo anche dopo aver voltato l’ultima pagina.

Poi era comparsa Sun Gallagher. Come il sole all’improvviso aveva illuminato il mio buio, facendomi vedere la vastità di quella tenebra in cui mi stavo rintanando.”

Ecco, vi lascio un compito: illuminate il mio buio e suggeritemi altri libri belli di Paola Garbarino.

 

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Una risposta

  1. Paola ha detto:

    Grazie, sono felicissima che la mia storia ti abbia fatto buona compagnia 🙂

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