Call me Maybe di Lea Landucci
Maybe Love l’ha promesso: prima o poi riuscirà a fare della sua espressione artistica il suo vero mestiere. Ma vivere facendo la Drag Queen è tutt’altro che semplice, soprattutto quando la responsabilità della famiglia pesa tutta sulle tue spalle.
Matteo lavora come assistente di un uomo affascinante e intrattabile. Il suo capo pretende molto, forse troppo, tanto da spingerlo più volte a tentare di licenziarsi. Ma lui non può fare a meno di Matteo, e Matteo ha un buon motivo per restare: è segretamente innamorato del suo capo, da… sempre!
Max ne deve prendere atto: non è mai stato innamorato. Con la sua ultima fidanzata le cose sembravano andare alla grande ma, appena ha sentito parlare di matrimonio, è scappato pure da lei. Oltre alla sua coscienza, anche l’azienda di famiglia sembra arrancare, soprattutto dopo che la sua ex ha deciso di vendicarsi portandogli via i clienti più facoltosi. È disposto a tutto per salvare il suo lavoro, ma chi si occuperà del suo cuore?
Le vite di Maybe Love, Matteo e Max si intrecceranno su piani inaspettati, prendendosi gioco delle loro emozioni. Il loro incontro causerà palpitazioni, colmerà vuoti, metterà tutto in discussione, fino a trasformarsi in passione, in balsamo per le reciproche ferite.
L’amore, a volte, è proprio dove non penseresti mai di trovarlo.
Call me Maybe di Lea Landucci, queer romance pubblicato il 17 giugno.
C’era davvero bisogno di un romance così, mi sento di dirlo a gran voce e non solo perché tratta tematiche importanti e pone l’accento in modo attento e intimo su un mondo di cui si parla sempre troppo poco. Per me è il miglior libro scritto da Lea, ho amato ogni pagina, ogni personaggio, ogni dinamica, mi sono sentita pienamente coinvolta, ho tifato fin dal primo momento per i protagonisti e mi sono inevitabilmente innamorata di loro in modo folle e totalizzante.
Nella vita ci vuole coraggio e Lea ne ha avuto tanto, ma credo che soprattutto abbia avuto la voglia di conoscere e tuffarsi in un mondo ricco di colori e sfumature, fatto di persone che ogni giorno lottano per affermarsi, per far riconoscere la propria arte e il proprio modo di essere. Impossibile non amare questo mondo fatto di lustrini e paillette, trucchi variopinti, piume, parrucche multicolor, passione, amore, amicizia, solidarietà, certezze e paure.
Maybe Love, Matteo e Max vi entreranno nel cuore e non lo lasceranno nemmeno dopo l’ultima pagina perché vi assicuro che un romance così voi non lo avete mai letto.
Facciamo la conoscenza di Max in crisi di sonno e di pazienza, la sua fidanzata l’ha lasciato perché lui non voleva impegnarsi e lei era stufa di accontentarsi di una relazione a metà. Max non sta soffrendo, non fraintendetemi, ma da quel momento hanno iniziato a sorgere parecchi problemi e suo nonno, a capo dell’azienda di famiglia, sa bene come mettere Max in crisi. Quando lo convoca nel suo ufficio per dargli un ultimatum tutto si aspetta tranne che cerchi di obbligarlo non solo a rimettersi con Matilde, ma perfino a sposarla per risolvere i problemi che questa separazione ha causato. Max rifiuta categoricamente, non ha nessuna intenzione di sposare una donna che non ama per convenienza ed è pronto a giocarsi il tutto per tutto per salvare l’azienda senza dover contare sui contatti di suo nonno. Le cose di mettono parecchio male perché il nonno è della stessa pasta dell’ex fidanzata e cercherà in ogni modo di mettergli i bastoni tra le ruote fin dal primo momento. Max però può contare sull’efficienza e l’intelligenza del suo fidato assistente Matteo.
Matteo è l’assistente perfetto, pieno di idee e bravissimo nel suo lavoro, una risorsa fondamentale per Max che non potrebbe fare a meno di lui e Matteo ha due motivi per non lasciare questo lavoro che lo vuole sempre sul pezzo: ha bisogno di quello stipendio ed è segretamente innamorato di Max.
Vederlo ogni giorno è una condanna, ma non può fare a meno di fantasticare su di lui e immaginarlo impegnato in attività molto sexy e ricreative. Devo stare attento, molto molto molto attento. Finora sono riuscito a evitare di cadere nel baratro, mi sono trattenuto nell’anticamera dell’attrazione fisica con nessuna voglia di sbirciare dietro alla porta successiva. E devo continuare a starmene fermo, incatenato qui, radicato qui e solo qui. Quindi: no. Vi sbagliate di grosso, stupidi sentimenti. Non sono innamorato di Massimiliano Accorsi.
Matteo trova il modo di aggirare gli intrighi del nonno e serve a Max su un piatto d’argento un progetto che potrebbe risollevare l’azienda e permettergli di prendere una boccata d’aria, peccato che ci siano alcune questioni, molto care al possibile cliente, che vanno sistemate per poter sperare di accaparrarselo. E qui entra in gioco Maybe Love. Max la vede durante uno spettacolo e prova per lei un’attrazione immediato, certo che sia una donna. Maybe Love cerca in tutti i modi di tenerlo alla larga e di rifiutare le sue avance sia in ambito personale che lavorativo, certa che lui non abbia capito che in realtà è un uomo. I motivi delle sue reticenze sono molteplici e tutti importanti per salvaguardare il futuro della sua famiglia e il suo cuore già così messo duramente alla prova.
Quando Max scopre che Maybe Love è un ragazzo inizia a porsi delle domande e a mettere in discussione molte cose della sua vita, ho amato la sua voglia di esplorare e di mettersi in gioco, la sua apertura verso un mondo che non conosce ma da cui si sente attratto e la sua curiosità. Credo che Lea abbia fatto un ottimo lavoro nella sua caratterizzazione, lo ha messo a nudo, ce lo ha mostrato con le sue insicurezze, la sua mancanza di sensibilità che a tratti prende il sopravvento, la sua attrazione irrefrenabile, le sue contraddizioni e tutto questo lo ha reso profondamente umano.
E qui mi fermo con la trama perché da questo momento ogni cosa è spoiler. Quello che posso aggiungere è che Matteo è la bellezza fatta persona, impossibile non amarlo fin dal primo istante e non sperare che possa realizzare tutti i suoi sogni. Io bimba di Matteo senza alcun dubbio.
Call me Maybe di Lea Landucci non è solo il libro perfetto per il mese del pride, ma è uno dei romance più belli e intensi che io abbia mai letto e quindi voi dovete leggerlo, è un ordine.