Bruxelles. Diario di viaggio…#olanda_belgio9
Secondo giorno a zonzo per Bruxelles e il cielo non sembra promettere nulla di buono…prima tappa Atomium, raggiungibile in metro alla fermata Heysel.
Già proprio quell’Heysel, tristemente famoso per la strage avvenuta prima della finale della Coppa dei Campioni del 1985, tra Juventus e Liverpool, in cui 39 persone, per la maggior parte italiane, persero la vita, l’abbiamo circumnavigato per trovare la targa commemorativa e vi assicuro che è talmente piccola da essere difficilissima da vedere, potevano darle maggiore risalto vista l’importanza.
Lo stadio che vedete nelle foto è stato ricostruito nel 1995 in vista di Euro 2000 ed è stato rinominato Re Baldovino.
Dopo questa escursione inaspettata ci spostiamo verso l’Atomium, gigantesco modello in acciaio, ben 102 metri di altezza, della struttura di un atomo di un cristallo di ferro.
Costruito nel 1958, in occasione dell’Esposizione Universale ospitata nel Parc Heysel, era stato progettato per essere smantellato dopo sei mesi, ma è divenuto uno dei maggiori simboli moderni della vocazione internazionale di Bruxelles, sei delle nove sfere contengono mostre ed esposizioni, tre sono chiuse al pubblico per motivi di sicurezza non avendo un supporto verticale.
Purtroppo, per problemi con l’altitudine, non siamo saliti ad ammirare il panorama dal ristorante a 95 metri di altezza, ma se potete e il tempo è buono, non perdetevelo assolutamente.
Altro viaggetto in metro direzione Parco del Cinquantenario, situato nella parte orientale del quartiere delle istituzioni europee, costruito nel 1880 per in cinquantesimo anniversario dell’indipendenza belga dalla dominazione olandese.
All’interno del parco si trova un complesso di edifici a ferro di cavallo in ferro, vetro e pietra con al centro l’arco di trionfo edificato nel 1905, al loro interno ci sono il museo militare e i musei di arte e storia.
Riscendendo a piedi ci si trova nella zona del quartiere amministrativo dell’Unione Europea in cui hanno sede, tra le altre, la Commissione Europea e il Consiglio dell’Unione Europea con sede nell’Espace Leopold, sarà stato per il tempo pessimo ma non sono rimasta particolarmente colpita da questi edifici moderni.
Passaggio d’obbligo nel parco Warandenpark, adiacente il Palazzo Reale, residenza ufficiale del re del Belgio, potete ammirare la pioggia, nostra accompagnatrice per buona parte del viaggio.
L’edificio del Palazzo Reale è imponente e maestoso e, nonostante l’appartamento della famiglia reale si trovi nel palazzo, questi risiedono nel castello reale di Laeken, il Palazzo Reale è però luogo delle attività ufficiali dei Monarchi e durante le visite i capi di Stato stranieri risiedono al suo interno.
Ripassiamo per il Mont des Arts, visto quanto ci ha colpito ieri e dopo una sosta per una bella birretta e per asciugarci un pochino usciamo rigenerati dal sole finalmente brillante in cielo e ci incamminiamo verso uno dei simboli di Bruxelles: il Manneken-Pis.
Il Mannaken-Pis è una statua di bronzo, alta solo una cinquantina di centimetri, simbolo dell’indipendenza di spirito degli abitanti di Bruxelles, particolarmente bello il murales di fronte con una rivisitazione del bambino che fa pipì.
Altra attrazione irrinunciabile…i waffel con nutella, panna montata e fragole, davvero irresistibili! Quando si fa peccato bisogna farlo bene.
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