Come il mare e le stelle di Deborah P. Cumberbatch

Mar dei Caraibi, 1716

Eithnee non ha mai visto il mondo come tutti gli altri. La sua mente si muove attraverso colori ed emozioni.

La sua diversità l’ha costretta in catene sin da quando è nata, una maledizione che vogliono dare alle fiamme.

Ecco perché si ritrova a scappare dal piccolo villaggio in cui ha trascorso tutta la vita. Fugge per sottrarsi a un destino che pare perseguitarla, una Caccia antica secoli.

Fino al giorno in cui la nave che le ha dato rifugio viene abbordata da quella di un capitano il cui nome fa tremare persino le fondamenta dell’oceano.

Finché la sua vita non si intreccia a quella del Principe dei pirati.

Samuel è sempre appartenuto al mare.

Ha combattuto per la Corona durante la guerra di successione spagnola e ha compreso come non possa esserci la libertà sotto gli imperi schiavisti del mondo.

Fedele alla promessa che ha suggellato dopo la notte che ha cambiato la sua esistenza, Samuel ha fondato la Repubblica dei pirati e si batte per disintegrare le catene che opprimono gli uomini.

Lui conosce la sua rotta, sa come fronteggiare qualsiasi tempesta.

Ma, quando una ragazzina con una benda, travestita da uomo e con lo sguardo terrorizzato, sale sulla sua nave, ogni sua certezza crolla.

Alla ricerca di un tesoro imperiale, tra tradimenti e battaglie, Samuel ed Eithnee si renderanno conto che alcune strade sono tracciate dal principio, dalla prima alba.

Che alcune cose sono eterne.

Come il mare e le stelle.

Come il mare e le stelle di Deborah P. Cumberbatch  – romance storico, age gap, slow burn pubblicato self il 14 ottobre

Chi non è mai stata attratta dall’idea di essere rapita da un pirata o di esserlo solo per poter dire “ciurma, all’arrembaggio?” Per quanto mi riguarda, fin dall’adolescenza, ho amato il modo in cui questa figura veniva rapprensentata in campo letterario e cinematografico, a volte eroe sui generis e altre paladino di tutte le libertà, quindi, sono stata più che felice di poter leggere in anteprima questo libro. Ed è stato così che ho conosciuto  Samuel ed Eithnee, rispettivamente, il principe dei pirati e una ragazzina che si finge uomo per cambiare un destino che sembra esserle avverso da sempre. E, da quel momento in poi, ho trascorso ogni momento libero per immergermi completamente nella loro storia e lasciarmi trasportare in un altro luogo e in un altro tempo per conoscere i loro destini, per vivere con i loro occhi le loro battaglie e le loro sconfitte, il loro amore infinito per la libertà e quello incommensurabile per il mare, per comprendere, insieme a loro, il vero senso della famiglia, quella che ti scegli e non quella che ti viene assegnata alla nascita, per trarre forza dal loro coraggio e dal loro spirito di sacrificio e per innamorarmi lentamente di loro due e di tutti  i personaggi che ruotano loro intorno che hanno dato vita ad una storia perfetta. Più procedevo nella lettura più mi accorgevo di torvarmi in presenza di due personaggi forti, unici, pronti a cambiare il destino delle persone che incontrano e a portare il mondo a girare nel modo in cui decidono loro. La cosa più bella di questa storia? Ebbene, buona parte di quello che viene raccontato affonda le radici nella realtà. Tutti i pirati che ho incontrato nel romanzo sono esistiti, le battaglie descritte hanno avuto luogo davvero ma per far sì che tutto avesse un senso  l’autrice ha dovuto fare un grande lavoro di ricerca in modo da adattare la sua storia alla realtà e, credetemi, ne è valsa la pena. Il suo è stato un compito immane, aveva tra le mani una tela su cui erano impressi a grandi linee delle figure e un grande caos di altri oggetti e di colori e lei, con precisione certosina, ha dovuto dare loro profondità, prospettiva e, infine, amalgamare di nuovo tutti colori per dare a tutto il racconto la luce e lo spessore che la storia meritava. Ecco, per me questa storia è stata così, una grande tela dove la mano di un pittore sapiente ha saputo creare un capolavoro. Non voglio parlarvi della trama, se avete letto quella dell’autrice avrete capito benissimo che è una storia ricca di azione, di pathos e di sentimenti, quello su cui vorrei portare la vostra attenzione sono loro: Samuel ed Eithnee.

