Blood Type di K. A. Linde
Reyna Carpenter non ha avuto scelta. Per sopravvivere in un mondo oscuro, in cui soldi e potere sono in mano a una ristretta élite, ha deciso di vendere il suo corpo. E così è diventata un’escort, destinata a soddisfare la sete di sangue del magnetico e pericolosissimo Beckham Anderson. Beckham è un vampiro. Ancora più bello, ricco e potente di come Reyna si era immaginata. Ma c’è una cosa destinata a sconvolgere tutte le sue certezze: Beckham non ha intenzione di bere il suo sangue. In un mondo lacerato da una spietata guerra per la sopravvivenza, Reyna imparerà che ognuno è costretto a indossare una maschera. E che dietro quella di Beckham si nasconde un segreto inconfessabile…
Blood Type di K. A. Linde primo volume della serie Blood type pubblicato il 28 dicembre 2019 dalla Newton Compton
Smeraldine, quando dico che sono una persona fortunata dovete proprio credermi. Ora la mia testa bacata sta già immaginando che inizierete a chiedermi i numeri da giocare al lotto, quindi, chiarisco subito che sto parlando di libri e solo di quelli, ahimè. Ma non me ne lamento perché la terza lettura natalizia è stata davvero superba. Leggendone la trama avevo immaginato che potesse essere una storia interessante e a lettura completata posso solo dire che era dai tempi dei primi libri della Confraternita del Pugnale Nero, che non leggevo una storia sui vampiri così ben orchestrata e con così tanti spunti interessanti da tenermi incollata alle pagine del libro, anche in un momento in cui avevo la casa invasa da parenti e amici che vedo una volta l’anno. Ma veniamo a noi e vediamo di capire di cosa sto parlando. “Blood Type è il primo libro della trilogia omonima scritto da K. A. Linde, un’autrice non nuova nel panorama italiano, che con la sua serie Avoiding, composta da ben dieci libri già tutti pubblicati nel nostro paese si è creata un bel po’ di fan. Ammiratrici che sicuramente aumenteranno dopo aver letto la realtà a cui ha dato vita con questa nuova serie. Una realtà completamente cambiata rispetto a ciò che conosciamo, dove la disperazione e la povertà sono mali contro cui si combatte continuamente. Dopo lotte secolari tra umani e vampiri, che hanno provocato la morte di migliaia di persone, a causa della brama di sangue che si impossessa dei non morti quando si nutrono da donatori che non hanno il loro stesso gruppo sanguigno, ora il mondo è nelle mani di un ristretto gruppo di vampiri. Questi, alla guida della “Visage” una clinica che seleziona gli umani affinché possano “donare” il proprio sangue ai vampiri compatibili, hanno potere di vita e di morte su tutto e tutti. Prima della morte dei suoi genitori e della grande crisi economica, che ha gettato il mondo nel caos più totale, Reyna Carpenter, aveva dei sogni, molti sogni, poi tutto è crollato e ora, insieme ai suoi fratelli che si uccidono di lavoro per pochi spiccioli al giorno non è rimasta altra scelta che diventare una “scorta di sangue”. La loro è una vita di stenti nel vero senso della parola, e anche se ha cercato in ogni modo di trovare lavoro, la sorte le è stata del tutto avversa. Certo, diventare una “escort del sangue” non è un lavoro che farà a cuor leggero e soprattutto i suoi fratelli non lo accetteranno mai, ma non c’è altra soluzione. L’unica cosa che la consola è che sarà un “lavoro” che non la impegnerà a lungo. Un mese con un vampiro, quello successivo con un altro e poi un altro ancora e alla fine potrà avere abbastanza denaro per aiutare i fratelli e continuare a studiare e avere la possibilità di trovare un lavoro vero. Ma le cose non vanno come dovrebbero e lei si ritroverà ad essere una sorta di cavia per un nuovo esperimento lanciato dalla “Visage”. Sarà affidata per sempre ad un unico vampiro che berrà solo da lei, e che in cambio le darà tutto quello che desidera. Il prescelto non è un vampiro comune ma niente di meno che il potente Beckham Anderson, uno dei fondatori della Visage e braccio destro del vampiro più potente di questa nuova realtà. Eppure, nonostante quest’uomo affascinante e bellissimo metta ai suoi piedi tutta la ricchezza di cui dispone, non si comporta affatto come il suo ruolo vorrebbe. Eternamente concentrato sul suo cellulare sembra non vederla e non sopportarla nemmeno, eppure a tratti il lettore ha la sensazione che Beckham la veda e la senta in mille modi diversi. La loro non sarà una convivenza facile, Reyna ha la capacità di cacciarsi nei guai anche solo starnutendo, la sua caparbietà, la sua freschezza e la sua ingenuità saranno fonti di non pochi problemi ma Beckham sarà sempre un passo dietro di lei e pur con i suoi segreti, i suoi silenzi, i suoi voglio ma non posso che lo rendono più umano di quanto non si pensi, sarà la sua roccia. Blood Type è un libro che ti prende dal prologo e non ti permette di abbandonare la lettura nemmeno per un istante, i colpi di scena continui, il ritmo incalzante e i misteri che avvolgono il protagonista maschile la rendono una lettura così emozionante che vi sembrerà di stare su una giostra pericolosa di un lunapark immerso nel buio più totale. I personaggi secondari non sono né pochi né particolarmente amabili. Anzi, a dirla tutta, ad un paio di loro avrei volentieri azzannato la giugulare se fossi stata una “vampirotta”, ma è innegabile che il ruolo svolto da ognuno di loro sia stato così ben orchestrato da arricchire la trama e renderla sempre più adrenalinica. Ci sono però, un paio di appunti da fare al libro. Per prima cosa i tanti e troppi refusi che qualche volta mi hanno costretto a rileggere più volte la stessa frase e, a seguire, la narrazione in terza persona a cui non ero più tanto abituata e che ha reso i comportamenti dei protagonisti ancora più misteriosi ed enigmatici, soprattutto per quanto riguarda Beckham che, nonostante tutto ho adorato, precludendomi la possibilità di conoscere i loro pensieri.
Nonostante ciò, non posso fare altro che consigliarvi vivamente la lettura di questo primo libro della serie che è stato talmente bello da promettere di dare vita ad una trilogia assolutamente indimenticabile. Spero solo che la CE pubblichi al più presto i volumi successivi prestando un’attenzione in più agli errori.