Come fuoco sulla pioggia di Alessia Litta

Trama

Luc Duval non ama le complicazioni e vive la sua vita con una leggerezza che i suoi fratelli non sempre approvano. In amore fa lo stesso. Seduce, conquista, ma non concede più di tre appuntamenti. Non si innamora e non vuole mettere radici. Ed è contento così.
Fino a quando Greta Busson non torna a Saint-Valloire.
Lui e Greta si sono appena parlati in passato, ma di una cosa Luc è certo: Greta lo detesta e, se potesse, lo farebbe sparire dalla faccia della Terra. Lui stesso non ha simpatia per quello scricciolo di donna sempre vestito di nero, incapace di sorridere.
Eppure il ritorno di Greta a Saint-Valloire non sembra casuale, qualcosa si nasconde dietro gli strani comportamenti della ragazza.
Luc non vorrebbe farsi coinvolgere, ma saprà resistere al richiamo di quegli occhi gelidi come una pioggia invernale?

Come fuoco sulla pioggia di Alessia Litta, mistery romance, pubblicato il 6 novembre, self publishing.

 

Il secondo libro della serie dei fratelli Duval non si è fatto troppo attendere ed ora abbiamo a che fare con il rubacuori Luc, il fratello forse più attraente, ma di sicuro più estroverso e dall’aria più superficiale.

Ama frequentare belle donne ma dopo il terzo appuntamento le liquida tutte. Non vuole impegnarsi ed ama vivere alla giornata.

La sua spensieratezza però viene sconvolta dal ritorno a Saint-Valloire di Greta Busson, l’amica misteriosa e accigliata di Daphne, fidanzata del fratello.

Greta è una tipetta scontrosa, l’unica in grado di resistere al fascino dilagante di Luc. Anzi, si può dire che non lo sopporta e vuole stare il più possibile lontano da lui.

In realtà Greta ha improntato tutta la sua vita sull’arte di sfuggire e Luc Duval non può essere un’eccezione. Inoltre in questo momento sta scappando, o meglio, si sta rifugiando a Saint-Valloire perché il suo appartamento a Parigi è stato violato in cerca di non si sa cosa ma che, di sicuro, non hanno trovato. Saint-Valloire è il posto perfetto per attendere e restare a osservare.

Greta è una persona riservata e solitaria. Abita a Parigi, nell’appartamento acquistato dalla madre e impiega il suo tempo in un lavoro al call center. In realtà la sua è sempre stata un’occupazione di ripiego per nascondere la sua vera attività come hacker, attività che ha dovuto abbandonare a seguito di una promessa fatta al Capitano Duval.

Greta non vuole creare scompiglio né insidiarsi nella comunità di Saint-Valloire, ma il luogo le sembra abbastanza isolato per potersi nascondere dall’uomo che si è introdotto nel suo appartamento di Parigi e attendere che si faccia ancora vivo, per capirne le intenzioni.

Greta ha un cipiglio serio, dà sempre l’impressione di essere indifferente a tutto e a tutti e ha una lingua tagliente, tanto che con le parole fa più vittime di serial killer.

Luc ha 35 anni e non ha nessuna intenzione di stancarsi di rincorrere ogni bella donna del pianeta. Non vuole in alcun modo creare qualcosa di stabile e tantomeno una famiglia, ma dietro la sua apparente superficialità si nasconde una motivazione seria: con la perdita dei suoi genitori ha sofferto così tanto da non volersi legare a nessuno per evitare di soffrire ancora.

 

Niente durava per sempre, lo aveva imparato a sue spese.

 

La serenità di Luc è sconvolta dall’arrivo a Saint-Valloire di Greta, la piccola dark con la quale ha scambiato poche parole, sempre poco cordiali.

 

Non si piacevano e non ne facevano mistero. Lei lo considerava uno scimmione ignorante e maschilista, lui la riteneva rigida come un palo e troppo incazzosa.

 

Greta non stima Luc e lo giudica solo per quello che vede, un arrogante farfallone esibizionista. Non lo sopporta. Non lo vuole intorno.

Luc, sebbene non riesca a farsene una ragione, è attirato dalla figura misteriosa e malinconica di Greta. Non è solo il senso di sfida verso la conquista di una donna che sembra disprezzarlo profondamente.

 

«Ficcatelo in testa una volta per tutte, Luc Duval. Gli uomini come te non mi interessano. Convinciti che ci sono donne che non ti vogliono.»

Luc la osservò andare via e si chiese se alla fine non avesse fatto un errore di valutazione e se Greta fosse lesbica. Era l’unico motivo per cui avrebbe potuto crederle.

 

Luc si accorge che Greta sta nascondendo qualcosa, che sembrerebbe quasi farle paura. La curiosità lo porta quindi a non perdere mai d’occhio la ragazza .

Inoltre i due non sanno di essere nel mirino di Louise Duval, l’arzilla zia dei tre fratelli Duval, un’anziana all’apparenza sulle nuvole ma in realtà con una mente così acuta da architettare piani diabolici per far accasare i nipoti.

 

Filo conduttore di questa serie della Litta non è solo la storia più o meno romantica che sboccia tra i protagonisti, ma è il mistero che soggiace tra le pagine e che tiene incollato il lettore.

In questo romanzo la protagonista del mistero è Greta, una donna che non vuole farsi conoscere, non vuole mostrarsi per quello che è agli altri. La ragazza indossa una maschera da quasi tutta la vita ed è abituata a fare da sé, a non appoggiarsi a nessuno perché nella sua giovane esistenza è sempre stata sola contro il resto del mondo.

Anche Luc, a suo modo, porta una maschera e con essa nasconde il dolore per la perdita dei genitori. La vita è più facile se si è da soli e non ci si deve preoccupare di altri. Ma Luc non è mai stato realmente solo e, anche se non se ne accorge, gli viene naturale preoccuparsi dei suoi fratelli così come di una donna cerbero vestita di nero che lo giudica ogni volta che posa i suoi occhi glaciali su di lui.

L’autrice, in questo secondo volume, ha confermato l’alta opinione che mi ero fatta delle sue capacità di scrittura dopo aver letto il primo romanzo della serie.

Adesso bisogna solo attendere cosa ci riserverà per il terzo fratello Duval, Raoul.

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