Lui, Samuel Bellamy, è la sicurezza fatta persona, non vacilla, non tentenna, non dubita mai delle sue capacità. Raggiunge lo scopo in tutto quello che si prefigge. Il suo più grande sogno è la libertà di tutti, per lui nessun uomo e nessun Impero può decidere della liberta di un essere umano ed è per questo che insieme ad altri due pirati fonda la repubblica dei pirati di Nassau. Il mare  per lui è casa, ce l’ha nel sangue, nella mente, la terraferma per lui non è mai stato altro che un luogo in cui poter stare pochissimo, giusto il tempo di ricaricare la sua amata nave e ripartire. Non teme nessuno ma in molti temono lui anche se, nel tempo, si è costruito la fama di pirata misericordioso, lasciando andare le navi che assaltava  prendendo solo quanto potesse servirgli. Insomma, la sua vita scorre tempestosa come la spuma del mare, nella sua mente riecheggiano in continuazione i colpi di cannone, quel del vento che sferza le vele e le grida di quanti hanno perso la vita nelle battaglie più cruente, poi, un”pesciolino” travestito da uomo sale sulla sua nave e tutte le sue certezze vengono minate dalle fontamenta.

Lei, Eithnee MacKenzie, è tanto, alle volte anche troppo, è un personaggio capace di trafiggerti l’anima con una occhiata e non solo per i suoi occhi di due colori diversi ma perché in lei c’è una saggezza antica come il mondo e un’empatia che fa gelare il sangue nelle vene di chiunque. Maltrattata dalla sua stessa famiglia fin dalla nascita per quelle che famiglia e abitanti del suo paesino considerano all’inizio stranezze e poi qualcosa di più nefasto è costretta a scappare su una nave travestita da uomo e da lì in poi la sua vita sarà arricchita dalle persone che incontrerà lungo la strada che le daranno modo di rivalutare se stessa e quelli che fino a quel momento ha considerato solo difetti e imperfezioni. Invece, la capacità di capire cosa provano le persone intorno a lei, di vedere i morti  e percepire sulla propria pelle le sofferenza che hanno subito  in vita saranno per lei un dono per raggiungere gli scopi che si è prefissa. Con la sua forza d’animo, il suo coraggio e la sua sete di giustizia sarà capace di entrare a far parte di diritto nella grande famiglia piratesca e, soprattutto, di far vacillare il cuore  di un uomo che credeva di non aver più quell’organo nel suo corpo.

Credetemi, non è facile scrivere in poche righe tutto quello che ho provato leggendo questa storia che, a onor del vero, è lunghissima e farà felici le estimatrici delle descrizioni minuziose. L’autrice infatti è meticolosa, non si limita a dire questo pesonaggio ha detto questo o ha provato quell’altro, no, lei descrive ogni singolo gesto, ogni parola affiancando il tutto ad uno sguardo preciso su quello che circonda i personaggi e lo fa in un modo che dona al lettore la sensazione di far parte del quadro, di essere lì da qualche parte ad osservare gli uomini battersi e le donne mostrarsi coraggiose e forti, in grado di piegarsi ma non di spezzarsi. Posso dirvi che ho pianto fin dalle prime pagine, la vita condotta da Eithnee è abberrante, sentirsi strisciare sulla pelle tutto quello che provano le persone intorno a lei farebbe impazzire chiunque e la situazione peggiora quando chi dovrebbe amarla sopra ogni cosa la maltratta di continuo eppure, nonostante si senta timida e paurosa ha il corggio di un leone e saprà dimostrarlo in ogni occasione. Ho amato questo personaggio, forse più del protagonista maschile e quella sua millantata freddezza che si sgretola come neve al sole quando guarda il suo “pesciolino”. E’ difficile non innamorarsi di loro due, il lettore scopre di amarli ben prima che loro capiscano di provare qualcosa di forte l’uno per l’altro e io, io non ho potuto fare a meno di pregare che potessero vivere il sentimento che li lega alla luce del sole. E io, che il qualche momento mi ero sentita abbattuta dalle tante pagine ancora da leggere per giungere alla fine e capire cosa sarebbe successo mi sono ritrovata a centellinare gli ultimi capitoli perché era impossibile non stare più in compagnia di loro due e del resto della ciurma, perché tutti insieme hanno creato intorno a me un mondo dove tutto è possibile se si crede realmente in se stessi, può esistere un mondo dove tutti siamo liberi solo se ognuno di noi lotta non solo per la propria libertà ma anche per quella di tutti gli altri, questo mi hanno insegnato Sam ed Eithnne e li porterò sempre con me in un angolino del mio cuore.

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