Ci mancavi solo tu. When Gracie Met The Grump di Mariana Zapata

Sono tante le cose che possono finire per caso in un giardino. Un pallone, un uccellino caduto dal nido, un aquilone.
In quello di Gracie Castro, però, è piombato qualcosa di molto originale, o meglio, qualcuno: l’uomo più sexy che abbia mai visto, seminudo e gravemente ferito. Ma la serie di assurdità non finisce qui: lo sconosciuto è il Difensore, uno dei tre individui noti in tutto il mondo per essere impegnati in un’eterna lotta contro il male e le ingiustizie. In pratica dei supereroi che però… esistono davvero.
Chi non desidererebbe incontrarli almeno una volta nella vita? Figuriamoci trovarsene uno in casa! Per Gracie, invece, è solo una grandissima rottura: è una tipa decisamente solitaria, e di certo non era in cerca di compagnia. Come se non bastasse, il suo ospite inatteso è scontroso e maleducato, tutto il contrario di ciò che ci si aspetta da un supereroe. Invece di metterlo alla porta, però, Gracie decide di dargli una mano a rimettersi in sesto, ma solo per il bene dell’umanità, sia chiaro! Ancora non sa che quella decisione potrebbe cambiare per sempre il destino di entrambi…

Ci mancavi solo tu. When Gracie Met The Grump di Mariana Zapata, paranormal romance pubblicato da Newton Compton il 2 maggio.

Il mio rapporto con la Zapata è di amore e odio, ormai devo farmene una ragione, ci sono libri che ho adorato e altri che ho trascinato per portarli a termine senza alcuna voglia di farlo. Purtroppo Ci mancavi solo tu rientra nella seconda categoria.

Le mie aspettative erano piuttosto alte, ero davvero curiosa di scoprire la Zapata sotto una veste insolita e poi chi non ama i supereroi? Personalmente li adoro anche quando sono grigi, quando non sai se ti uccideranno o ti salveranno e questa trama mi dava vibes alla The boys, cosa che è continuata per qualche capitolo fino a quando l’autrice ha deciso di fare una lunghissima pausa e non far succedere assolutamente nulla. E attenzione non sto parlando di slow burn, quello va benissimo, ci mancherebbe, è il suo marchio di fabbrica. No qui stiamo parlando di zero azione, zero situazioni interessanti, il nulla cosmico e mi domando: perché? Perché far succedere tutto in una manciata di capitoli e poi relegare tutto il resto alla noia più totale?

Gracie avrebbe potuto farmi tenerezza, scatenare in me compassione per il suo passato, per ciò che ha subito, per la paura che l’accompagna costantemente, per la sua assoluta solitudine e invece non è riuscita nemmeno in questo perché i suoi pensieri, il suo modo di esprimersi, la sua mancanza di empatia mi hanno tenuta costantemente a distanza.

Il Difensore avrebbe dovuto scatenare in me la voglia di conoscerlo, di osservarlo in azione, di essergli accanto, ma anche lui mi è parso incolore e poco accattivante.

Alcuni personaggi secondari sono trasparenti, altri hanno qualcosa da dire, ma comunque non possono risollevare le sorti di un romanzo che non decolla e che dopo una prima parte in cui il passato di Gracie prende il sopravvento e mette i protagonisti in pericolo non sembra avere più nulla da dire. Non sarebbe stato meglio spostare queste dinamiche intorno al 60/70 per cento della storia? Non sono un editor, ma così non ha proprio funzionato a mio modesto parere e consiglierei Ci mancavi solo tu unicamente alle super fan dell’autrice.

Ci sono però molti trope che le lettrici amano a prescindere dalla trama, Grumpy vs Sunshine, Slow Burn, One Bed, Forced Proximity, so che tantissimi vanno a nozze con tutto ciò e io non posso dire di esserne immune ma mi è mancata una trama avvincente che tenesse in piedi la narrazione.

Ho ritrovato la Zapata che non avevo amato in L’infinito tra me e te, i monologhi interiori sono la mia rovina, non riesco proprio ad apprezzarli specie quando la protagonista è una lagna come in questi due casi. E lo so che sembro cattiva, ma sono pochi i libri che mi irritano e questi due sono riusciti a farlo in molte occasioni. Soprattutto perché Gracie visto il suo passato e ciò che sta vivendo nel presente dovrebbe essere molto più cazzuta di così.

È stato interessante vedere Alex iniziare ad aprirsi con Gracie provando a farsi conoscere dopo quello che hanno vissuto insieme e la decisione di portarla nella sua vita e nella sua casa per poterla proteggere. Si avvicinano, si curano a vicenda, passano molto tempo a stretto contatto, condividono un letto. Tutto questo porta il lettore a desiderare che la loro chimica cresca fino al momento in cui sarà libera di sfociare, ma questo passaggio risulta più meccanico rispetto agli altri libri della Zapata.

Insomma smeraldi il mio giudizio è sicuramente condizionato dal periodo, magari in un altro momento lo avrei apprezzato maggiormente e mi spiace essere stata così brutale, ma voi non scoraggiatevi, se volete dargli una possibilità fatelo senza paure, potrebbe conquistarvi.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.