Blood Match di K. A. Linde
Quando Reyna ha deciso di vendere il suo corpo come scorta di sangue per i più potenti vampiri della città, non si sarebbe mai aspettata di incontrare Beckham Anderson. Magnetico, misterioso e affascinante. Ma soprattutto privo del desiderio di farle del male. Purtroppo, però, non tutti i vampiri sono come lui. E adesso Reyna è in grave pericolo. L’unica speranza di sopravvivere è non cedere alla disperazione e non lasciarsi piegare. Anche se l’idea di non rivedere mai più Beckham le spezza il cuore.
Blood Match di K. A. Linde secondo volume della serie Blood type pubblicato il 4 marzo 2020 dalla Newton Compton
Oh Smeraldine, ho appena finito il secondo capitolo di questa bellissima serie e sono letteralmente elettrizzata e sì, anche un po’ “incazzata” anche se non posso dirvi il perché.
Chi ha letto il primo libro sa benissimo come è finito e credo che tante di noi si siano chieste come sarebbe proseguita la vicenda e se la nostra protagonista sarebbe riuscita a sfuggire alle mani rapaci di chi la considera solo un mezzo per raggiungere il potere assoluto. I primi capitoli di questo secondo volume ci mostrano una Reyna cambiata. Non è più la ragazzina spaurita e a tratti ingenua che avevamo conosciuto all’inizio. Quella che si buttava a capofitto nelle cose senza soffermarsi a lungo sulle proprie scelte. Il sacrificio di essere andata a lavorare per la Visage per aiutare i suoi fratelli le è stato fatale sotto molti punti di vista. Certo, le ha permesso di conoscere Beckham e di innamorarsi di lui nonostante la sua oscurità, ma quando tutto intorno a loro è crollato, rendendola nuovamente una cavia da laboratorio e una scorta di sangue ambulante, la dolce ragazzina è sparita lasciando il posto ad una donna più forte, più consapevole e soprattutto ad una donna che sa cosa vuole.
Sfuggita alla cattività si ritrova a dover fare i conti con un altro tipo di “segregazione” una in cui farà fatica a ritrovare una certa stabilità emotiva e psichica dopo quello che ha subito. Non sarà facile, ma lei è una combattente nata e, così, giorno dopo giorno, capirà che l’unico modo per venirne fuori è annientare l’uomo che con le sue scelleratezze prima ha mandato il mondo a rotoli e adesso non vede l’ora di assumerne il controllo totale. Accanto a lei, in questa lotta disperata, oltre ai suoi fratelli e ai combattenti di “Elle”, l’organizzazione segreta che si batte affinché umani e vampiri abbiano gli stessi diritti, ci sarà anche Beckham, colui per primo l’ha spronata a vedere al di là delle menzogne, colui che l’ha spinta a leggere tra le righe. Il vampiro pieno di segreti convinto di essere un mostro al di là di quello che Reyna vede in lui, quello che dice di non meritare nulla e che è capace di gesti di un’umanità incredibile. L’uomo che le ha dato la forza per sopravvivere in ogni singolo minuto di prigionia. Sono le loro due anime tormentate che hanno trovato il modo di venirsi incontro e dare un senso alle loro esistenze e uno scopo al loro futuro e quello dell’umanità, a rendere questa serie così bella. Bella senza alcuna ombra di dubbio. Perché, man mano che la storia procede si arricchisce di nuove verità e di oscuri segreti svelati. Alcuni atroci, altri che consentono di dipanare, almeno in parte, l’intricata matassa della vicenda. Il libro non concede al lettore nemmeno un momento di respiro. Il tradimento è dietro ogni angolo, la paura è palpabile, i colpi di scena si susseguono senza tregua ma, fortunatamente, a fare da ago della bilancia ci sarà l’amore tra Beckham e Reyna: puro, intenso, dolce e struggente. Un sentimento che forse, ma solo forse, sarà l’unica possibilità di salvezza per l’umanità.
Che dirvi di più se non che ogni singola scena del libro mi ha fatto provare delle emozioni fortissime. Le farfalle nello stomaco per la storia d’amore, passionale e allo stesso tempo di una dolcezza infinita. Una rabbia cocente per le ingiustizie subite da entrambi i protagonisti e da alcuni personaggi secondari che vengono parecchio bistrattati. Furore cieco contro chi crede di essere il burattinaio per eccellenza e si diverte a tirare i fili del mondo intero. Ho un unico appunto da fare all’autrice ed è quello di non aver dato voce a Beckham. Se ci avesse dato anche il suo punto di vista avrebbe reso la lettura ancora più coinvolgente di quanto non lo sia stata ed è proprio a causa di questa mancanza che mi fermo alle 5 meritate stelline.