Ciao mamma, vado in Giappone di Luca Raffaelli e Enrico Pierpaoli
Preparate le valigie si parte per il Giappone! Chiudete gli occhi e immaginate un’enorme belva con denti acuminati al mentolo formato famiglia. Ecco: questo è Frangipane, il cattivo della scuola che costringe Enrichetto Cosimo a dire che lui sa chi è Shimitsu Furukawa, creatore di Robostrak, robot dalla cataratta reattiva multipla, e che a casa ha tutti i 32 manga autografati dall’autore. “Ah sì? E allora lunedì qui li voglio tutti”, reagisce il Frangipane. Ed è così che Enrichetto, di sabato pomeriggio, parte per una missione impossibile: andare a Tokyo con Beatrice e Polletti per cercare gli albi di Robostrak e farseli dedicare dall’autore!
Ciao mamma, vado in Giappone di Luca Raffaelli e Enrico Pierpaoli, graphic novel pubblicata da Tunué il 5 novembre.
Non so quante di voi leggano fumetti, io mi ci sono buttata da qualche mese, andando spesso sulle graphic novel legate ad autori che avevo già conosciuto attraverso i loro romanzi, ma ho scoperto un mondo in grado di intrattenere e incuriosire anche il lettore che ha poco tempo. La cosa incredibile è quante tematiche possano essere inserite in un fumetto e approfondite anche solo attraverso i disegni senza bisogno di troppe parole. Un messaggio immediato, smart, che può essere compreso sia dagli adulti che dai bambini.
In Ciao mamma, vado in Giappone abbiamo il tema del bullismo, quello dell’amicizia, della paternità, del viaggio e degli incontri inaspettati. Il bullismo è una piaga della nostra società, in molti ambiti assistiamo a persone che si arrogano il diritto di decidere chi è giusto e chi è sbagliato e fanno prevalere la loro arroganza. Anche nella scuola di Enrichetto Cosimo c’è un individuo del genere: Frangipane. Un energumeno che terrorizza gli altri bambini e li obbliga a fare ciò che lui vuole. Oggi è il turno di Enrichetto che in men che non si dica è stato trasformato in topo con tanto di coda e cappellino. Nessuno osa contraddire Frangipane, tutti lo lasciano fare quello che vuole per paura di finire molto peggio che travestiti. Proprio a causa della paura che Frangipane incute Enrichetto dice una bugia e afferma non solo di sapere chi sia Shimitsu Furukawa, creatore di Robostrak, ma anche di possedere tutti i 32 volumi della serie autografati. Il problema è che a questo punto Frangipane chiede a Enrichetto di portarglieli a scuola per mostrarglieli se non vuole passare un brutto guaio.
Ora non resta che partire alla volta del Giappone per questa missione. E visto che Enrichetto è rimasto sconvolto da questa novità che sembra impossibile da attuare, tocca a Beatrice farsi carico di tutto e organizzare con l’aiuto di Fiorletta questo viaggio incredibile che li porterà a contatto con una cultura ben diversa dalla nostra e li metterà di fronte a una verità che non avrebbero mai immaginato di scoprire e potrebbe stravolgere la vita di Enrichetto.
Enrichetto, Poletti e Beatrice sono i protagonisti di questa avventura, ma sono tantissimi i personaggi che popolano la scena: abbiamo il cattivo Frangipane di cui vi ho già parlato, la mamma di Enrichetto che si sente abbandonata dal marito sempre in giro per il mondo a fare ‘non si sa cosa’, l’amico scienziato Carlo Fontis il loro alibi nei confronti di Frangipane che non deve sapere che Enrichetto gli ha mentito, nonché direttore del giornalino su cui Enrichetto dovrebbe tenere la rubrica ‘L’opinione di Enrichetto Cosimo’ ma non gli viene poi tanto bene visto che della sua opinione non vi è nemmeno una parola, i vari addetti dell’aeroporto, la giappina che viaggia sullo stesso aereo coi tre amici e attira non poco l’attenzione di Enrichetto, il signor Masaosan che li accoglie nella sua casa e li aiuta a districarsi tra i vari problemi che contribuiscono a creare e, ovviamente, Shimitsu Furukawa con tantissimi suoi fan.
140 pagine piene zeppe di avvenimenti, incomprensioni e confusione perché se Beatrice è pragmatica e su di lei si può sempre contare quando accade qualche guaio, lo stesso non si può dire di Enrichetto e Poletti loro sono due pasticcioni che ne combinano di tutti i colori.
Ciao mamma, vado in Giappone è divertente, buffo e decisamente sopra le righe. Il perfetto intrattenimento per grandi e piccini che amano i manga, il Giappone e le storie che non si sa come potrebbero andare a finire. Riusciranno i nostri eroi a trovare l’artista e farsi autografare i 32 volumi? Frangipane diverrà buono o resterà sempre il cattivo della storia? Il papà di Enrichetto tornerà a casa o continuerà a occuparsi dei suoi affari in giro per il mondo? Per scoprire questo e molto altro dovete leggere Ciao mamma, vado in Giappone non ci sono altre possibilità.